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ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO

ISPETTORATO TERRITORIALE DI LECCE

Con l’avvio delle attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che dal 1° gennaio 2017 ha assunto le funzioni di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale già proprie del Ministero del lavoro, dell’Inps e dell’Inail, l’Ispettorato territoriale del lavoro di Lecce, subentrato alla soppressa Direzione territoriale del lavoro, ha disposto una capillare azione tesa a garantire la tutela dei lavoratori e della relativa sicurezza, nonché il corretto esercizio dell’attività d’impresa, anche nell’ottica di un lecita concorrenza.

Nel corso delle ultime settimane, gli ispettori del lavoro civili e i militari del Nucleo CC in servizio presso l’intestato Ispettorato, hanno eseguito 89 ispezioni riguardanti altrettante aziende ubicate nel territorio provinciale, operanti per lo più nel settore dell’industria e della ristorazione, ma anche in quello del commercio e dei servizi. Su un totale di 141 lavoratori identificati, gli ispettori del lavoro hanno accertato 33 posizioni lavorative completamente “in nero”, quasi un lavoratore su quattro della forza lavoro occupata dalle aziende controllate.

Degna di particolare menzione la vigilanza disposta, dopo accurata attività d’intelligence, nella zona industriale di un comune del nord Salento, che ha visto contestualmente impegnate sul campo 32 unità ispettive, suddivise in più gruppi operativi d’intervento, che – nel corso di un’intera mattinata – hanno passato al setaccio 9 aziende operanti prevalentemente nei settori della metalmeccanica, del vetro e del legno. Sono stati scoperti 7 lavoratori in nero, mentre un’azienda artigiana, operante nel settore del legno, è risultata completamente sconosciuta alla Pubblica Amministrazione. Nell’immediato sono stati adottati tutti i provvedimenti amministrativi del caso, compresa la sospensione dell’attività imprenditoriale, nonché le misure a tutela dell’integrità fisica dei lavoratori occupati “in nero”.

In un comune del sud Salento, invece, all’esito di indagini delegate dall’A.G., venivano deferiti a piede libero alla locale Procura una imprenditrice agricola e il suo consorte i quali, in concorso fra loro, avevano occupato alle proprie dipendenze due lavoratori extracomunitari di nazionalità bengalese, sprovvisti di valido permesso di soggiorno, retribuendoli, peraltro, con una paga di appena 15 euro al giorno. Nell’ultimo weekend, inoltre, l’Ispettorato del lavoro ha operato un controllo capillare nei locali della movida leccese. Nell’occasione sono stati scovati ben 6 lavoratori in nero, per i quali i datori di lavoro avevano omesso di comunicarne l’assunzione agli organi competenti.

Anche in questa circostanza sono stati adottati i provvedimenti del caso, tra cui la sospensione dell’attività di tre noti locali pubblici, nonché le prescritte sanzioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. In tutto sono 12 i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale adottati dall’inizio dell’anno, per il superamento della soglia del 20% di lavoratori in nero rispetto a quelli regolarmente occupati e per le conseguenti violazioni in materia prevenzionistica. Continua, infine, l’attività di controllo e monitoraggio delle imprese operanti nel settore dei servizi funebri.

In particolare, nel corso di un servizio sono stati scoperti 6 lavoratori in nero su un totale di 10 impiegati. Nel corso dei prossimi mesi continuerà l’azione del neo costituito Ispettorato territoriale del lavoro di Lecce che, in maniera omogenea e sinergica, sarà tesa, altresì, a garantire il rispetto della normativa previdenziale e assistenziale, ovvero al disconoscimento di posizioni contributive fittizie e al recupero di sgravi non dovuti, con rientro di risorse economico-finanziarie indebitamente sottratte alla collettività.

Il Capo dell’Ispettorato

Dott.ssa Antonella Cangiano

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