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Ricette Scumbenate all’Ombra del Barocco di Lecce

RICETTE SCUMBENATE 

Venerdì 9 marzo (ore 21- info e prenotazioni 0832245524) alla Libreria Liberrima, negli spazi del Ristorante Caffè all’Ombra del Barocco, in Corte dei Cicala a Lecce, appuntamento con “Ricette Scumbenate“, una cena ‘atipica’ salentina. Un progetto del laboratorio di comunicazione Big Sur realizzato con Industria Servizi Grafici Panico, che comprende una pubblicazione di racconti in forma di ricettario illustrato, una mostra di illustrazioni, una produzione di merchandising, un calendario e una serie di piccoli e grandi eventi enogastronomici pubblici e privati, decisamente “scombinati”. Il fulcro del progetto è una rosa di dodici ricette illustrate e dodici racconti ispirati a personaggi reali, uomini, donne che si cimentano con la cucina nella loro quotidianità. Persone legate al Salento per ragioni anagrafiche o sentimentali, variegate per generazioni, professioni, stili di vita e provenienza geografica. Non chef che cucinano per professione, ma “cuochi domestici”, la cui relazione con la cucina si gioca sul terreno del diletto o anche solo della necessità. Il menù della serata propone “Frisella al buio” con Gigi Mangia (Friselle di grano e di orzo e convivio di sapori da preparare e assaporare a occhi chiusi), Fettuccine Alchemiche con Daniele Marsano (Pasta e filosofie del pastificio Del Duca con gamberi rosa di Gallipoli),Pancotto a memoria con Torquato Parisi (Pane e ricordi di altri tempi aromatizzati con alloro e luminarie). Le degustazioni saranno a cura della cantina Claudio Quarta vignaiolo con Alessandra e Claudio Quarta.

Sabato 10 marzo sempre all’Ombra del Barocco, continua la programmazione della rassegna Blues Shadow, con la direzione artistica del violinista Alessandro QuartaDalle 21 (menù alla carta – info e prenotazioni 0832245524) cena concerto con il pianista e compositore salentino Marco Rollo che presenterà il suo progetto discografico Fluid. Il Jazz, le incursioni nel dubstep e nel progressive, l’amore per le suggestioni sonore del nord Europa, dai suoni elettronici alla melodia di pianisti come Esbjorn Svensson e Tord Gustavsen, le sperimentazioni di Morcuf, i suoni di Erik Truffaz, Cinematic Orchestra e Zero 7, sono solo alcuni dei riferimenti ispirativi ai quali Rollo ricorre, per proporre il suo modo di concepire la musica. Fluid è la prima prova da solista del compositore, amante dell’elettronica dei suoni campionati, del computer programming e delle melodie mediterranee, come testimonia la sua carriera musicale, costellata di esperienze multiformi in perfetta linea con il suo spirito curioso ed affascinato dalle novità. Tutto ciò si condensa e realizza in questo suo primo lavoro discografico, dieci brani netti, definiti, scarni e dal sapore deciso, senza inutili fronzoli. Rollo si presenta alle nostre orecchie nel suo modo, in punta di piedi quasi in maniera timida, ma lasciando un segno che permane già dal primo ascolto. Fluid è un progetto sonoro difficilmente codificabile in un genere definito, ma è questo uno dei suoi punti di forza: scorre veloce, e tutte le tracce hanno qualcosa da raccontare, un’immagine, un colore, una parola. Fluid è un disco da ascoltare per chi è avvezzo al viaggio e alla ricerca della curiosità.

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