Le posizioni di Delli Noci specchio di una politica vecchia e poltronista
Assistiamo basiti alle recenti uscite del vice Sindaco di Lecce, Alessandro Delli Noci.
Il suo voler prendere le distanze dall’attuale classe dirigente del centrodestra leccese, in nome di una nuova politica che volti pagina, in nome dei giovani e della gioventù al timone dell’Amministrazione suona un po’ strano.
Alessandro Delli Noci viene nominato assessore nel 2012 dall’allora sindaco Paolo Perrone e per 5 anni è tra i maggiori protagonisti di quel gruppo politico, di quella classe dirigente che oggi rinnega e della quale ha per cinque anni avallato, condiviso e firmato scelte, strategie e linee guida.
Da giovani e da giovanile di un partito politico ci chiediamo se è con certezza questo l’insegnamento da prendere come riferimento.
A poco più di 3 mesi dalle elezioni amministrative che hanno visto trionfare Carlo Salvemini nel giugno del 2017, si dimette non trovando la quadra su quello che sarebbe dovuto essere il suo ruolo nel futuro del centrodestra.
Cede alle avances del governatore Emiliano (ma solo dopo avere bussato alla porta di Forza Italia ed incassato un due di picche) ed ottiene poi un ruolo da protagonista che da altre parti non poteva essergli garantito: avrebbe dovuto semmai guadagnarselo, misurandosi. Appoggia, infine, Carlo Salvemini al ballottaggio diventando determinante e diventando, soprattutto, vice Sindaco.
Da giovanile di un partito ci domandiamo se il senso del dovere verso le Istituzioni e verso i cittadini venga prima o dopo le proprie ambizioni, le proprie manie da prime donne e prima di qualche capriccio.
La storia ci racconta, quindi, che in pochi mesi il “giovane” Alessandro Delli Noci passa da un’area politica all’altra conquistando di conseguenza una posizione di rilievo nell’Amministrazione della città.
Può davvero essere mai questa la “nuova politica”, libera da doveri e colma di protagonismi? A noi, al contrario, sembra che rimandi a qualcosa di molto vecchio, che speravamo sepolto (ma che scopriamo invece avere il volto della giovinezza).
Non ci risulta, infine, che il centrodestra abbia mai invitato Alessandro Delli Noci ad una nuova alleanza e questo, oltre a derubricare il problema a “nessun problema” ci fa percepire che probabilmente la scelta che compiamo giornalmente, schierandoci, ha un senso ed anche importante.
Da giovani e da giovanile di un partito politico abbiamo tanti dubbi che forse il vice Sindaco potrà fugarci ma abbiamo anche una certezza: per noi i giovani non sono validi sol perché giovani, questa è una visione costruita ad arte da chi vuole screditare i giovani e non certo esaltarne il loro valore.
Noi crediamo che siano i valori ed i contenuti della persona a fare la differenza, qualsiasi sia l’età anagrafica, crediamo che questi siano gli elementi da cui ripartire per costruire una classe politica sana, retta.
Senza valori, senza contenuti, la giovinezza resta soltanto bellezza effimera.
Purtroppo, per ora, il vice Sindaco è soltanto giovane.