giovedì, Aprile 25, 2024

SERIE A

RISULTATI CAMPIONATO SERIE  A – CLASSIFICA

Risultati:

Udinese 1-2 Empoli – Empoli sbanca Udine

Serie A : Udinese Vs Empoli

L’Empoli vince a Udine nell’anticipo della quarta giornata di serie A. Bianconeri in vantaggio al 19′ del primo tempo con Zapata, che sfrutta un bell’assist di Di Natale. Nella ripresa cambia tutto: tra i padroni di casa espulso al 27′ Kone per doppia ammonizione, un minuto più tardi Paredes trova il pari e nel finale arriva il vantaggio ospite grazie a Maccarone. L’Empoli sale a 4 punti, Udinese ferma a quota 3.

AC Milan 3-2 Palermo – Il Milan piega il Palermo

Soccer: Serie A; Milan-Palermo

 

Il Milan contro il Palermo vince per 3-2, trascinato dal fantastico duo d’attacco Bacca (doppietta)-Luiz Adriano e da un ritrovato Bonaventura. La squadra di Mihajlovic pero’ soffre un po’ troppo e si fa rimontare per ben due volte con Hiljemark da un buon Palermo che ci crede fino alla fine. Balotelli gioca uno scampolo di partita ma non incide. Al contrario, fa molto bene il giovane Davide Calabria, entrato al posto di Abate. Dopo il derby, i tre punti erano necessari, addirittura indispensabili. Mihajlovic aveva chiesto cattiveria: i rossoneri confermano la loro crescita e contro il Palermo mostrano le buone cose viste nel derby. La formazione e’ la stessa: Honda – Bacca – Adriano- Montolivo –  Balotelli in panchina. Il Milan c’e’ e vuole chiudere subito la partita tanto da farsi subito pericoloso con un cross di Luiz Adriano sul quale Struna rischia una clamorosa autorete.

Al 17′ Abate e’ costretto a uscire, al suo posto entra Davide Calabria che si rivelera’ decisivo. Honda cancella in parte l’opaca prestazione del derby, si mette in evidenza al 20′ con un sombrero seguito da un pallonetto che finisce di poco sopra la traversa, spegnendosi sull’esterno della rete.  Preciso traversone di Calabria per Bonaventura che con grande generosita’ cede a Bacca: il colombiano di prima batte Sorrentino. Si sblocca il Milan che gioca con piu’ tranquillita’: alla mezz’ora Bonaventura va vicino al raddoppio con un bel tiro dai venticinque metri. Tuttavia, quando la partita sembra andare in un’unica direzione, arriva il pareggio del Palermo, complice un’uscita avventurosa di Diego Lopez che favorisce l’incornata di Hiljemark. I rossoneri reagiscono e al 33′ Sorrentino deve uscire d’istinto su uno scatenato Luiz Adriano. Show del colombiano ma non riesce a mettere la palla dentro. Alla fine, il Milan torna in vantaggio grazie alla pennellata di Bonaventura su calcio piazzato. I rossoneri sono pericolosi con Bacca e con Kucka. Il Palermo risponde con un tiro di Lazaar. Al 25′ arriva il momento di Balotelli che entra in campo al posto di Luiz Adriano: Mihajlovic incita Balotelli. Tra i due sembra esserci un buon feeling. La partita pare ben incanalata per i rossoneri ma al 27′ arriva la doccia scozzese con il pareggio del Palermo: taglio di Gilardino per Hiljemark che gela Lopez.

In tribuna, Berlusconi si scompone, chiaramente contrariato da quanto accade in campo. Il Milan accusa il colpo giusto per pochi minuti perche’ alla mezz’ora arriva il tris con Bacca che colpisce di testa su imbeccata di Kucka. Il Palermo non ci sta, si fa espellere l’allenatore in seconda Carillo, dopo che anche Iachini era stato allontanato sempre per proteste. I rosanero ripartono e ci provano ancora con Hiljemark, poi con Vazquez. Il risultato pero’ non cambia. Mihajlovic trova la vittoria e il Milan va a sei punti in classifica.

Il Milan ha delle evidenti lacune a centrocampo e in difesa. Migliorano Montolivo e Honda. Tuttavia, la forza dei rossoneri e’ in questa coppia d’attacco Bacca e Luiz Adriano, travolgenti ed efficaci. L’atteggiamento e’ quello giusto di una squadra che sa combattere e sa soffrire come vuole Mihajlovic.

