Una settimana di incidenti mortali, con ben quattro vittime. Una sequenza impressionante di episodi che, al di là della cronaca sui giornali, significano vite spezzate, famiglie distrutte che si trovano a dover improvvisamente fronteggiare tragedie a cui non erano per nulla preparate.
La morte su strada è così: giunge improvvisa e violenta, come un fulmine a ciel sereno, senza dare modo ai congiunti di attrezzarsi psicologicamente.
L’ultimo in ordine di tempo, domenica sera, quello in cui è rimasta coinvolta, lungo la strada statale 16 Lecce-Maglie, nei pressi del centro commerciale Leclerc, l’autovettura di Tommaso Verdoscia, 49enne di Sternatia, poliziotto di guardia a palazzo dei Celestini. Si stava recando al lavoro quando è andato incontro al suo destino.
Il terzo episodio si è verificato nella notte tra sabato e domenica scorsi, quando un incidente in moto è risultato fatale per un militare di Campi Salentina, Francesco Guarnieri, 42 anni, caporal maggiore dell’Esercito di stanza a Bolzano. Il mezzo a bordo del quale viaggiava, per cause in corso di aggiornamento, è andato a schiantarsi contro un albero, all’ingresso della città salentina, nei pressi dell’ospedale. Anche per lui, come per il poliziotto, la morte è giunta immediatamente.
Poche ore prime l’altro episodio, nel pomeriggio di sabato quando, sulla litoranea che da San Cataldo conduce a San Foca, è deceduto Alessio Quarta, 20enne di Carmiano, uscito di strada con il suo scooterone. Una questione di attimi e si è ritrovato sospeso tra la vita e la morte. Quest’ultima è sopraggiunta un paio d’ore dopo il drammatico incidente e l’impatto con il suolo.
Quindi, il 14 giugno, la vita spezzata della giovane Luna Benedetto, una promessa della danza: a soli 15 anni è morta in seguito all’impatto tra lo scooter su cui viaggiava insieme ad un amico e un’automobile.
Frammenti di sogni infranti e un dolore senza fine per le famiglie delle vittime.