“Stiamo attraversando un momento molto delicato; è in gioco la serenità di centinaia di famiglie, motivo per cui respingo qualsiasi tipo di strumentalizzazione sulla pelle dei dipendenti di Alba Service. Da Amministratore Unico sento la responsabilità di impiegare le mie energie e le competenze in mio possesso per comprendere come e se la Regione Puglia intende salvare la società e non certamente per rispondere a provocazioni faziose e a domande fuori luogo. Alla mia tempestività nel rispondere a quanto mi è stato richiesto dalla Regione (nelle 48 ore successive al tavolo tecnico a Bari, la Regione disponeva già di tutti i dati da me personalmente inviati e necessari alla valutazione del caso, nonostante questi fossero disponibili e visibili a tutti nella sezione Trasparenza del portale della società), purtroppo, non è corrisposta un’altrettanta celerità nel fornirci le risposte che tutti i dipendenti aspettano: quale iter i tecnici e gli amministratori regionali hanno individuato per far sopravvivere Alba Service ai drammatici tagli da parte del governo nazionale.
Rivesto, come è noto, la doppia veste di Amministratore della società e di capogruppo di Forza Italia al Comune di Lecce: riconosco che la vicenda occupazionale di Alba Service ha assunto connotati politici che non fanno altro che penalizzarla. Chi pensa di giocare la sua partita politica sulla testa dei lavoratori, per quanto mi riguarda, ha già perso la sua battaglia.
Non consentirò che la Cgil, filiale operativa del Partito Democratico, faccia i suoi interessi invece che quelli dei lavoratori. Non permetterò che il centrosinistra utilizzi i suoi convincimenti politici e le sue mire elettorali per giudicare l’operato di una società che si è sempre contraddistinta sul territorio per i servizi resi e per i suoi bilanci in utile. Chiunque intenda fare il gioco sporco, sappia che con me non funzionerà.
Non mi interessa confrontarmi con i miei avversari politici, tantomeno con un sindacato (e mi riferisco alla Cgil) che cura sul territorio gli interessi del centrosinistra. In questo contesto non sono chiamato a fare politica, ma a lavorare sul futuro di Alba Service e dei suoi dipendenti. Ecco perché il mio interlocutore ha un solo nome: Regione Puglia. È dai tecnici regionali e dagli amministratori che aspetto di sapere, nonostante le sollecitazioni, se l’intenzione di far sopravvivere la società è reale e concreta. Il governo regionale deve risponderci su questo. Mi impegno a inviare una lettera al giorno alla Regione, finché ai dipendenti non giungerà il responso. Quando sarò chiamato a fare politica, e sarà un contesto diverso da questo, non avrò problemi a confrontarmi con chi ha idee diverse dalle mie. Fino a quel momento mi occuperò di Alba Service da Amministratore e, come tale, esigerò risposte da chi ha il potere-dovere di trovare una soluzione.
Damiano D’Autilia
Amministratore Unico Alba Service
