martedì, Maggio 14, 2024
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Governo, Di Maio-Salvini

Mattarella frena

Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono dichiarati pronti

Mattarella alle delegazioni di M5S e Lega non ha nascosto tutta la sua preoccupazione per i segnali di allarme che arrivano sui conti pubblici italiani e sui risparmi dei cittadini. Poi, di fronte all’indicazione di Conte per la carica di premier, una piccola lezione di diritto costituzionale, con il richiamo all’articolo 95 della Costituzione, che al presidente del Consiglio assegna un ruolo cruciale, in quanto dirige la politica generale del governo e ne è responsabile. Inoltre mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività dei ministri.

Il momento è delicato e la crisi lungi dall’essere risolta.

In altri termini, Conte potrà anche ottenere l’incarico di formare il governo, ma non sulla base di questioni e incarichi già predefiniti, ma nel rispetto delle prerogative del Capo dello Stato e delle norme costituzionali. Considerazioni che Di Maio e Salvini avrebbero condiviso, tanto che di futuri ministri non si sarebbe parlato durante i colloqui nello studio alla Vetrata.

“Credo che oggi possiamo dire che siamo di fronte a un momento storico.  Abbiamo indicato il nome al presidente della Repubblica che può portare avanti il contratto di governo“, ha detto il leader di M5S Luigi Di Maio al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Mattarella. “Ovviamente il nostro obiettivo era ed è migliorare la qualità della vita degli italiani e in questi 80 giorni abbiamo imposto un metodo: prima si discuteva di temi e poi di nomi”. “Le questioni degli italiani vengono prima di ogni cosa – ha aggiunto il capo politico di M5S -. Sono orgoglioso di aver portato al governo il nostro programma elettorale, ci sono i 5 stelle, ci sono i nostri 20 punti”. “Siamo pienamente soddisfatti del lavoro nei prossimi giorni speriamo che si possa iniziare questo nuovo percorso per la Repubblica. Sono stati 80 giorni in cui ne è valsa la pena prendere tempo perché finalmente nasce la terza Repubblica“.

La situazione resta comunque fluida e, anche alla luce delle udienze di oggi con Fico e Casellati, un incarico non dovrebbe arrivare prima di mercoledì, visto che nel pomeriggio Mattarella è atteso a Civitavecchia per la partenza della nave della legalità.

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, è salito al Quirinale, con la delegazione composta dai capigruppo al Senato Gianmarco Centinaio e alla Camera Giancarlo Giorgetti. “Abbiamo fatto il nome al Presidente e abbiamo ben chiara la squadra ed il progetto di Paese. Siamo vogliosi di partire per far crescere l’economia del paese”, ha detto il leader della Lega, al termine del colloquio con Mattarella. Il governo metterà al centro l’interesse nazionale “rispettando tutto e tutti, rispettando tutte le normative e i vincoli, ma facendo crescere il Paese”, ha detto Salvini. “Nel pieno rispetto delle prerogative del presidente della Repubblica aspettiamo sue indicazioni. Non vediamo l’ora di partire”. “Il debito pubblico italiano cinque anni fa era inferiore di trecento miliardi di euro – ha detto Salvini -. Nessuno ha niente da temere dalle nostre politiche economiche. Puntiamo a far crescere l’economia italiana per ridurre il debito a fronte di politiche fallimentari”.

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