giovedì, Marzo 28, 2024
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OPERAZIONE “SPIAGGE PULITE” CON GLI AGRICOLTORI DI COLDIRETTI

OPERAZIONE “SPIAGGE PULITE” CON GLI AGRICOLTORI DI COLDIRETTI

Non solo campagna. I giovani coltivatori del Salento si armano di guanti e ramazze per restituire la bellezza originaria alle spiagge del Salento, deturpate dai rifiuti e dall’incuria. Sabato 25 giugno, dalle ore 9.30 alle 11.30, il gruppo di Coldiretti Giovani Impresa Lecce collaborerà con la fraternità dell’Ofs (Ordine Francescano Secolare) della parrocchia Sant’Antonio a Fulgenzio di Lecce ed altre fraternità  ed associazioni ed un gruppo di giovani della comunità “Narconon” di Torre dell’Orso che, col patrocinio del comune di Melendugno, promuoveranno la missione “Spiagge pulite” per la cura della casa comune, a San Foca, “zona Marangi”, una delle tante bellissime spiagge della costa salentina.

Coldiretti Lecce offrirà i cappellini gialli a tutti i partecipanti, mentre Ofs e Radio Frate Sole forniranno le pettorine. Per partecipare è sufficiente portare con sè un paio di guanti. Il comune di Melendugno si occuperà poi di smaltire il materiale raccolto in sacchetti differenziati.

L’appuntamento è dunque alle ore 9:30 presso l’ex Centro di Accoglienza “Regina Pacis” di San Foca. Un’iniziativa che sottolinea ancora una volta il ruolo dei coltivatori diretti di sentinelle del territorio, impegnati a 360 gradi nella difesa del paesaggio e nella tutela dei luoghi. Un gesto pratico ma anche simbolico, che vuole essere un invito a tutti quanti, nel primo weekend dell’estate 2016, ad avere cura e a rispettare il proprio territorio. “Agricoltura e turismo sono attività ormai fortemente interconnesse nel Salento – osserva Antonio Pascali, responsabile di Coldiretti Giovani Impresa Lecce – se un turista trova spiagge sporche e un territorio  semiabbandonato certamente non sceglierà più il Salento come meta per le proprie vacanze. Viceversa, se facciamo trovare ai turisti spiagge incontaminate, pulite e ben curate, così come campagne e paesaggi privi di rifiuti e ben coltivati, allora questi turisti verranno con piacere nel Tacco d’Italia, con un grande vantaggio anche per noi coltivatori che ai turisti d’estate vendiamo i nostri prodotti a km zero e apriamo le porte delle cantine, delle aziende e dei frantoi”.

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