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WORLD PRESS PHOTO 2017

PRESENTATA OGGI A BARI DA CAPONE E DECARO CON BURHAN OZBILICI

E’ stata presentata oggi a Bari, nella Presidenza Regionale, l’edizione 2017 della mostra “World Press Photo”, che si terrà in anteprima nazionale nella sala Murat dal 28 aprile al 21 maggio.

La mostra, a cura dell’associazione “Cime”, ospita anche il vincitore assoluto del World Press Photo 2017 Burhan Ozbilici (sua la foto che ritrae l’attimo del tragico attentato all’ambasciatore russo in Turchia) che sarà a Bari per la prima volta.

Allestita in circa duecento sedi in 54 Paesi, l’esposizione sarà ospitata per il quarto anno consecutivo, dal 28 aprile al 21 maggio a Bari nello “Spazio Murat”.

World Press Photo è il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo, organizzato dall’omonima fondazione olandese dal 1955.

WPP 2 (1)

Sono intervenuti, oltre a Burhan Ozbilici: Loredana Capone, assessore all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia; Antonio Decaro, sindaco di Bari; Vito Cramarossa, project manager dell’associazione “Cime”, Micha Bruinvels, project manager della Fondazione World Press Photo.

“Credo – ha detto l’assessore Capone che ha rappresentato anche il presidente Emiliano che non è potuto intervenire – che sia straordinaria la quantità di eventi  in via di realizzazione n questo momento in Puglia e a Bari ed è ancora più straordinario che siano tutti eventi di rilievo internazionale: non abbiamo ancora chiuso il festival del cinema che iniziamo questa mostra, poi avremo il G7 e ancora i festeggiamenti per San Nicola e la riunione della commissione nazionale agenda digitale”.

In Puglia c’è capacità di integrare arte, cultura, turismo. Questa è una terra in cui la creatività e la cultura le vogliamo considerare veicoli verso l’apertura internazionale. Con questa mostra di foto, che è sia di arte, che di cultura, che di cronca lo confermiamo. e vogliamo attirare l’attenzione sulla nostra regione con migliaia di visitatori che arrivano da ogni  parte di Italia e di Europa.

Investire su queste attività significa anche tenere conto dell’integrazione degli spazi nella città: non ci sono molte città che ospitano questa mostra: Bari e la Puglia dimostrano che c’è una grande attenzione su  questi temi e c’è una qualità dell’attrazione turistica.

E se la mostra sceglie Bari vuol dire che c’è condizione di reciprocità: evidentemente qui ha avuto un certo consenso in un contesto, quello della nostra regione e della città, che è sempre più accogliente.

Ringraziamo perciò questo coraggioso fotografo per il quale non sappiamo dove finisca l’arte e dove cominci il coraggio”.

Intervenendo, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha detto:

“World press photo  e il suo successo, rappresentano materialmente  il potere che ancora oggi hanno le immagini e di come queste possano spaventare ancora tanti potenti. Avere a Bari l’anteprima nazionale del concorso di fotogiornalismo più importante al mondo è un’onore, una grande responsabilità e un’occasione per la nostra città di acquisire finalmente il ruolo internazionale che merita. Durante il mese di maggio Bari sarà davvero sotto gli occhi del mondo intero.  In maniera forse un po’ azzardata mi permetto di collegare questa esperienza con la giornata del 25 aprile, in cui il nostro Paese festeggia la liberazione dal fascismo e dalla dittatura e il sacrificio di tante donne e tanti uomini che chi hanno permesso di vivere in un Paese dove non abbiamo più paura delle immagini e chiunque ha il diritto di raccontare ciò che accade. la resistenza oggi significa anche avere il coraggio di restare nel proprio territorio e continuare ad investire sulle nostre risorse. per questo voglio ringraziare i ragazzi dell’associazione CIME che con coraggio hanno fatto una scelta: hanno scelto di lavorare qui, di vivere qui, di tessere relazioni qui al sud, di mettere insieme le nostre energie per permettere a questa terra di crescere, anche se questa, a volte, è la scelta più difficile.

Per questo io vi ringrazio da sindaco e da cittadino, certi che anche questa avventura sarà uno straordinario successo e che Bari sarà un palcoscenico all’altezza della prima internazionale di world press photo 2017”.

“Al momento in Turchia non è un buon momento per la democrazia e fare informazione non è facile, ma la responsabilità è anche di alcuni giornalisti che non sono rimasti indipendenti e si sono fatti corrompere da politici e imprenditori”.

Lo ha detto l’autore dello scatto fotografico vincente, Burhan Ozbilici, reporter dell’Associated Press, intervenendo oggi nel corso della conferenza stampa.

