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Balletto del Sud

Il Balletto del Sud di Fredy Franzutti a Lecce Sei appuntamenti da non perdere con la grande danza 

“Carmina Burana”, 12 e 20 agosto, Anfiteatro Romano – “Carmen”, 13 e 21 agosto, Anfiteatro Romano – “Le quattro stagioni”, 27 agosto, Teatro Romano – “Gran Galà”, 28 agosto, Teatro Romano 
Al via i sei appuntamenti firmati da Fredy Franzutti per il Balletto del Sud ed inseriti nel calendario degli eventi estivi del Comune di Lecce, “Lecc’è 2016 Festival”.
Si comincia con due fra i titoli più noti e più apprezzati dal pubblico, ospitati all’Anfiteatro Romano, “Carmina Burana”, in programma venerdì 12 e, in replica, sabato 20 agosto, e “Carmen”, prevista, invece, sabato 13 edomenica 21 agosto (sipario ore 21, prevendita biglietti Castello Carlo V, tel. 0832.246517, e Balletto del Sud, tel. 0832.453556).
Per creare la sua versione dei “Carmina Burana”, che festeggia quest’anno i dieci anni dal debutto, Franzutti si ispira ai testi poetici originali medievali e realizza una rappresentazione che ha per soggetto il traumatico passaggio dalla post-adolescenza alla maturità, dando la possibilità alla compagnia di mettere in evidenza la qualità dei suoi solisti e la creatività del coreografo, come ha evidenziato, a più riprese, la critica nazionale.
Nel 1200, un gruppo di Clerici Vagantes prende coscienza che il mondo non funziona secondo le regole morali che gli sono state impartite, e, per reazione, si tuffa, goliardicamente e sconsideratamente, a sperimentare la cinica libertà e la disincantata vita godereccia. In tutto questo, il mito del gotico tenebroso, evocativo del male, nella sua forma più superstiziosa, citato dalla popolare musica composta da Carl Orff nel 1937, ci riporta alla mente società moralmente corrotte, che con spregiudicatezza resistono alla paura della punizione divina. Infatti, i canti di Orff rovesciano in modo ironico e divertito i temi e gli atteggiamenti della letteratura medievale dominante: il vino, la donna, il gioco, i piaceri della vita, spregiudicatamente esaltati da una poesia che nasce in ambiente colto e usa a fini parodici i moduli del linguaggio ecclesiastico. “Uno spettacolo – scrive Michele Nocera su Tuttodanza – dove la poesia diventa danza e la passione diviene forza comunicativa. Sicuramente una delle più belle e convincenti trasposizioni coreografiche del capolavoro di Orff”.
La “Carmen”, balletto in due atti di Fredy Franzutti, ha avuto circa 90 repliche nei più prestigiosi teatri e festival internazionali, fra cui Taormina e Tirana ed ha inaugurato il teatro di Pompei, ed è uno dei titoli di punta del repertorio del Balletto del Sud. Della celeberrima eroina creata dalla fantasia di Prosper Mérimée, Franzutti esalta il carattere della bellezza medusea, che seduce il pubblico di sempre anche grazie alla popolarissima musica di Georges Bizet.
“Carmen” è ambientata in una Spagna in cui predomina la componente esotica di una terra che fu crocevia di popoli e culture. Alle musiche di Bizet si affiancano opere di altri autori (Albéniz, Chabrier e Massenet) che guardano nella stessa maniera il paese e il popolo spagnolo dalla raffinatissima Parigi. Il modo in cui i personaggi vivono elementi come il fato, il destino avverso, la superstizione, la passione, il tradimento, la gelosia fino all’omicidio d’onore  è tutt’ora invariato in produzioni teatrali o cinematografiche contemporanee a cui la coreografia fa riferimento.
Gli ultimi due dei sei appuntamenti leccesi con il Balletto del Sud, infine, sono previsti al Teatro Romano, alle ore 21. Sabato 27 agosto (posto unico 15 euro), la compagnia porterà in scena “Le quattro stagioni”, performance di teatro, musica e danza in un atto, con coreografie di Fredy Franzutti, musiche di Antonio Vivaldi e John Cage, poesie del Premio Pulitzer Wystan Hugh Auden e scene di Isabella Ducrot. Franzutti usa le stagioni intese come mutamento climatico durante l’anno solare per riflettere sulle fasi della vita dell’uomo. Si chiude domenica 28 agosto, sempre al Teatro Romano, alle ore 21 (posto unico 15 euro), con il “Gran Galà del Balletto del Sud”, che propone al pubblico alcuni capolavori del repertorio classico con un programma avvincente,  in cui  virtuosismo, tecnica e stile la fanno da padrone.
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