venerdì, Marzo 29, 2024
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CORPO EUROPEO DI SOLIDARIETÀ, È SALENTINA LA PRIMA PARTECIPANTE

“Marta è l’Europa che tutti i giovani  sognano di vivere. E’ lei, salentina di Lecce, la prima partecipante al Corpo Europeo di Solidarietà che, grazie ad EURES Lecce, il servizio della Provincia di Lecce che si occupa di Politiche attive del Lavoro in materia di mobilità internazionale, ha aderito al progetto, ed ora sta svolgendo un tirocinio presso un’organizzazione non governativa, che sostiene il commercio equo e solidale, Fair Trade Advocay, a Bruxelles”. E’ il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone a raccontare le opportunità che questa iniziativa europea ha offerto e può offrire a tanti giovani salentini.

“Ma non soltanto ai giovani che guardano all’Europa”, aggiunge il presidente, “poiché le opportunità sono anche per i datori di lavoro che, rivolgendosi ad EURES,  possono chiedere la pubblicazione delle offerte di lavoro su un portale/database che raggiunge 32 paesi, essere coadiuvati nella selezione del candidato  avendo a disposizione un bacino di candidati provenienti da 32 paesi, essere affiancati da un ufficio appositamente formato nelle tecniche di selezione delle risorse umane e fruire, al tempo stesso, degli aiuti finanziari  erogati dal progetto”.

Il Corpo Europeo di Solidarietà (European solidarity corps-ESC) è un’iniziativa europea lanciata nel dicembre 2016 dal presidente della Commissione Europea   Juncker, con questa dichiarazione: “Il corpo europeo di solidarietà darà ai giovani che lo desiderano l’opportunità di dare un contributo significativo alla società e di dimostrare la propria solidarietà, cosa di cui il mondo e la nostra Unione hanno grande bisogno. Per me questa è da sempre l’essenza stessa dell’Unione europea. Non sono i trattati o gli interessi economici e industriali a tenerci uniti, ma i nostri valori, e coloro che lavorano nel volontariato vivono i valori europei ogni giorno”.

ESC offre ai giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni un’ampia gamma di opportunità (volontariato, tirocini, offerte di lavoro) in sei settori chiave “solidali”, definiti così perché contribuiscono a rilanciare i valori fondanti dell’Unione europea, quali  coesione,  solidarietà e democrazia, aumentando cosi, da un lato,  le opportunità di occupabilità ed occupazione dei giovani, dall’altro il senso di appartenenza al progetto “Europa”.

La Provincia di Lecce, con EURES Lecce, che lavora nell’ambito del servizio Politiche del lavoro della Provincia di Lecce (diretto da Carmelo Calamia) ha aderito al progetto, con l’obiettivo di incrementare la gamma di  servizi di politiche attive del lavoro offerte dallo stesso ufficio, che è già partner di due progetti simili denominati rispettivamente Your first Eures job e Reactivate. In particolare, EURES Lecce ha aderito alla linea occupazionale del progetto del Corpo europeo di solidarietà, finanziata dal Programma EaSI, strumento finanziario della direzione Generale per l’Occupazione della Commissione  Europea, capo progetto è ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive per i Lavoro)-EURES Italia.

Il progetto promuove opportunità di tirocinio e lavoro (durata dai 2 ai 12 mesi)  nei seguenti settori: istruzione e attività educative, benessere e salute, integrazione sociale e lavori sociali, protezione dell’ambiente, gestione delle emergenze e dei disastri naturali, aiuti alimentari.

Si rivolge ai giovani europei di età compresa tra i 18 e i 30 anni  desiderosi di lavorare nella solidarietà, acquisire nuove competenze e rendersi competitivi sul  mercato unico del lavoro europeo. Sono previsti vantaggi e benefit finanziari.

Per i  datori di lavoro (associazioni, aziende, consorzi, università), che offrono un tirocinio/contratto di  lavoro in uno dei settori indicati,  reclutando il loro candidato tra gli aspiranti partecipanti al Corpo Europeo di solidarietà, registrati sul portale europeo della gioventù, nella pagina dedicata al progetto (https://europa.eu/youth/solidarity_en), è previsto un contributo finanziario denominato  integration programme. Tale contributo è erogato per stimolare i datori di lavoro a selezionare ed assumere candidati “europei” e, pertanto, è teso a ricompensare il datore di lavoro degli sforzi sostenuti per sostenere il processo di integrazione e aiutare il candidato nella propria azienda.

Il presupposto fondamentale è la mobilità da un paese all’altro dell’Unione Europea, all’interno del Mercato Unico.

La storia della salentina Marta è andata in onda sulla puntata della trasmissione “Il posto giusto”, Rai 3 del 10 dicembre (link su Raiplay: http://www.raiplay.it/video/2017/12/Giovani-europei-e-solidali—10122017-2e406e97-6964-4ca0-843a-7ee99e99ae39.html).

Terminato il tirocinio presso il Parlamento Europeo, ha deciso di dedicarsi e specializzarsi nel settore della cooperazione e della gestione progetti/aiuti allo sviluppo. Con un Master’s Diploma in International Studies e Economics of Eastern European countries, la conoscenza di tre lingue straniere e la quarta in via di perfezionamento, Marta si è rivolta all’ufficio EURES Lecce, come tanti ragazzi neolaureati della sua età, per essere affiancata nella ricerca attiva del lavoro.

“La ricerca del lavoro è un lavoro a tempo pieno che richiede esso stesso numerose conoscenze, tempo, risorse da dedicare a ciascun candidato”, spiega il consulente EURES Lecce Bernadette Greco.

Così, dopo un accompagnamento al lavoro/opportunità durato circa due mesi, Marta è giunta alla selezione finale di un processo di selezione per una posizione di “intern” presso l’organizzazione Fair Trade Advocay . Ma ha dovuto fare i conti con  il costo della  vita  in un altro paese. Intanto, grazie ai suggerimenti di EURES Lecce, si era già registrata al portale europeo della gioventù.

EURES della Provincia di Lecce ha contattato il datore di lavoro spiegando il progetto e i benefici nel caso di partecipazione al progetto europeo. Fair Trade Advocay, così, ha aderito al   Corpo di solidarietà e sulla piattaforma informatica ha selezionato la candidata. Il processo di incrocio domanda-offerta e l’avvenuto placement hanno reso possibile l’erogazione dei benefici finanziari previsti. Marta ha ricevuto l’indennità di trasferimento in Belgio, sta lavorando presso Fair Trade accrescendo le sue competenze, sta  frequentando un corso di spagnolo per aumentare la gamma di paesi dove spendere la sua esperienza, ha avuto accesso al contributo finanziario previsto ( top-up fee allowance,) che le permette di vivere in pieno la sua esperienza a Bruxelles, senza dipendere economicamente dalla famiglia.

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