lunedì, Aprile 29, 2024
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EDIPI “Evangelici d’Italia per Israele

EDIPI “Evangelici d’Italia per Israele

EDIPI “Evangelici d’Italia per Israele” si oppone e disapprova assolutamente l’azione intrapresa dai collettivi studenteschi di “Cambiare Rotta” pro Palestina, occupando i corridoi del Rettorato dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari e che, quasi sfondando la porta, hanno impedito ai Senatori di entrare in aula e, altresì, CONTESTA la decisione del Senato Accademico di piegarsi alla volontà di una MINORANZA di studenti e, nello stesso tempo, la creazione di liste di proscrizione, riportanti i nomi di tutti coloro che collaborano con Israele, che ci riconducono indietro nel tempo, riportando in vita antichi spettri, evidentemente mai estinti, del passato.

Edipi CONDANNA queste prese di posizione e atteggiamenti, ritenendoli infondati, ingiustificati e che avallano un avanzamento di antisemitismo proprio nell’Università, favorendo, con metodi di tipo squadristico, movimenti pro Palestina, legati ai collettivi studenteschi che continuano a effettuare pressioni sull’Ateneo e Senato Accademico e moltiplicando le manifestazioni anti-Israele e, inevitabilmente, anche azioni contro gli Ebrei in tutta la nostra nazione e in tutte le nostre università.

La decisione di dare vita a delle liste di proscrizione, inoltre, rappresenta un compromesso inammissibile tra le istanze inaccettabili di un gruppo di studenti facinorosi e una forma di vicinanza a Gaza.

Questa decisione umilia e disonora i principi di libertà e di cooperazione che costituiscono le basi che disciplinano le finalità e il fermento di ogni Ateneo Universitario che, assicurando la crescita culturale e professionale, contribuendo alla formazione delle menti, perseguendo la ricerca, la didattica e la disseminazione delle conoscenze, dovrebbe essere un luogo di battaglie democratiche e di diritti civili che si attuano nelle aule per, poi, riversarsi nelle strade, invece di cedere, in seguito a intimidazione, alle istanze di  pochi studenti, agitatori  faziosi e privi di conoscenza storica degli avvenimenti.

Proclamiamo, perciò: «No al sabotaggio, no all’ostruzionismo, no al sopruso, no alla rappresentazione di Israele come un’emanazione demoniaca, no alla prevaricazione nei Senati Accademici che esercitano indebitamente i propri poteri in nome di diritti costituzionali».

Si ricorda, pertanto, il ruolo fondamentale della propaganda antisemita svolta nei Senati Accademici e negli ambienti dell’Istruzione che hanno provveduto a diffonderla e propagarla, portando, così, alla nascita delle leggi razziali del 1938, influenzando la società di massa dell’epoca, con conseguenze e ricadute sulla sorte degli Ebrei in Italia e nel mondo e che sancirono l’isolamento degli Ebrei dal resto della popolazione per arrivare alle misure persecutorie, istituzioni di ghetti e, infine, alla deportazione e sterminio. Assistiamo, conseguentemente, oggi, ad azioni di odio contro gli Ebrei in tutta l’Europa.

La memoria ha permesso di uscire dalla Shoah: numerosi testimoni hanno raccontato cosa hanno vissuto, affinché quelle pesanti tenebre non possano più coprire pagine intere di storia e non si ripetano mai più. Questa memoria non basta più?

 D.ssa Nicla Costantino                                                                                Vicepresidente Edipi

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