Chievo 0-1 Inter 

Soccer: Serie A; Chievo-Inter

L’Inter cala il poker, batte il Chievo 1-0 il primo gol stagionale di Icardi e vince la quarta partita consecutiva, mantenendo il primo posto solitario in classifica. Un risultato che mancava da ben tredici anni. Era la stagione 2002-2003, quella del derby nella semifinale di Champions League.  Cuper fu capace di vincerne addirittura cinque di fila, salvo poi pareggiare alla sesta con la Juventus e perdere la testa della classifica. Mancini, che mercoledì nel turno infrasettimanale affronterà il Verona a San Siro, può quindi replicare l’impresa del suo predecessore sperando che la stagione si concluda meglio. L’Inter del 2002-2003, infatti, arrivò seconda in campionato dietro la Juventus. Rispetto ai nerazzurri di Cuper, però, questa squadra incassa molti meno gol. Finora la difesa, se pur in emergenza senza Miranda infortunato e con Medel eccezionalmente centrale, ha incassato un solo gol dal Carpi. Tredici anni fa furono invece ben cinque le reti subite nelle prime quattro gare. Le coincidenze con quell’annata sono tante. Anche quell’Inter vinse la quarta col Chievo, come oggi la squadra di Mancini. E oggi come allora la terza maglia scelta del club è gialla. Mancini può ben sperare, perché contro i veneti si è sbloccato anche Mauro Icardi ancora a secco in questo avvio e mai a segno finora con i gialloblù. Un azione che, tra l’altro, ha coinvolto anche Kondogbia, al primo assist con la sua nuova squadra. Note positive perché il tecnico punta molto sull’attaccante argentino, tanto da avergli consegnato la fascia da capitano. Quello con il Chievo è il 37esimo gol di Icardi con la maglia nerazzurra, il 41esimo in A. Una certezza, ormai, anche perché ha confermato un ulteriore dato statistico d’efficacia: nel 2015 non ha mai superato le tre presenze senza segnare.

Atalanta 1-1 Verona

Atalanta Verona 20 settembre 2015

Due colpi di testa nel finale infiammano una partita discretamente brutta e consegnano agli archivi un giusto pareggio perché né AtalantaVerona meritavano di vincere. Prima il piccolo Moralez su cross di Gomez, poi all’ultimo minuto del recupero Pisano che ruba il tempo a Raimondi su punizione di Viviani da destra. L’unica emozione del primo tempo è, purtroppo, l’infortunio di Toni (probabile distorsione al ginocchio). Entra Pazzini e dà una piccola scossa a una squadra apparsa fino a quel momento apatica, avendo subito senza reagire il ritmo dell’Atalanta nella prima mezz’ora. Gollini, che ha sostituito Rafael, in panchina per problemi muscolari ma comunque non in forma, è salvato dal palo (Moralez) poi respinge di piede su Gomez.
MARCATORI: 44′ st Maxi Moralez, 51’st Pisano
ATALANTA (4-3-3)
: Sportiello; Masiello (37′ st Raimondi), Paletta, Stendardo, Bellini; Grassi (32′ st Cigarini), De Roon, Kurtic; Moralez, Denis (17′ st Monachello), Gomez. (Bassi, Radunovic, Cherubin, Dramé, Conti, Migliaccio, Carmona, D’Alessandro, Tulissi). All.: Reja
VERONA (4-3-3)
: Gollini; Pisano, Marquez (25′ st Bianchetti), Moras, Souprayen; Sala (46′ st Siligardi), Viviani, Greco; Jankovic, Toni (25′ Pazzini), J. Gomez. (Rafael, Coppola,, Helander, Albertazzi, Winck, Guglielmelli, Wszolek, Zaccagni). All.: Mandorlini
ARBITRO
Maresca
NOTE
: Ammoniti Souprayen, Sala, Gollini (V), De Roon, Raimondi, Monachello (A). Espulsi: Jankovic (somma di ammonizioni)

