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“Incontro teatro e giardino”

“GIARDINO E TEATRO”: L’8 MAGGIO IN RETTORATO LA SECONDA DELLE “CONVERSAZIONI SUL GIARDINO”.

Università del Salento - Rettorato

È in programma venerdì 8 maggio 2015, alle ore 18.30 nella sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento, il secondo appuntamento del ciclo “Conversazioni sul giardino”, promosso dall’Associazione Ville e Giardini di Puglia con l’Ateneo salentino. Le “Conversazioni” sono tenute dal professor Vincenzo Cazzato, docente presso il Dipartimento di Beni Culturali e storico del giardino e del paesaggio, per anni coordinatore del Comitato ministeriale per lo studio e la conservazione dei giardini storici e autore di numerose pubblicazioni sull’argomento, alcune delle quali destinatarie di prestigiosi riconoscimenti (tra cui due Premi Grinzane – Giardini Botanici Hanbury). Nell’incontro dell’8 maggio si parlerà di “Giardino e teatro”.

 Note sull’argomento dell’incontro – Scriveva anni or sono Marcello Fagiolo – illustrando il rapporto di osmosi fra termini “teatro” e “giardino” – che, “analogamente al teatro, il giardino può presentarsi come forma simbolica dell’universo, nel luogo d’incontro fra micro e macrocosmo”. Giardino e teatro entrano in sintonia fra di loro in quanto “strutture intercambiabili che esprimono la panoramicità della conoscenza”. Se è in età romana che vengono impiantati i semi del giardino teatrale, è con l’Umanesimo, nella Roma del Rinascimento, che il giardino-teatro viene riproposto nel bramantesco Cortile del Belvedere in Vaticano e nel sogno raffaellesco di Villa Madama che, insieme con il fiorentino anfiteatro di Boboli, si pone come “revival” della villa toscana di Plinio il Giovane.

Il giardino italiano prima e quello francese poi si pongono al modo vitruviano come triplice scena tragica, comica, satirica. D’altro canto, gli antichi modelli dei ninfei scenici divengono referenza essenziale per l’invenzione dei “Teatri delle acque”, dove questo elemento così importante nel giardino si impone come protagonista assoluto. I “Teatri delle acque” delle ville di Tivoli e di Frascati faranno da “ouverture” all’acme dei numerosi teatri presenti nella Reggia del Sole di Versailles.

Un discorso a parte meritano i “Teatri di verzura”, vale a dire la trasposizione in materia vegetale dell’architettura teatrale, laddove la scena si struttura secondo gli artifici della scenotecnica, a volte con l’impiego di quinte arboree; un fenomeno che si protrae nell’Otto-Novecento con la riscoperta dei teatri verdi impiantati anche nei giardini del Salento: si pensi ai teatri di verzura di Villa “Lo Speziale” a Cutrofiano o alle presenze teatrali in Villa Reale a Lecce o in Villa De Giorgi a Monteroni.

La teatralità del giardino si specifica anche in ulteriori campi di intervento come “i teatri di fiori” o i “teatri di rocce” che si compenetrano con l’idea pittoresca della “rovina”. I giardini paesaggistici del Sette-Ottocento si trasfigureranno infine in scene verdi, veri e propri “quadri di paesaggio”.

 

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