martedì, Maggio 14, 2024
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SERVONO RISPOSTE SULL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI MONTERONI

La senatrice Daniela Donno (M5S) presenta una interrogazione parlamentare al Ministro Galletti per chiedere garanzie a tutela della salute e dell’ambiente

Lo scorso 30 aprile, la società PAR S.r.l. di Monteroni, in provincia di Lecce, con apposito avviso, richiedeva il pronunciamento di compatibilità ambientale per la costruzione di un “Impianto di digestione anaerobica e di compostaggio della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, dei rifiuti speciali assimilati agli urbani e dei rifiuti speciali”. Nell’area interessata, infatti, vi sono due capannoni industriali dismessi dove è in programma l’insediamento dell’impianto di digestione anaerobica e di compostaggio, per il recupero della frazione organica dei rifiuti, e l’impianto di insacchettamento del compost con il magazzino. Ma ciò che non risulta essere chiara è l’osservanza della normativa in materia e la sussistenza di un opportuno coinvolgimento della cittadinanza, mediante la necessaria divulgazione dei propositi di costruzione dell’impianto nonché dei rilievi mossi da Arpa Puglia e dai Vigili del Fuoco. Premesse, queste, da cui è scaturita la stesura di un’interrogazione che i 5 Stelle rivolgono al Ministero dell’Ambiente.

Chiediamo al ministro Galletti di valutare, proprio in riferimento alla realizzazione dell’impianto di Monteroni, la sussistenza dei singoli requisiti di sostenibilità ambientale, con particolare riferimento alle caratteristiche del territorio interessato, al fine di minimizzare o eliminare ogni possibile impatto negativo – dichiara la senatrice salentina Daniela Donno (M5S) – Si pone come necessario un controllo preventivo ed una opportuna successiva valutazione, anche mediante lo strumento dell’accesso agli atti amministrativi di riferimento, della presenza, nel progetto dell’impianto, dei parametri stabiliti dalla normativa vigente, considerata la vicinanza di molti terreni agricoli e di aree destinate alla coltivazione. Sarà un’occasione e nello stesso tempo un banco di prova per la Regione Puglia, la Provincia di Lecce e il Comune di Monteroni per chiarire il contenuto dei rilievi mossi da Arpa Puglia, dai Vigili del Fuoco e da ogni altro ente o organismo coinvolto e per attivare politiche ambientali inclusive, esplicative ed informative volte a tutelare la salute dei cittadini e l’equilibrio del territori coinvolti”.

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