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Carenza personale Pronto soccorso Fazzi

Al Pronto soccorso del Fazzi mancano 34 persone, fra medici, infermieri e Oss. Il commissario Gorgoni ha «requisito» 20 posti letto e ha autorizzato l’acquisto di 10 barelle.

Il caos dei giorni scorsi al Pronto soccorso del Fazzi e le sacrosante richieste del primario Silvano Fracella hanno trovato orecchie sensibili. L’altro ieri il nuovo direttore Giovanni Gorgoni, ha dato disposizioni di riservare 20 posti letto, per i ricoveri d’urgenza del Pronto soccorso (extralocazioni).

Da subito i reparti di Oculistica, Chirurgia plastica e Otorino metteranno a disposizione del Pronto soccorso 4 posti letto. Mentre al reparto di Dermatologia il dottore Fracella potrà contare su 8 posti letto riservati. Questo vuol dire che «se il primario di Oculistica – spiega Fracella – programma di ricoverare un suo paziente, magari perchè si è liberato un posto nel suo reparto, non può farlo perché deve garantire, in ogni caso, che ci siano 4 posti letto a disposizione del Pronto soccorso».

Evidentemente in questi primi giorni alla Asl il commissario Gorgoni si è reso conto che il Pronto soccorso è preso d’assalto dai pazienti perché non trovano risposte nel territorio, soprattutto dopo la riconversione avviata e non attuata di alcuni ospedali (Campi Salentina e Nardò per rimanere nel bacino di Lecce). E sarà sempre peggio, con il picco influenzale in atto.

Ma allora, viene da chiedersi, perché non vengono potenziati i Pronto soccorso, almeno in questa fase di transizione-riconversione? Invece, non solo al Fazzi non è stato «irrobustito» per far fronte all’aumento degli accessi, ma è decisamente sottodimensionato.

La delibera della regione Puglia dello scorso ottobre, che ha riorganizzato la Rete dell’emergenza urgenza, detta i parametri per i Pronto soccorso degli ospedali. Le dotazioni per un ospedale di 2° livello (qual’è il Fazzi), che è di riferimento per un bacino di 800mila abitanti, prevedono la presenza di 30 medici, 50 infermieri e 22 Oss. Oggi invece al Pronto soccorso del Fazzi turnano 20 medici, 35 infermieri e 13 Oss. Mancano all’appello 34 operatori.

Ma non è tutto. La riorganizzazione della Rete dell’emergenza deliberata a ottobre dalla Giunta regionale prevede al Fazzi, in funzione dei carichi di lavoro, la disponibilità di altri 8 posti letto per la medicina di urgenza (con almeno 4 monitorati), che non sono stati istituiti, oltre agli 8 posti letto di “Osservazione breve”.

Per evitare l’affollamento delle ambulanze al Fazzi e le proteste dei soccorritori che vorrebbero «sbarellare» i pazienti e riprendere servizio in postazione, l’altro ieri il dottore Fracella si è visto costretto a inviare una nota alla direzione dell’ospedale e alla centrale operativa del 118, nella quale si fa divieto di portare i pazienti con codice bianco e verde perché il Pronto soccorso non riesce a smaltire tutte le richieste.

Oggi il Fazzi registra poco meno di 80mila accessi all’anno (2014); di questi ne vengono ricoverati 9.281 pari a meno dell’11% (la media nazionale è del 16-18% – dati Simeu) e sono 1.528 quelli che vengono ricoverati in un reparto diverso da quello di competenza (extralocati). I pazienti portati al Fazzi dalle ambulanze del 118 sono stati 9.912.

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