“Tutti noi – ha detto – conosciamo la situazione della Turchia, dove il ruolo del giornalista non è mai stato semplice e paghiamo un prezzo: però i giornalisti devono cercare di essere indipendenti”.

“Alcuni invece accettano regali e viaggi gratis dai politici: come potranno questi denunciare la corruzione?”.

“Tutti – ha proseguito  – quando ad esempio fanno domande al capo del governo, devono insistere finché non ottengono una risposta. Io l’ho fatto,  e mi è stato addirittura chiesto se fossi turco oppure uno straniero”.

“Io non sono un eroe, ma solo un buon fotoreporter che prova a fare bene il suo lavoro, che racconta storie di chi è in difficoltà provando ad aiutarli”. Ero lì che scattavo e all’improvviso è successo – ha concluso Ozblici riferendosi all’assassinio dell’ambasciatore russo – dovevo documentare, non avevo altra scelta”.

È Bari il palcoscenico privilegiato dell’anteprima nazionale di World Press Photo, il più grande concorso di fotogiornalismo al mondo. Ospite d’eccezione dell’inaugurazione di venerdì 28 aprile sarà Burhan Ozbilici, autore di An Assassination in Turkey – Mevlüt Mert Altıntaş, fotografia vincitrice assoluta con il titolo World Press Photo of the Year 2017.

Allestita in un centinaio di sedi in 45 Paesi, l’esposizione World Press Photo sarà ospitata per il quarto anno consecutivo, dal 28 aprile al 21 maggio, a Bari in Spazio Murat, grazie all’impegno di CIME di Vito Cramarossa.

I visitatori potranno ammirare le 150 immagini vincitrici del più prestigioso concorso di fotografia, nato ad Amsterdam nel 1955, e selezionate da una giuria internazionale presieduta da Francis Kohn, direttore fotografico dell’agenzia France-Presse.

Ogni anno, migliaia di fotoreporter si contendono il titolo nelle diverse categorie (general news, spot news, contemporary issues, daily life, portraits, nature, sport) per aggiudicarsi un posto nella mostra che attrae milioni di visitatori in tutti e cinque i continenti. Per questa edizione 2017 erano in gara 80mila foto, scattate da 5.034 fotografi. Un viaggio per immagini tra gli avvenimenti più rilevanti del nostro tempo e pubblicati su alcune delle testate internazionali più prestigiose come Time, Le Monde, New York Times, The Guardian e National Geographic.

LA FOTO VINCITRICE – Burhan Ozbilici di Associate Press sarà l’ospite di eccezione dell’inaugurazione di venerdì 28 aprile alle ore 18.30 in Spazio Murat (piazza del Ferrarese, Bari).  La sua An Assassination in Turkey – Mevlüt Mert Altıntaş è la foto vincitrice del World Press Photo of the Year 2017. L’immagine, scattata da Burhan Ozbilici subito dopo l’omicidio avvenuto ad Ankara il 19 dicembre 2016 durante l’inaugurazione di una mostra, ritrae un poliziotto, immortalato pochi istanti dopo aver sparato all’ambasciatore russo in Turchia Andrey Karlov.

Burhan Ozbilici ha 59 anni, è nato a Erzurum, in Turchia, e prima di entrare a far parte di Associated Press (AP) nel 1989 aveva lavorato per diversi giornali turchi, tra cui un quotidiano in lingua inglese (Turkish Daily News). Per AP ha seguito tutte le storie che riguardano la Turchia, compreso il tentato colpo di stato dell’estate 2016, ma anche la crisi in Siria, e ha avuto diversi incarichi in paesi come l’Arabia Saudita, il Qatar, l’Egitto e la Libia, tra gli altri. Ha raccontato anche la crisi del Golfo in Arabia Saudita nel 1990, la prima guerra del Golfo al confine turco-iracheno, l’esodo dei curdi in Turchia e il loro ritorno in Iraq dopo la guerra nel 1991.

GLI ITALIANI IN MOSTRA – Tra i vincitori del World Press Photo 2017 ci sono anche quattro italiani: Antonio Gibotta, secondo premio Daily life con lo scatto “Infarinati”, Francesco Comello terzo premio Daily life con “Isola della salvezza”, Alessio Romenzi terzo premio per la sezione General news con “Non prendiamo prigionieri” e Giovanni Capriotti vincitore del primo premio per la categoria Sport sezione ‘Storie’.

NOVITÀ DI QUEST’ANNO – World Press Photo Bari quest’anno si arricchisce di nuove collaborazioni come l’associazione Presìdi del libro che curerà i giovedì letterari (4 maggio – 11 maggio – 18 maggio) e il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari  che curerà i venerdì musicali ( 5 maggio – 12 maggio – 19 maggio).

