lunedì, Maggio 13, 2024

Lusìa di Almoraima

ALMORAIMA LUSÌA ANIMA MUNDI

Prodotto dall’etichetta Anima Mundi con il sostegno di Puglia Sounds Record 2019 (Regione Puglia – Fsc 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro), venerdì 5 luglio esce “Lusìa“, quinto disco di Almoraima. Il progetto nasce dalla collaborazione artistica tra il chitarrista e compositore salentino Massimiliano Almoraima e alcuni musicisti provenienti da Italia, Spagna, Albania e Brasile che condividono una mescolanza di suoni e colori ricchi di suggestioni. Un mosaico sonoro seducente e passionale dal forte appeal flamenco, che canta e avvolge con intenso lirismo dal profumo latin e jazz, schiudendo le braccia a movenze tanghere di raffinata freschezza compositiva. Il disco contiene otto brani originali di Almoraima (“Cerro de la silla”, “Lusìa”, “Hacia una tierra de nadie”, “Sambati”, “Mar de arena”, “Amanecer Zingarina”, “Vengo a regalarte un beso”), la rumba “Llamale amor” di El Pele & Vicente Amigo e “Donde quiere que estes” del chitarrista, percussionista, bassista e compositore brasiliano Conrado Vivian Gmainer, tra gli ospiti del disco, che lavora come direttore in varie attività legate alla cultura spagnola in Giappone, che ha collaborato con Daniel Caldeira, Fernando de la Rua, Gerardo Nunez, Josè Manuel Leon, Javier Conde e Dani Moron. Nei vari brani si alternano, infatti, le voci della salentina Rachele Andrioli e dell’andalusa Beatriz Salmeròn Martìn e i musicisti Matteo Resta (basso elettrico), Francesco Pellizzari (percussioni), Giovanni Ceresoli (class), il Premio Tenco 2017 Alessandro D’Alessandro (organetto diatonico), Redi Hasa (violoncello) e Alessandro Lorusso (percussioni e programmazione).

Il tour prenderà il via dal 6 luglio con sei date all’estero grazie al sostegno di “Puglia Sounds Export“. Dopo due tappe in Grecia (sabato 6 luglio al Mediterranean Radio Festival di Sitia e domenica 7 luglio all’Auditorium Agios Nicolaos di Creta) Almoraima sarà in Finlandia dall’11 al 13 luglio per quattro concerti nell’ambito del Kaustinen Folk Music Festival (Kestikievari Hall, 11 luglio; Iholla Hall e Wiljami Hall 12 luglio; Mondo Big Tend 13 luglio). Dal 27 luglio il tour ripartirà in Puglia con concerti a Grottaglie per il Festival Vino & Musica (27 luglio), Mesagne per la Giornata internazionale del rifugiato (30 luglio), al Castello Volante di Corigliano d’Otranto (data da confermare) e al Barrio Verde di Alezio (15 settembre) per poi approdare in ottobre a Bologna (Mercato Sonato, 2 ottobre), Lugano (Foce, 3 ottobre), Como (Euroborgo, 4 ottobre) e Milano (La Sighera, 5 ottobre).

I brani, multiformi e dall’ampio ventaglio timbrico, vedono spesso la chitarra di Almoraima al centro delle linee melodiche. Linee che si intrecciano con una serie infinita di suoni di varia derivazione stilistica, senza lasciare punti di riferimento certi, in un divenire continuo e avvolgente. Si va dalle tracce caratterizzate da un forte appeal di matrice latin (“Cerro de la silla” e  “Sambati” su testo di Rafael Alberti), a brani dove si alternano sterzate improvvise di flamenco e jazz con la chitarra brasiliana suonata da Conrado Gmeiner (“Donde quiere que estes”), per poi passare a momenti più inclini alle movenze tanghere (“Mar de Arena” o “Vengo a regalarte un beso”) con l’organetto di Alessandro D’Alessandro in chiara evidenza. E poi ancora “Amanecer” con il violoncello di Redi Hasa a creare un insieme coloratissimo che trova i momenti di maggior splendore quando riesce a centrare il giusto equilibrio tra sperimentazione e concretezza (“Lusìa”, “Zingarina”, “Hacia una tierra de nadie”) dove le voci di Rachele Andrioli e Beatriz Salmeròn producono una notevole consistenza espressiva.

Almoraima è un progetto di word music che fonde nelle sue composizioni originali sonorità flamenco con musica latin e jazz. Il progetto che ruota intorno alla figura del chitarrista Massimiliano Almoraima, autore delle musiche e dei testi, si avvale nel suo percorso artistico della collaborazione di musicisti provenienti da diversi paesi del Mediterraneo, dell’Asia e dell’America latina. Il percorso di ricerca si finalizza al momento con cinque pubblicazioni: “Amor gitano” (Anima Mundi – 2010) disco composto da nove brani originali, dove l’arabo si combina con l’orientale e il flamenco moderno con quello tradizionale; “Banjara” (Anima Mundi – 2013) dove il flamenco zingaro andaluso abbraccia la musica araba e i suoni del Medio Oriente in un disco fascinoso e vigoroso; “Flamenco Fusion” (Roots of Pushkar – 2014), registrato in India in collaborazione con il cantante rajasthano Banarsi Babu, che racchiude la “magia” di un viaggio unico nel cuore di un nuovo paese, tra sogno e realtà, influenze popolari, accenti festivi e arabeschi orientali, fervore mistico e virtuosismo strumentale indiano; “Cafè cantante” (Anima Mundi – 2015), disco in cui il gruppo propone dodici brani originali battendo sentieri attuali attraverso la sinergia di due degli stili musicali oggi più fertili: il flamenco e la musica latino americana che insieme navigano in un oceano di sonorità jazz; Lusìa (Anima Mundi – 2019), un mosaico sonoro seducente e passionale dal forte appeal flamenco, che canta ed avvolge con intenso lirismo dal profumo latin e jazz, schiudendo le braccia a movenze tanghere di raffinata freschezza compositiva”. La versatilità del sound porta il progetto a partecipare a importanti eventi riguardanti di musica etnica e non solo. Per due volte i lavori di Almoraima (“Banjara” nel 2013 e “Cafè cantante” nel 2015) sono stati selezionati come dischi della settimana di Fahrenheit, programma radiofonico culturale di Rai Radio 3.

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