MOSTRA FOTOGRAFICA A SPAZIO SOCIALE ZEI
Lo Spazio Sociale Zei, in Corte dei Chiaromonte 2, promuove un venerdi tutto dedicato alla cultura, al dibattito e alla riflessione. Doppio appuntamento Venerdi 8 aprile: Alle ore 19.00 “Filosofia in 3/4” presenta la filosofa italiana Simona Forti con un incontro su “La filosofia politica contemporanea e il fantasma del totalitarismo”. Unico incontro a Lecce con la più grande filosofa politica contemporanea, organizzato in collaborazione con LInk e Cds dell’Università del Salento. Perchè è ancora necessario parlare di totalitarismo? Dopo aver analizzato ed esplorato tutte le categorie del totalistarismo storico, è necessario ricercare uan codificazione per i totalitarismi emergenti. Non solo cercare i presupposti comuni ma interrogarsi sulle nuove forme di tale fenomeno, che esercita un potere diffuso, le cui dinamiche si intrecciano con le logiche economiche e il sapere tecnico-scientifico.
Simona Forti è professoressa di Storia del pensiero politico contemporaneo presso l’Università del Piemonte Orientale, dove dirige il Centro di ricerca sulla Biopolitica BIOS. Nei suoi studi ha ricostruito la struttura filosofica di alcune delle maggiori questioni politiche del Novecento e dell’epoca presente. Dopo aver dedicato numerosi lavori al fenomeno del totalitarismo (anche tramite l’analisi del pensiero di Hannah Arendt), si è più di recente orientata a ricostruire le implicazioni della biopolitica e del biopotere. Senza mai smettere di occuparsi del pensiero arendtiano e della sua eredità, Simona Forti ha progressivamente allargato i suoi interessi di ricerca al tema del totalitarismo, tracciando una genealogia del concetto in cui ha ricostruito le interpretazioni della riflessione filosofica sulle esperienze politiche totalitarie del XX secolo. Oltre ad aver tenuto diverse lezioni in molte università europee ed americane, per l’intero anno accademico 2011-2012 Simona Forti è stata Visiting Professor presso il Dipartimento di Filosofia della New School di New York.
Alle ore 20.00 sarà inaugurata la mostra “Finibus Terrae- Personale fotografica di Adriano Nicoletti”.
Il Salento senza trucco, nella stagione della quiete svela con chiarezza il rapporto fra natura, intesa come elemento primario e luogo, inteso come risultato dell’elaborazione culturale e strumentale dell’agire umano.
Sulla costa, confine fisico ed ideale del “finibus terrae”, il concetto di contaminazione delle due componenti assume un simbolismo pregnante ed intenso. Qui spesso in maniera violenta e contradditoria si leggono i segni di un passaggio umano egocentrico ed ottuso, spinto dall’esclusiva pulsione economica. Tracce indelebili di una cultura oramai fiaccata ed inquinata dalle dinamiche aride del mercato. In questo periodo dell’anno, nei giorni velati dal cielo coperto da una coltre leggera di nubi, emerge, inoltre, un’atmosfera d’attesa, di sospensione, che sembra rimandare ad una speranza verso un futuro che si farà ma che in realtà, si trasforma ben presto in rassegnazione. Per un destino dei luoghi, ormai scritto nei segni indelebili, della modificazione permanente e invasiva del passaggio umano.
Finibus terrae indaga un luogo geografico, il Salento è un limite fisico, dove la terra emersa incontra il mare; dove la scrittura dei luoghi si rarefà e sfuma come appendice di un’urbanizzazione sempre più fagocitante.
