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L’instant book di Gabriele De Giorgi e Adolfo Maffei – presentazione 11 aprile ore 18 c/o Open Space Lecce

Lecce fuori onda: i giornalisti Adolfo Maffei e Gabriele De Giorgi a confronto in un instant book

Alcuni temi caldi per Lecce e la provincia attraverso gli sguardi di due generazioni, Presentazione ufficiale martedì 11 aprile ore 18 all’Open Space di Palazzo Carafa (Lecce)

de giorgi - maffei

L’autoreferenzialità, la marginalità geografica, l’ipoteca criminale, le questioni ambientali, il senso civico, i fattori di sviluppo, quelli mancati e quelli attuali, la vocazione di destra, il rapporto con l’informazione: sono questi gli argomenti al centro delle riflessioni di Adolfo Maffei e Gabriele De Giorgi illustrate in “Lecce fuori onda”, l’instant book che sarà presentato per la prima volta proprio nel capoluogo salentino, martedì 11 aprile alle 18, nell’Open Space di Palazzo Carafa in Piazza Sant’Oronzo. Presenta gli autori e modera il dibattito il giornalista Fulvio Totaro.

Due giornalisti specchio di due generazioni, Maffei e De Giorgi illustrano i loro punti di vista, a volte divergenti ma ispirati dal legame con la città, per il primo adottiva e per il secondo natale, che per entrambi avrebbe straordinarie ma inespresse potenzialità.

L’instant book, edito da IdeaDinamica Editore, è confezionato alla vigilia di un voto amministrativo che si preannuncia appassionante, dopo venti anni consecutivi di indiscusso dominio del centrodestra che si inseriscono in una storia di saldo conservatorismo.

La prima presentazione nel contenitore simbolo del cuore pulsante di Lecce offrirà l’occasione di approfondire questioni attuali, come la tendenza all’autoreferenzialità sociale e politica che ha inevitabilmente portato a una assuefazione alle logiche dettate da circoli chiusi e consorterie. Lecce è la città della “debolezza endemica”, in cui chi rivendica un dissenso viene tenuto ai margini. Ancora, i due autori dialogano attorno all’idea che Lecce sia una città di destra più per una “predisposizione antropologica e culturale” che per una forte componente ideologica. Si traccia, così, un’analisi lucida e dura di tutti quegli schemi rassicuranti su cui i leccesi si sono adagiati e ci si chiede infine, alla vigilia delle elezioni amministrative, quale sia il profilo e la natura della sinistra e il progetto di una res publica che sia in grado di declinare le emergenze sociali più complesse con il coraggio di cambiare le sorti della città.

La prefazione è affidata al professor Raffaele De Giorgi, discepolo ed erede di Niklas Luhmann, uno dei sociologi italiani più affermati anche all’estero, il quale ha accettato la bizzarra proposta di scrivere di un libro senza averlo prima letto. Le sue sono risposte date ai temi del dialogo tra gli autori con lo sguardo del sociologo.

Gabriele De Giorgi è giornalista pubblicista dal 2010. Le prime collaborazioni risalgono agli anni precedenti: tra queste, quella con il Quotidiano di Lecce e con il settimanale Il Corsivo di cui Adolfo Maffei è stato a lungo il direttore. Conseguito il dottorato di ricerca in Storia Contemporanea e Sociologia della Modernità presso l’Università di Pisa, dove si era laureato in Scienze Politiche, è tornato a vivere a Lecce. La prima esperienza professionale è stata nella redazione di Trnews, poi ha lavorato a Salentoweb.tv fino al passaggio al quotidiano on line LeccePrima, di cui è redattore dal 2011. Da oltre quattro anni è anche direttore di Salento Review, rivista di turismo e cultura.

Adolfo Maffei è iscritto all’Ordine dal 1971. Si è formato all’Ansa di Bari, Bologna e Milano tra il ‘90 e il ’77 quando è stato assunto a Il Giorno. Nel 1979 è tra i fondatori, da caporedattore, del Quotidiano. Nel 1991 ha formato e diretto la redazione di TeleRama. Nel 1993 ha fondato e diretto il settimanale Il Corsivo e intervistato “in Poltrona” oltre 500 personaggi. Ha diretto una radio e un mensile, ha scritto da fronti di guerra, tenuto corsi nei licei e all’Università. Ha fatto anche il ghost writer. Circa 20 libri (di interviste, biografie, instant book) portano la sua firma. Nel 1985 è stato “Cronista dell’anno” e nel 1995 Premio “Selvaggi Apulia”. Quasi tutti i giovani che ha formato sono ancora nella professione. Ed è ciò di cui va più fiero.

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