Bologna 1-0 Frosinone

Bologna Frosinone 20 sett. 2015.jpg1

Vince il Bologna la delicata sfida salvezza col Frosinone: decisivo il bel gol di Mounier nel primo tempo. Davanti al dimissionario presidente Joe Tacopina, all’ultima apparizione in tribuna al Dall’Ara (raggiunto un accordo con l’ormai ex socio Joey Saputo per la liquidazione della propria quota societaria), i rossoblù vengono a capo del Frosinone (vivace solo nella ripresa) in fondo ad una brutta gara che  mette in evidenza tutti i limiti delle due squadre.
Spettacolare il gol della svolta di Mounier al 27’: lancio dalle retrovie di Oikonomou, stop in corsa e tiro potente in diagonale dell’attaccante che Leali tocca appena e non riesce a deviare.
Feriti nell’orgoglio gli ospiti rischiano di capitolare in avvio di secondo tempo, poi però il Frosinone colpisce due volte la parte alta della traversa con Ciofani e Rosi, mentre in un’occasione Oikonomou è decisivo in chiusura sul medesimo Ciofani e Mirante nel finale dice no a Verde.
MARCATORI: Mounier (B) al 27’ p.t.
BOLOGNA (4-3-3)
: Mirante; Ferrari, Oikonomou, Rossettini, Masina; Taider, Diawara (dal 10’ s.t. Crisetig), Pulgar; Brienza (dal 34’ s.t. Falco), Destro (dal 28’ s.t. Mancosu), Mounier. (Da Costa, Stojanovic, Morleo, Mbaye, Maietta, Gastaldello, Brighi, Crimi, Acquafresca) All. Rossi.
FROSINONE:
(4-4-2): Leali; Rosi, Diakitè, Blanchard, Pavlovic; Paganini (dal 34’ s.t. Verde), Chibsah, Sammarco, Tonev (dal 16’ s.t. Soddimo); Longo (dall’8’ s.t. D. Ciofani), Dionisi. (Zappino, Gomis, M. Ciofani, Russo, Bertoncini, Crivello, Frara, Gori, Castillo) All. Stellone.
ARBITRO
Orsato di Schio.
NOTE
: Ammoniti Diawara e Ferrari (B) Longo, Sammarco, Paganini, Soddimo e Pavlovic (F).

Roma 2-2 Sassuolo – La Roma trova l’ostacolo Sassuolo

Roma Sassuolo 20 sett. 2015

La Roma, dopo il pareggio con il Barcellona in Champions League, non va oltre il pareggio in campionato contro il Sassuolo. I giallorossi all’Olimpico chiudono sul 2-2 recuperando per due volte lo svantaggio con Totti, gol numero 300 in giallorosso, e Salah, ai gol di Defrel e Politano, ma sprecando molto in avanti, concedendo troppo alla squadra di Di Francesco.

La Roma con questo pareggio sale a 8 punti in classifica, come il Sassuolo, allontanandosi dall’Inter capolista con 12 punti.

Torino 2-0 Sampdoria

Torino Sampdoria 20 sett. 2015

Per fortuna all’Olimpico la Samp per quest’anno non giocherà più. Che il Toro sia squadra solida, tecnicamente attrezzata e con grande cuore, si era visto. C’era una lacuna da colmare, una difesa che aveva sempre subito una rete. C’è riuscita la squadra di Ventura contro una Samp che nel primo tempo ha barcollato rischiando il tracollo se Quagliarella avesse infilato altre due occasioni nitide. I granata consolidano il secondo posto solitario in vetta grazie a 45’ a ritmi vertiginosi, ad un Bruno Peres, Molinaro, Quagliarella ed Acquah in forma smagliante.
La partita nella partita, per un posto in azzurro quando a metà ottobre Antonio Conte diramerà le convocazioni, tra Quagliarella e l’italobrasiliano Eder è andata ad appannaggio dell’attaccante di Ventura. Eder prima della gara con il Torino aveva capitalizzato i 7 punti della Samp grazie ai 5 gol in tre gare, per contro Quagliarella non era stato da meno con due reti contro Frosinone e Fiorentina ed un assist a Verona. Quagliarella è la bestia nera della Samp, tre gol a febbraio, doppietta sette mesi dopo. Tanta la voglia di incidere del bomber da mandare a stendere Ventura .
Il Torino si è presentato al fischio di inizio con Moretti recuperato in difesa, due scelte obbligate, Bovo e Vives (infortunati Maskimovic e Gazzi), in attacco Belotti in coppia con Quagliarella. La Samp ha risposto con uno schieramento a trazione integrale con Muriel-Eder avanzati e Soriano alle spalle. Almeno sulla carta perché Fernando si piazza davanti alla difesa ed Eder da una mano a centrocampo. Strategie e schieramento tattico diversi, stessa voglia di fare bottino pieno per non perdere le zone alte della classifica. Parte bene il Torino che cerca di sfondare sulle ali grazie alle belle giocate di Molinaro e Peres. Al quarto pallone spedito dagli esterni granata nell’area di rigore della Samp, Quagliarella al 17’ azzecca l’incornata di testa con pallone alle spalle di Viviano. L’attaccante granata, al terzo gol stagionale, trascorsi doriani, non esulta. Sul gol due dormite, di Regini che si perde Peres e Silvestre che lascia inzuccare indisturbato l’attaccante granata. Neppure il tempo di ricucire le fila con Zenga che dalla panchina ordina la carica.
Al 24’ da un calcio d’angolo di Baselli Belotti non trova la porta ma dal tiro sporco nasce un assist per Quagliarella. Doppietta e gol numero 91 in serie A. Deviata da Peres in angolo la prima conclusione della Samp, di Eder, al 35’. Al 38’ Regini, irretito da Peres, si lascia andare ad un fallo plateale (ammonito). Incontenibile Peres tanto che Zenga le prova tutte, chiamando al raddoppio Barreto, spostando Ivan a sinistra. Nella ripresa Zenga lascia negli spogliatoi Regini, in campo il greco Christodoupoulos. Occasione dopo pochi secondi per riaprire la partita sul piede di Eder che salta Padelli, ma prima Glik e poi Moretti proteggono la porta sguarnita. Altra Samp nella ripresa, almeno nello spirito. L’ingresso di Correa alle spalle delle due punte sortisce solo un radente isolato di Pereira, al contrario il Torino gioca in souplesse, meno cinico in area di rigore.

