Il segretario generale del Comune di Lecce, Vincenzo Specchia, interviene per chiarire la posizione dell’Amministrazione Comunale.
In merito all’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno dello scorso 18 aprile relativo alla condanna in primo grado del dipendente dell’Ufficio Anagrafe del Comune di Lecce, Paolo Ricchiuto, per peculato e truffa, il segretario generale del Comune di Lecce, Vincenzo Specchia, tiene a precisare che “all’epoca dell’accertamento dei fatti, il dipendente è stato sottoposto al procedimento disciplinare con una sanzione di 15 giorni di sospensione ed immediatamente trasferito ad un altro settore. In seguito alla sentenza, il Settore competente per i procedimenti disciplinari ha adottato tempestivamente le misure sanzionatorie e cautelari previste dalla legge che consistono nella sospensione dal servizio con la corresponsione del solo assegno alimentare”.