giovedì, Marzo 28, 2024
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IRENE STRAZZERI

“250.000 DESAPARECIDOS IN LIBIA VITTIME  DEL BLOCCO NAVALE”

Intervento sulla questione immigrazione di Irene Strazzeri, candidata al Senato nel collegio uninominale Puglia 5, (Lecce, Nord Salento):

“A Macerata la semina dell’odio sociale e del razzismo ha dato i suoi frutti. Xenofobia e guerra alla povertà imbracciano le armi e sparano contro diverse vittime, tutte di colore. L’esecutore è un leghista che, con il saluto romano, ha autografato perfettamente il crimine. Abbiamo il dovere di denunciare responsabilità politiche e mandanti morali a difesa della tenuta democratica di questo Paese. La retorica del “Prima gli Italiani”, la politica delle espulsioni, le minacce di invasione, diffuse a fini propagandistici, innanzitutto. I decreti neofascisti a favore del cosiddetto decoro, che armano “i compatrioti perbene” e occultano la tragedia dei trattenuti in Libia, veri e propri desaparecidos, vittime di un inaccettabile blocco navale. Duecentocinquantamila persone, fra cui ben 25.000 bambini, non sappiamo dove siano finiti. E’ inaccettabile il colpevole silenzio o, peggio, il malcelato disinteresse, dei nostri governanti verso questa drammatica situazione.

E non bisogna neppure dimenticare la campagna di diffamazione nei confronti delle Ong sollevata dal movimento Cinque Stelle, lo stesso che oggi, tramite Di Maio, interloquisce con il capitale finanziario e i suoi agguerriti imprenditori, responsabili della caduta del costo del  lavoro e della creazione di un esercito di schiavi clandestini, gestiti di fatto dalla mafia dei Caporali. Continuiamo – oggi ancor più di ieri – a difendere a spada tratta la  Costituzione bistrattata e offesa, violata nei suoi princìpi cardinali. Lo straniero ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica Italiana. Non lo diciamo solo noi, lo recita a chiare lettere l’articolo 26 della nostra Costituzione. Dobbiamo ringraziare la Sinistra e tutti coloro che hanno sostenuto il no al referendum del 4 marzo, fortemente voluto da Renzi, se oggi la nostra Carta dei Diritti non è stata toccata. Certo, sarebbe quanto meno imbarazzante assistere alla trasformazione di Berlusconi e Salvini da aguzzini a garanti dell’articolo 26”.

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