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Regionali, il no di Bellanova a Emiliano: “Non è il candidato di Italia Viva”

Michele Emiliano non è il candidato di Italia Viva per le Regionali pugliesi. Lo ha dichiarato ieri durante l’incontro ieri a Lecce e lo ribadisce oggi in un post il ministro Teresa Bellanova.

“Secondo noi la Puglia ha bisogno di ben altro: un grande cambiamento che ricostruisca un rapporto con la società pugliese attraverso una classe dirigente nuova che sappia guadagnarsi e non acquistare il consenso. Non opacità ma trasparenza di governo. La Puglia ha bisogno di una classe dirigente che dia risposte su sanità, agricoltura, rifiuti”. Un no quello dei renziani condito da una valutazione negativa del Governo regionale degli ultimi cinque anni che, scrive “in questi anni non ha certamente dato una buona prova di sé. Se vogliamo costruire insieme questo percorso, nella pari dignità tra le forze politiche che si oppongono a quelle sovraniste ma che, anche, non si riconoscono in opportunismi demagogici contro le infrastrutture, lo sviluppo e la ricerca scientifica, Italia Viva c’è”

Il partito di Renzi ha deciso di non presentare un candidato alle primarie di coalizione del 12 gennaio e Bellanova chiarisce fra le righe il perché: “Se si pensa di usare il rischio che la Puglia passi al centrodestra come grimaldello per costringerci ad accettare il percorso di primarie non competitive che altri hanno costruito e deciso, allora significa che siamo ben lontani da ciò di cui la Puglia avrebbe bisogno. Soprattutto in una fase come questa, in cui a sei mesi dalle elezioni ci si dovrebbe aprire alla società, costruendo un percorso di ascolto delle imprese, delle forze sociali, dei movimenti e dei cittadini. Delle donne e degli uomini pugliesi. Io dico a tutti ed innanzitutto ai vertici nazionali del Partito Democratico: rimuoviamo gli ostacoli. Se davvero vogliamo determinare un cambiamento e dare un buon governo a questa Regione, partiamo da ciò che unisce e non è divisivo”.

Al fuoco di fila contro il Pd si aggiunge anche dall’interno il consigliere regionale Fabiano Amati, candidato alle primarie che se la prende con il ministro Francesco Boccia dopo le dichiarazioni rese oggi in un incontro a Trepuzzi.

“Ci fa sapere oggi Francesco Boccia che il candidato del Pd alle regionali è Michele Emiliano. A parte il fatto che Emiliano non è iscritto al PD, e questo potrebbe essere un dettaglio, ma quando è successo che il PD ha preso questa decisione? I casi sono due: o non ho seguito bene il dibattito interno al Pd o siamo all’eccesso di zelo. In realtà, ci sarebbe da scegliere un candidato – prosegue Amati – che proponga soluzioni chiare su liste d’attesa, Xylella, PSR, rifiuti, Piano casa ecc., perché l’amministrazione pubblica non è paragonabile a un club di tifosi a sostegno di una squadra di calcio. Ci sarebbe da dire, invece, che per evitare masochismo serve proprio la vittoria di un candidato alternativo a Emiliano, in grado di allargare la coalizione a movimenti politici che non stanno nelle primarie proprio perché non hanno alcuna intenzione di sostenere il presidente uscente. E penso a partiti e movimenti come Italia Viva, Azione e La Giusta causa. Si tratta – conclude Amati – di soggetti politici nazionali e regionali di sicura importanza politica, inseriti a pieno titolo nella nostra coalizione, con idee molto vicine alle mie e di gran lunga preferibili agli allargamenti andati di moda negli ultimi anni, cioè a singole personalità richiamate alla nostra causa in cambio di una presidenza ad Aqp o una direzione all’Arpal”.

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