EMERGENZA LABORATORI ANALISI
Laboratori di analisi privati chiusi per ferie. I pazienti «assaltano» la Cittadella della Salute di piazza Bottazzi, che in qualche caso raddoppia.
Le malattie e i controlli sanitari non vanno in ferie. Nonostante il caldo ferragostano un esercito di persone, con la ricetta rossa alla mano, ritira il numerino all’ingresso del vecchio ospedale “Vito Fazzi”. Devono sottoporsi ai controlli: esami delle urine, del sangue, glicemia, colesterolo, diabete… Ma il loro abituale laboratorio ha chiuso per ferie. Da Pignatelli a Romano, da Negro a De Vitis e Rispoli… il telefono è muto.
Che fare? Tutti in piazza Bottazzi. Un superlavoro per gli impiegati del laboratorio analisi, che in questi giorni vedono quasi raddoppiare le richieste. Si passa dalle «normali» 200 – 220 al giorno alle 349 del 10 agosto. Il 60 per cento in più circa, e nei prossimi giorni aumenteranno.
Molti di loro arrivano dai paesi vicini, Surbo, Trepuzzi, San Cesario, Cavallino. Numerosi campioni raggiungono il laboratorio leccese provenienti dalle residenze sanitarie, dalle cliniche, dalle case di cura e di riposo, dal carcere di Borgo San Nicola e l’Hospice di San Cesario.
A rivolgersi al laboratorio della Cittadella della Salute sono anche le associazioni come l’Ant, Amopuglia, l’Assistenza domiciliare, le strutture come Villa Iris, i Marangi, Villa Libertini, e gli infermieri privati….
Chiuso anche il laboratorio della Asl di San Cesario dove l’infermiere è in ferie e non viene sostituito. Molto meno gettonato il laboratorio del “Vito Fazzi” che accetta richieste anche dagli esterni, non solo dai ricoverati.