Genoa 0 – 2 Juventus

Genoa - Juventus

“Abbiamo vinto giocando una partita attenta, difendendo in modo ordinato e non subendo alcun tiro in porta. Forse potevamo gestire meglio il 2 a 0, ma nel finale è subentrata un po’ di stanchezza. I ragazzi hanno meritato, faremo di tutto per tornare nei primi posti in classifica il più presto possibile”: così l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri commenta la vittoria dei bianconeri. ”Era importante non prendere gol e siamo stati bravi in questo.

Per Allegri ”l’Inter rimane la prima candidata, insieme alla Roma e alla Juventus, ma ora la classifica dice Inter. Piano piano cercheremo di arrivare in cima, ma i nerazzurri sono una squadra molto solida, costruita bene. Garcia dice che siamo noi i favoriti? – ha concluso Allegri – È il gioco delle parti, dice l’opposto di quello che diceva l’anno scorso”

Carpi 0-1 Fiorentina

Carpi Fiorentina

Decide Babacar, ed era già successo sabato scorso contro il Genoa. La Fiorentina ringrazia il suo gioiellino, mette in fila l’ottava vittoria nelle ultime nove di campionato, si gode il terzo posto in classifica, ma si fa anche delle domande, perché questa vittoria, più di quella di otto giorni fa, arriva alla fine di una partita tutt’altro che dominata. E infatti il Carpi ha rimorsi che prescindono dal sospetto rigore non concesso per fallo di mano di Bernardeschi su Bubnjic e può rimproverarsi solo per non aver concretizzato le occasioni che aveva comunque creato, perlomeno nella prima ora di gioco, prima di calare alla distanza.

Panchina per Astori e Mati Fernandez, Pasqual scelto al posto di Alonso e la coppia Bernardeschi-Rossi alle spalle di Babacar, che vince la volata con Kalinic, titolare invece nella recente gara di Europa League.

E’ così che il Carpi, che pure Castori vuole molto raccolto per essere pronto a colpire con le sue ripartenze, trova almeno due occasioni da gol prima di subire l’1-0. Il protagonista è sempre Borriello, che prima approfitta – ma non fino in fondo – di un’indecisione fra Tomovic e Gonzalo Rodriguez; e poi brucia Gonzalo su uno spiovente proveniente dalla difesa, ma trova ancora il portiere viola prontissimo a deviare il suo tiro di piede. E’ proprio quando sembra più in difficoltà a concretizzare il suo comando del gioco che la Fiorentina passa, grazie alla voglia di gol di Babacar, più forte anche di un primo muro di Romagnoli, su pallone messo in mezzo da Pasqual.
Nel secondo tempo la rabbia per uno svantaggio immeritato e la necessità di cercare il pareggio con più incisività porta il Carpi a giocare un grande primo quarto d’ora della ripresa e a reclamare un rigore, fallo di mano in area: Bernardeschi è molto vicino a Bubnjic, ma le braccia sono piuttosto larghe. Ma un’altra grande occasione per pareggiare arriva solo 4’ dopo, al 10’, quando Tatarusanu ferma un colpo di testa ravvicinatissimo di Matos, su cross di Letizia. Il Carpi praticamente si spegne lì, la Fiorentina si chiude bene pur senza rinunciare alle due punte, ma a Castori restano buone indicazioni, anche in vista della seconda e terza gara che aspettano la sua squadra, mercoledì con il Napoli e poi all’Olimpico con la Roma.

