martedì, Maggio 14, 2024
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Assunzioni scuola, caos all’ufficio scolastico: interviene la polizia

Assunzioni scuola, caos all’ufficio scolastico: interviene la polizia

Il sospirato posto a scuola sfuma per un soffio e scatta la protesta. Momenti di tensione negli ultimi due giorni all’Usp – Ufficio scolastico provinciale – di Lecce. Durante le convocazioni da graduatorie ad esaurimento (GAE) per l’assunzione in ruolo dei docenti che dovranno svolgere funzioni di sostegno nella scuola primaria e nella scuola dell’infanzia, si sono registrati momenti di forte tensione. A scatenare l’ira dei candidati, il mancato aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, ultima spiaggia per i docenti per conquistare il posto di ruolo. Nello specifico i candidati hanno denunciato che, nonostante molti di loro avessero provveduto ad aggiornare i titoli per scalare la graduatoria oppure conquistato il diritto ad essere inseriti nelle stesse Gae, non risultavano tra i convocati. Le graduatorie cui hanno attinto i funzionari non sarebbero difatti corrette, tanto da escludere molti aventi diritto. Tanto è bastato per scatenare l’ira dei presenti, alcuni dei quali potenzialmente tra i convocati ma neanche in elenco. I funzionari dell’ufficio scolastico provinciale, per tentare di risolvere il “pasticciaccio”, hanno cercato di rimediare manualmente, aggiungendo alcuni nomi a penna, ma ovviamente questo non ha risolto il problema. Caos dunque e toni sopra le righe, tanto che dagli uffici è stata richiesta la presenza delle forze dell’ordine. La prima convocazione, il 7 agosto, è stata poi rimandata al giorno successivo, ma senza che questo risolvesse il problema. Ad assunzioni fatte – 20 nella primaria e 6 nell’infanzia – si annunciano una serie di ricorsi.

Non va meglio in Puglia nemmeno sul fronte delle assunzioni da graduatoria di merito, ovvero quella che comprende i vincitori del concorso 2016 per primaria e infanzia. Nonostante al momento del bando fossero stati annunciati centinaia di posti in ruolo – addirittura 970 per primaria e circa 600 per infanzia – nei fatti sono stati assunti in ruolo solo una manciata di docenti. Un comunicato stampa (qui il comunicato integrale), inviato ai sindacati, alla ministra Fedeli e al presidente della Regione Puglia Emiliano, è stato stilato da un comitato di docenti. Obiettivo: denunciare il mancato rispetto del bando.

Se nel giro dei tempi previsti, ovvero i tre anni che scadranno nel 2019, non verranno assorbiti tutti i docenti, si annuncia una vera e propria bufera. Intanto qualche speranza per gli aspiranti docenti arriva dal Ministero, dove con un provvedimento sono stati sbloccati altre 50mila assunzioni. Ma visti i precedenti, nel mondo della scuola regna un atteggiamento di prudenza e diffidenza.

 

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