venerdì, Marzo 29, 2024
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Il Comitato No Tap prende le distanze: “Chi ha distrutto quel muro non ci rappresenta”

Il Comitato No Tap prende le distanze: “Chi ha distrutto quel muro non ci rappresenta”


Il comitato No Tap si dissocia dagli atti di vandalismo nell’area del cantiere e condanna duramente chi ha distrutto il muretto di cinta della masseria San Basilio. La presa di posizione arriva all’indomani delle parole del comandante della Polizia Locale di Melendugno Antonio Nahi che denunciava una pericolosa deriva intollerante tra le fila dei manifestanti.

“I danni che TAP sta causando, e vorrebbe continuare a causare, al territorio e all’ambiente sono irreparabili – scrivono dal Comitato No Tap.

Contro questa violenza che alcuni vogliono infliggere al luogo in cui viviamo, pensiamo che ognuno sia libero di protestare nel modo che ritiene opportuno nel limite in cui il mezzo di lotta non comprometta il fine della lotta stessa.
La distruzione del muro di cinta della masseria di San Basilio ci addolora e rappresenta la perdita di una parte del simbolo di questa battaglia.
Chi è responsabile di quell’atto non combatte contro la TAP, non combatte per il rispetto della nostra storia, della nostra terra, delle nostre genti.
Chi ha distrutto quel muro è come TAP, il comitato è stato sempre lontano da questi atti di inciviltà. Sino al 19 Aprile saremo liberi dalla paura degli espianti ma continueremo pacificamente ad ostacolare quest’opera, con ragione tecniche, politiche e di cuore”.

In queste ore il Comitato si sta interessando a rimuovere alcune delle barricate sulle stradine interpodelari intorno al cantiere Tap ed è in cerca di maestranze qualificate che sappiano ricostruire l’antico muro a secco.

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