Domenica 28 e lunedì 29 dicembre doppio appuntamento di chiusura del progetto di ricerca condotto dalla BandAdriatica, ensemble guidato dall’organettista e cantante Claudio Prima. Tra gli ospiti delle due serate il libanese Rony Barrak, il turco Deniz Koseoglu, l’armeno Nure Dlovani e i salentini Antonio Castrignanò, Alessio Tondo e Morris Pellizzari
Domenica 28, con una jam session alla Masseria Ospitale sulla Lecce/Torre Chianca, e lunedì 29 dicembre, con un inedito concerto alle Officine Cantelmo di Lecce, si conclude il progetto Floating Art, un lungo anno di ricerca e approfondimento delle radici comuni delle musiche adriatiche, condotto dallaBandAdriatica, ensemble guidato dall’organettista e cantante Claudio Prima.
Il progetto, finanziato dal Teatro Pubblico Pugliese e dalla Regione Puglia e contenuto nel dossier di candidatura di Lecce Capitale Europea della Cultura 2019, intende indagare i tratti comuni attraverso le musiche nate dalla straordinaria esperienza dell’incontro e dello scambio. I repertori tradizionali, trasportati in altri paesi apparentemente remoti, suscitano costantemente una percezione di ricordo e di prossimità ed è da questo approdo emotivo che nasce l’idea di riscrivere con sensibilità moderna i repertori frutto della commistione di tradizioni diverse, rendendo attuale il senso di appartenenza ad una grande matrice mediterranea, la cui origine si perde nel tempo. Tutte le fasi del progetto sono filmate da una troupe guidata dal regista Gianni De Blasi.
La musica della BandAdriatica è figlia del mare. Concepita nelle notti buie di calma piatta o nei giorni di sole cocente. Sul ponte di una nave che è stata magicamente il luogo d’incontro di culture e musiche diverse. Un viaggio, una scommessa diventano un progetto di musica e di vita che accomuna musicisti e navigatori che decidono di imbarcarsi insieme e di cercare un nuovo linguaggio comune, quasi che le lingue natie non fossero state fino a quel momento sufficienti per comprendersi fino in fondo. Un viaggio lungo, fatto di incontri fortuiti e di ricerche spasmodiche. E viaggiare per mare non è come viaggiare sulla terra ferma, è un cammino asservito alle voglie cangianti del vento e delle correnti. Nel maggio 2008 i musicisti si imbarcano su un veliero che li conduce nei porti dell’Adriatico dove la banda incontra importanti esponenti della musica tradizionale adriatica e con i quali compone le musiche che diventano le basi di un repertorio originale. Nel 2009 il progetto diventa “Rotta per Otranto” un film nel quale si racconta questa straordinaria avventura. Da Venezia a Capodistria, da Dubrovnik a Durazzo fino a Otranto, il veliero Idea 2 trasporta dei musicisti-marinai che raccontano in musica le proprie esperienze di viaggio. Tre cd all’attivo – “Contagio” (2007) e Maremoto (2009), “Arriva la Banda” (2012) – la banda in questi anni ha collaborato, tra gli altri, con Boban e Marko Markovic, la Kocani Orkestar, il coro bulgaro di Eva quartet, Raiz e Radicanto. Il brano “Arriva la banda” è presente nella compilation Puglia sounds New in distribuzione con XL di Repubblica e il videoclip (diretto da Gianni De Blasi) è finalista al PIVI (Premio Italiano dei Videoclip Indipendenti) e al PVI (Premio del Videoclip Italiano) i due maggiori premi italiani dedicati ai videoclip.
A novembre alcuni musicisti della BandAdriatica hanno fatto tappa a Beirut e hanno incontrato, con l’Ensemble Sule, Rony Barrak e un gruppo di musicisti della Notre Dame University di Louaize (Beirut). Con loro si sono esibiti portando al pubblico il risultato dell’incontro tra la musica tradizionale salentina e quella libanese. Per l’occasione la scrittrice e psicologa Esther Bou Anthon ha riscritto in arabo i testi di alcuni brani salentini.Rony Barrak è uno dei più noti percussionisti libanesi. Distintosi come musicista fin da piccolo, come pianista e compositore, è cresciuto musicalmente in Inghilterra per poi ritornare nel suo paese d’origine. Musicista dal talento innato, mescola abilmente stili occidentali e orientali, interpretando in maniera personale gli stili classici e tradizionai. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con numerose orchestre in tutto il mondo fra le quali la London Philarmonic Orchestra e la Moscow Symphony Orchestra e con musicisti del calibro di Dave Grusin, Arturo Sandoval, Richard Galliano, Aynur, Sarah Brightman, Fairuz.