Copiarono alla prova d’esame: aspiranti avvocati impegnati in lavori di pubblica utilità

Saranno a disposizione per lavori di pubblica utilità. Quasi tutti gli 89 imputanti aspiranti avvocati imputati nel processo per aver copiato durante le tre prove scritte dell’esame di Stato del dicembre 2012 che riguardava le province di Lecce, Brindisi e Taranto hanno infatti chiesto la messa alla prova durante la prima udienza celebrata dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Lecce, Silvia Saracino.

La valutazione del comportamento della messa alla prova si avrà dopo 180 giorni. Sei mesi in cui gli imputati dovranno dimostrare una fattiva collaborazione per riprendere la loro “credibilità” all’interno del tessuto sociale.

La storia divenne pubblica al momento della correzione degli elaborati, quando la commissione esaminatrice di Catania si accorse di evidenti anomalie e annullò i compiti: le indagini permisero di scoprire che gli imputati ebbero modio di consultare sul cellulare, durante le prove, siti web, email e sms arrivate da amici compiacenti ed esperti legali.