Ogni sabato, invece, sarà organizzata all’interno della mostra una Public Lecture (ore 16) con un fotoreporter di fama internazionale vincitore di World Press Photo tra cui il famoso vincitore del World Press of the Year 2017 Burhan Ozbilici (29 aprile, ore 16, ingresso mostra), il pluripremiato e già membro della giuria del WPP per sei anni Manoocher Deghati (6 maggio) e ancora Antonio Gibotta (13 maggio) e Francesco Comello (20 maggio).

Per il primo anno World Press Photo Bari sarà promossa da uno sponsor nazionale come Fiat-Lancia, un segno evidente della crescita della professionalità di Cime. Oltre Bari, dallo scorso anno Cime è organizzatore ufficiale di World Press Photo Napoli  e da quest’anno di Torino e Palermo.

ORARI MOSTRA – La mostra sarà inaugurata il 28 aprile alle 20.30 in Spazio Murat e sarà esposta sino al 21 maggio 2017. Dal lunedì al giovedì ore 10-20, venerdì e sabato ore 10-22, domenica ore 10-13 e 16-20.

EVENTI WORLD PRESS PHOTO – Durante l’esposizione, oltre agli incontri con alcuni fotoreporter internazionali, sono previsti reading e presentazioni di libri in linea con i temi della mostra in collaborazione con l’associazione Presìdi del libro e appuntamenti di accompagnamento musicale live ai visitatori della mostra a cura del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.

INAUGURAZIONE – 28 Aprile 2017 ore 18.30 su invitoore 20.30 apertura al pubblico

Ospite d’onore Burhan Ozbilici – Durante l’inaugurazione è previsto un intervento musicale a cura del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari e un rinfresco biologico a cura di Bigood – Catering Biosolidale.

29 Aprile 2017 ore 16

Incontro con il fotoreporter internazionale e vincitore di World Press Photo Burhan Ozbilici in una Public Lecture aperta ai visitatori della mostra.

4 Maggio 2017 ore 18 – Incontro letterario in cui sono previsti reading e presentazioni di libri in linea con i temi della mostra in collaborazione con i Presìdi del libro. Giovedì 4 maggio Carlo Dilonardo legge “Davanti al dolore degli altri” di Susan Sontag.

5 Maggio 2017 ore 19 – Accompagnamento live ai visitatori della mostra a cura del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.

6 Maggio 2017 ore 16 – Incontro con il fotoreporter internazionale già vincitore di World Press Photo Manoocher Deghati in una public lecture aperta ai visitatori della mostra.

11 Maggio 2017 ore 18 – Incontro letterario, in collaborazione con i Presìdi del libro, Paolo Panaro legge “L’avventura di un fotografo” di Italo Calvino.

12 Maggio 2017 ore 19 – Accompagnamento musicale live ai visitatori della mostra a cura del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.

13 Maggio 2017 ore 16 – Incontro con il fotoreporter internazionale vincitore di World Press Photo Antonio Gibotta in una public lecture aperta ai visitatori della mostra.

18 Maggio 2017 ore 18 – Incontro letterario in collaborazione con i Presìdi del libro, Carmela Vincenti legge “La giornata di un fotografo” di Lewis Carroll.

19 Maggio 2017 ore 19 – Accompagnamento musicale live ai visitatori della mostra a cura del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.

20 Maggio 2017 ore 16 – Incontro con il fotoreporter internazionale vincitore di World Press Photo Francesco Comello che illustrerà ai pellegrini ortodossi il suo progetto svolto in Russia.

Altri eventi verranno comunicati nel corso delle settimane di permanenza a Bari della mostra.

LA FONDAZIONE WORLD PRESS PHOTO è stata fondata nel 1955 da un gruppo di fotografi olandesi. Si tratta di una delle principali associazioni internazionali per lo sviluppo e la promozione del lavoro dei fotogiornalisti, con una serie di attività e iniziative internazionali.

I fondatori hanno dato vita a un concorso annuale che dalla sua prima edizione è cresciuto costantemente fino a diventare il premio più prestigioso del fotogiornalismo e della narrazione fotografica, con oltre 80mila scatti inviati da fotoreporter professionisti di tutto il mondo.

Ogni anno milioni di persone in tutto il mondo visitano la mostra. La Fondazione lavora per sviluppare e promuovere il fotogiornalismo di qualità per garantire libertà di informazione, di ricerca, di espressione. L’obiettivo primario della Fondazione è dunque sostenere la fotografia professionale su scala internazionale, stimolare gli sviluppi del fotogiornalismo, incoraggiare il trasferimento delle conoscenze, favorire lo sviluppo di elevati standard professionali nel fotogiornalismo e promuovere uno scambio libero e senza restrizioni di informazioni.

 

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