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Acceleratore Lineare a Lecce – Ist. Calabrese pronto a realizzarlo in pochi mesi e a proprie spese

Protocollata da oltre due mesi richiesta per realizzare Centro di Radioterapia di ultima generazione. Mancano le risposte di Asl e Regione Puglia. Intanto l’azienda sta avviando i lavori nella sua sede storica di Lecce
L’11 luglio scorso l’Istituto Calabrese – prevenzione, diagnosi, cura e ricerca clinica S.r.l., già proprietaria dell’omonimo centro Pet-Tc di Cavallino (Le), ha protocollato presso la Regione Puglia, l’ASL Lecce e il Comune di Lecce, una richiesta di autorizzazione all’acquisto e installazione di un acceleratore lineare per la cura dei tumori. Alla data odierna soltanto il Comune ha risposto positivamente a tale richiesta, mentre si è ancora in attesa di notizie da parte di Regione e ASL Lecce.
All’indomani della diffusione nel giugno 2014 da parte della LILT (Lega italiana per la lotta ai tumori) dei drammatici dati sull’incidenza delle patologie tumorali in provincia di Lecce (notizia riportata da tutti gli organi di stampa), l’Istituto Calabrese si è subito attivato per offrire ai pazienti salentini un centro all’avanguardia  per la radioterapia, in modo da completare il percorso che va dalla diagnosi precoce delle neoplasie nell’apprezzato Centro Pet di Cavallino ai trattamenti di cura, appunto, nella struttura per la quale è stata richiesta autorizzazione.
Giuseppe Calabrese, amministratore unico dell’azienda di Medicina nucleare fornisce alcuni dettagli su questo programma di investimento:
1)      l’ubicazione della nuova struttura sorgerà a Lecce (in Via San Pietro in Lama) in un immobile già autorizzato all’attività sanitaria e sede storica del Centro medico Calabrese.
2)      Il macchinario per la radioterapia selezionato dall’azienda è di ultimissima generazione: si tratta infatti dell’acceleratore TrueBeam STX v 2 della Varian Medical System. Un’apparecchiatura veloce ed affidabile che consente l’erogazione di dosi anche molto elevate di raggi X ad alta energia in aree del corpo molto piccole, consentendo in questo modo di aggredire le neoplasie più difficili da curare (cervello, colonna vertebrale, polmone, fegato e prostata). Grazie a questa caratteristica tecnologica ad alta precisione, il  medico riesce a colpire la massa tumorale, lasciando intatti i tessuti sani.
3)      Non solo nella regione Puglia è assente una tecnologia di tale livello e qualità, ma l’intero Meridione ne è sprovvisto (l’acceleratore TrueBeam più vicino è a Roma).
4)      L’Istituto Calabrese S.r.l. è pronto a realizzare l’investimento in tempi molto rapidi. E’ interessante sottolineare, poi, che  l’investimento viene sostenuto esclusivamente dall’azienda (senza quindi alcun contributo pubblico) e che l’Istituto Calabrese ha sempre affiancato alla massima qualità delle attrezzature, una grande attenzione agli arredi e all’accessibilità e fruibilità delle sue strutture, nonché personale altamente specializzato, vero fiore all’occhiello dell’azienda.
I benefici per il nostro territorio sarebbero immediati e facilmente valutabili. Oggi centinaia di nostri concittadini sono costretti ai viaggi della speranza, alla ricerca di cure di radioterapia fuori dalla nostra Regione (peraltro con costi spaventosi sia per i malati che per le casse pubbliche).
Se gli Enti preposti riuscissero ad autorizzare in tempi rapidi il nuovo Centro che l’azienda di Giuseppe Calabrese ha in mente, tutti i malati oncologici delle province di Lecce e Brindisi potrebbero nel giro di pochi mesi curarsi vicino casa.
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