martedì, Aprile 23, 2024
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Cosa potremo fare nel Metaverso?

Cosa potremo fare nel Metaverso?

Più di un social, meglio di un ufficio, il mondo del Metaverso mette insieme tempo libero, lavoro, investimenti, acquisti e socializzazione. Con uno sguardo particolare al gioco.

Un mondo virtuale, alternativo, non materiale ma comunque esistente. Questo è il Metaverso, un termine che venne coniato per la prima volta nel 1992 da Neal Stephenson, nel suo romanzo fantascientifico Snow Crash. Un termine che, oggi, è diventato realtà, grazie alla pazza idea di Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook.

L’idea è quella di creare un mondo diverso, alternativo, fatto di informatica e di digitale, di cloud e di dati. Innanzitutto dedicato al mondo dei giochi. Deve aver avuto come modello il gambling, il creatore del social azzurro, e deve aver studiato per bene i suoi dati. Secondo quanto emerge da questo sito, i giocatori trascorrono mediamente 12 minuti per sessione sulle migliori piattaforme di casinò online e i siti più visitati in Italia raggiungono anche le 7 milioni di visite. Si tratta dunque di un bacino d’utenza notevole, un contenitore capace di spostare non solo miliardi di interazioni ma anche miliardi di euro, dati destinati ad aumentare quando un giorno il metaverso potrebbe entrare a far parte della nicchia relativa ai giochi da tavolo, una delle principali categorie dei casinò online.

Per questo il Metaverso di Zuckerberg guarda soprattutto al mondo del gioco. Da qualche giorno infatti è stato annunciato l’arrivo su Facebook Gaming di Crayta, per un’esperienza cloud e Community. Stiamo parlando di un gioco social che offre l’opportunità di creare mondi e condividerli con altri amici. “Quello che apprezzo di più di Crayta è la possibilità di progettare uno spazio o un gioco al suo interno – aveva spiegato Zuckerberg – Con la nostra tecnologia di streaming cloud, la progettazione su dispositivi mobili e desktop diventa un gioco da ragazzi, senza la necessità di un sistema potente”.

Non solo gioco, però. Facebook guarda al Metaverso anche come spazio per lavorare, soprattutto nell’era dello smart working. Così ha creato la stanza virtuale di Horizons Workspace, uno spazio virtuale in cui organizzare incontri, riunioni, colloqui lavorativi o brainstorming abolendo le distanze fisiche. Dal mondo del lavoro a quello dell’economia, poi, il passo è veramente breve. Il Metaverso, infatti, sarà la patria anche delle monete virtuali, delle criptovalute e degli NFT, argomenti che hanno attirato l’attenzione di banche e fondi di investimento da tutto il mondo.

Insomma, l’idea di Mark Zuckerberg prende forma. E sembra assolutamente qualcosa di più che un semplice spazio per giocare. È uno spazio per vivere. E soprattutto per investire i propri soldi.

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