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Li Ucci Festival a Cutrofiano (Le)

LI UCCI FESTIVAL
La sesta edizione della manifestazione prosegue con le esibizioni di
Mino De Santis, Le Sorelle Gaballo, Li Strittuli e Sancto Ianne

Prosegue a Cutrofiano, in provincia di Lecce, la sesta edizione de Li Ucci Festival, organizzata dall’Associazione Culturale Sud Ethnic e dal Comune di Cutrofiano, con la direzione artistica e organizzativa di Antonio Melegari e con il supporto di partner pubblici e privati. Venerdì 16 settembre alla Masseria L’Astore la serata prenderà il via alle 19.30 con un laboratorio sulla danza scherma salentina a cura di Davide Monaco. Dalle 21 spazio alla musica di Mino De Santis, Le Sorelle Gaballo, Li Strittuli e Sancto Ianne. Durante la serata mercatino artigianale di qualità con costruzione dal vivo di ciaramelle e zampogne (a cura del maestro liutaio Francesco Primiceri) e mercatino biologico realizzato in collaborazione con Salento Km0.

Il gruppo sannita Sancto Ianne, che nel 2017 festeggerà venticinque anni di carriera, ha tenuto centinaia di concerti in Italia e all’estero, ha partecipato ai più importanti festival di musica folk italiani, ha vinto il concorso Folkontest in Piemonte e nello stesso anno il Premio Dagan in Francia all’interno del Festival Interceltique de Lorient come migliore formazione non celtica partecipante. I Sancto Ianne, finalisti al Premio Tenco e due volte al Premio Loano, sono stati unici ambasciatori italiani dell’Unesco al Festival Sharq Taronalari di Samarcanda in Uzbekistan e testimonial di Amnesty International grazie alla vittoria del Premio Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty con il brano Uocchie in cui ha prestato la sua splendida voce il cantante palestinese Faisal Taher. La band ha all’attivo quattro dischi (Tante bannere tanti padrune, Scapulà, Mò Siente e Trase) prodotti dalla storica etichetta piemontese Folkclub Ethnosuoni, tutti recensiti positivamente da importanti riviste del settore e siti specializzati in Italia e all’estero. Il neo folk d’autore dei Sancto Ianne è diventato ormai un vero e proprio marchio di fabbrica, una miscela sonora decisamente originale in cui il ritmo ipnotico della tammurriata campana si fonde con le pulsioni del rock e del blues o con le sonorità arabe, balcaniche e Irish. La band è tra i vincitori del Premio Nazionale Folk, concorso dedicato alla musica folk e alla world music italiana, promosso da “Li Ucci Festival”, dal “Meeting degli Indipendenti” di Faenza e dalla Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli.

mino-de-santisDopo “Scarcagnizzu” (Fondo Verri, 2011), “Caminante” (Ululati, 2012) e “Muddhriche” (Ululati, 2013), Mino De Santis torna con “Petipitugna”. Il titolo prende le mosse da un gioco infantile che prevedeva una filastrocca in dialetto salentino tramandata per via orale, che, come accade in questi casi, presenta oggi moltissime varianti. Il disco propone tredici tracce, per lo più inedite o già proposte nel corso dei live. “È un disco molto vario nel senso che le tematiche affrontate sono di diversa natura: dalle canzoni più intimistiche a quelle più ironiche e irriverenti. Rispetto ai dischi precedenti questo è sicuramente molto più curato e studiato”, sottolinea il cantautore.

Le Sorelle Gaballo narrano la loro storia e quella del Salento con canti e poesie. L’esperienza delle sorelle Mimina, Ada, Rosaria e Franca è stata raccontata da Dario Muci con un lavoro di documentazione e ricerca che apre una finestra su un territorio e una parte del Salento (Arneo-Nardò) poco conosciuti e poco indagati dall’etnomusicologia locale e nazionale.

Li strittuli” nascono in un periodo di grande riscoperta della musica popolare Salentina. Iniziano un lungo lavoro di ricerca, entrando in intimità con gli anziani del posto, che con molto piacere, mettono a disposizione tutto il loro repertorio musicale, che ormai avevano accantonato da anni. Da questa lunga ricerca, vengono estrapolati alcuni dei canti piu’ belli, che ancora oggi fanno parte della scaletta de “Li Strittuli”. Il gruppo propone un viaggio nella musica popolare salentina, fatto di pizzica pizzica, pizzica tarantata, stornelli d’amore, canti di lavoro e di protesta, privo di contaminazioni.

Il festival – che ricorda non solo i cantori de “Li Ucci“, lo storico gruppo salentino (guidato da Uccio Aloisi, Uccio Bandello e Narduccio Vergaro) custode degli “stornelli”, dei canti d’amore e di lavoro ma anche un’intera generazione di cantori capaci di tramandare il patrimonio popolare salentino – proseguirà sino a sabato 17 settembre. Il momento clou sarà il grande concerto evento finale in Piazza Municipio con Li Ucci Orkestra, che ospita circa 40 elementi, tra i principali esponenti della musica, del canto e della danza popolare salentina. Il concerto sarà aperto alle 21 dalla presentazione della squadra Cutrofiano Volley e dalle esibizioni di Menamenamò e Sleego (Premio Nazionale Folk). Durante la serata mercatino biologico realizzato in collaborazione con Salento Km0 e mercatino artigianale di qualità.

Fuori programma domenica 18 settembre dalle 21 con una festa finale in Piazza Cavallotti con il gruppo Folklorico Canterini della riviera Jonica Melino Romolo di Messina e Melegari e i suoi compari.

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