domenica, Maggio 12, 2024
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Tap, a Roma la conferenza dei servizi. Da Melendugno altro no al progetto

Tap, a Roma la conferenza dei servizi. Da Melendugno altro no al progetto

Due incontri su Tap tra Lecce e Roma: nella capitale, infatti, si terrà l’attesa conferenza dei servizi sul progetto, con la discussione sull’allaccio con la rete Snam, a cui parteciperanno gli enti interessati; in contemporanea, si riunirà a Lecce, l’assemblea dei sindaci che avevano sollecitato e ottenuto di partecipare al tavolo interistituzionale col governo su Tap: all’incontro salentino di domani, a cui presenzieranno il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, e il prefetto, Claudio Palomba, sono stati invitati tutti i primi cittadini del territorio salentino. Ma quel che è certo è che il più interessato alla vicenda, ovvero Marco Potì, primo cittadino di Melendugno, non ci sarà proprio in virtù dell’appuntamento a Roma.

Dal tavolo interistituzionale della scorsa settimana, Gabellone e i due sindaci delegati, Mario Accoto (Andrano) e Giuseppe Taurino (Trepuzzi) a rappresentare i tredici (Andrano, Castro, Diso, Maglie, Ortelle, Poggiardo, Santa Cesarea Terme, Spongano, Trepuzzi, Gagliano del Capo, Squinzano, Caprarica e Giuggianello) che avevano sollecitato un confronto sono tornati con la certezza che il governo non voglia riaprire alcun dialogo sul tema del gasdotto e dell’approdo ma sia disponibile a trattare sulla cosiddetta “vertenza Salento”.

In buona sostanza, il Ministro per la Coesione del territorio, Claudio De Vincenti, ha chiarito di poter tenere un tavolo di concertazione sulle problematiche che attanagliano il territorio, a Lecce, verosimilmente il 2 o il 3 novembre oppure il 6 o 7 novembre. Obiettivo della riunione di domani sarà riportare ai sindaci le notizie del tavolo romano e ragionare se sia opportuno continuare l’interlocuzione “sacrificando” per altri temi ambientali la battaglia su Tap.

Il messaggio che arriva dal territorio di Melendugno, però, è chiaro e non concede passi indietro sul tema: nella mattinata di sabato, nell’aula consiliare l’assise cittadina ha votato all’unanimità l’ennesima contrarietà al progetto del gasdotto SNAM/TAP.

“Lo abbiamo fatto – spiega il sindaco Marco Potì – interpretando la volontà chiara e palpabile delle nostre comunità. Lo abbiamo fatto in modo deciso e consapevole, perché riteniamo questa opera né utile né strategica, ma soprattutto scellerata e con possibili e pericolose conseguenze agghiaccianti. Lo abbiamo fatto ancora una volta, in maniera analoga a sei/sette altri comuni interessati (oltre a Melendugno, Castrì, Vernole, Lizzanello, Lecce, Surbo, Torchiatolo, San Pietro Vernotico, Brindisi) ed alla regione puglia, confermando la contrarietà netta a questa infrastruttura di un territorio molto più ampio. E lo abbiamo fatto proprio ora che governanti particolarmente interessati e amministratori particolarmente zelanti e premurosi, discutono a Roma così come a Lecce, di possibili compensazioni per mitigare i molteplici impatti di quest’opera”.

“Tanti consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione – aggiunge -, non hanno voluto ascoltare il tintinnio delle monete che giunge da Roma, finalizzato ad accogliere e digerire quest’opera ed hanno fatto una scelta di libertà, di dignità e di democrazia”.

“Lunedì – conclude – andremo in conferenza dei servizi a Roma per portare davanti a ministeri ed enti vari la posizione, chiara ed inequivocabile, dei nostri concittadini, sicuramente più forti e più decisi di prima”.

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