Napoli 5-0 Lazio – Napoli spettacolo

Soccer:  Serie A; Napoli-Lazio

Dopo il Bruges, tocca alla Lazio subire cinque gol al San Paolo. E’ un Napoli-spettacolo. Gli azzurri strapazzano la squadra di Pioli e per la prima volta in campionato giocano una partita vigorosa e concreta in cui gli schemi di Sarri vengono applicati a dovere. La condizione atletica dei partenopei è migliorata notevolmente e ne viene fuori una gara esaltante sotto tutti i punti di vista. Higuain ed Insigne sono scatenati, la Lazio è schiacciata, quasi umiliata e deve ringraziare Marchetti se il punteggio finale non è ancor più mortificante. Gli azzurri vendicano così la sconfitta nell’ultima giornata dello scorso campionato e la mancata qualificazione ai preliminari di Champions League. Si vede subito che il Napoli è decisamente un’altra squadra rispetto a quella vista nelle prime uscite della stagione. Sarri si converte al 4-3-3, evidentemente convinto dalla bella prestazione di giovedì scorso in Europa League contro il Bruges.

Il Napoli schiaccia i biancocelesti nella loro metà campo e per tutto il primo tempo i romani riescono a creare una sola azione da gol, sprecata da Onazi con un tiro alto sulla traversa. Durante i primi 45′ di gioco Matri non tocca praticamente mai il pallone, Keita, per rendersi utile è costretto a qualche intervento difensivo di contrasto su Ghoulam lanciato sulla fascia sinistra. Quanto a Mauri, è una presenza impalpabile nella zona intermedia fra centrocampo ed attacco e non riesce ad essere mai propositivo. Insomma non c’è per nulla da stupirsi se il Napoli, alla fine del primo tempo è in vantaggio 2-0.

Gli azzurri sono scatenati. Il fronte offensivo è contrassegnato da un numero continuo di azioni, con Insigne irrefrenabile, Higuain sempre pericoloso ed Hamsik che non si limita ad affiancare Jorginho nella costruzione del gioco a centrocampo, ma è autore di penetrazioni improvvise nell’area di rigore avversaria. Nel ripresa Pioli tenta di cambiare il corso della partita facendo dal primo minuto due sostituzioni in ruoli chiave: entrano MilinkovicSavic ed Anderson al posto, rispettivamente, di Mauri e Lulic. L’intenzione del tecnico è di spostare in avanti l’asse del gioco della sua squadra, ma il piano fallisce molto presto perché dopo appena due minuti Insigne trova il terzo gol per il Napoli. Il resto della gara è in discesa per il Napoli che trova ancora la via della rete con Higuain, autore di una prestazione magistrale, e con Gabbiadini. Per gli azzurri la stagione comincia forse veramente da stasera. La Lazio e Pioli hanno invece tanto da riflettere su quanto è accaduto.

CLASSIFICA IV GIORNATA

Pos Squadra Punti G V N P GF GS Ultime giornate
1 Inter 12 4 4 0 0 5 1
V V V V
2 Torino 10 4 3 1 0 9 4
V N V V
3 Fiorentina 9 4 3 0 1 5 3
V V P V
4 Roma 8 4 2 2 0 7 4
N V V N
5 Sassuolo 8 4 2 2 0 7 5
N N V V
6 Chievo 7 4 2 1 1 8 3
P N V V
7 Sampdoria 7 4 2 1 1 9 6
P V N V
8 Palermo 7 4 2 1 1 6 5
P N V V
9 Milan 6 4 2 0 2 5 6
V P V P
10 Lazio 6 4 2 0 2 4 10
P V P V
11 Napoli 5 4 1 2 1 10 6
V N N P
12 Atalanta 5 4 1 2 1 5 4
N N V P
13 Juve 4 4 1 1 2 4 4
V N P P
14 Empoli 4 4 1 1 2 6 8
V N P P
15 Verona 3 4 0 3 1 4 6
N N P N
16 Genoa 3 4 1 0 3 2 4
P P V P
17 Bologna 3 4 1 0 3 2 5
V P P P
18 Udinese 3 4 1 0 3 2 5
P P P V
19 Carpi 1 4 0 1 3 5 10
P N P P
20 Frosinone 0 4 0 0 4 1 7
P P P P
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