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FESTA DELLA LEGALITA’ 2018

A FABIO ROIA, MAURA MISITI E SERENA DANDINI IL PREMIO CENTRO ANTIVIOLENZA “RENATA FONTE” TARGA IN MEMORIA DEL PROCURATORE PIERO LUIGI VIGNA

 31 MAGGIO 2018, ORE 10.00 MONASTERO DELLE BENEDETTINE     LECCE                   

 Si è svolta presso la sede del Centro Antiviolenza “Renata Fonte” di Lecce la conferenza stampa di presentazione della “Festa della Legalità Premio Centro Antiviolenza Renata Fonte” organizzata dall’Associazione “Donne Insieme” – Centro Antiviolenza “Renata Fonte”, ideata e fortemente voluta sin dal 1998 dal Procuratore Nazionale Antimafia Piero Luigi Vigna.

“Quest’anno la Manifestazione cade nel ventennale della nascita del Centro Antiviolenza “Renata Fonte” e sarà dedicata alla figura di Vigna – commenta la presidente Maria Luisa Toto – siamo onorate, per l’occasione, ad avere con noi come nostra ospite la moglie, signora Silvia Badini, a cui il Procuratore Cataldo Motta consegnerà una targa in ricordo del compianto marito. Sarà la <giornata degli abbracci> così come definita dalla signora Badini”.

Nel corso della conferenza stampa sono stati resi noti i nomi dei premiati di questa edizione, personalità di alto spessore nel mondo della giustizia e nel panorama nazionale del contrasto alla violenza di genere.

E quindi, a ricevere il prestigioso premio saranno:

  • Maura MISITI, demografa e ricercatrice CNR; consegna il premio Simona Lanzoni vice presidente Fondazione Pangea e membro GREVIO, Consiglio d’Europa;
  • Serena DANDINI, autrice e conduttrice tv italiana; consegna il premio Vittoria Tola, presidente nazionale UDI;
  • Fabio ROIA, presidente di Sezione presso il Tribunale di Milano, consegna il premio il Procuratore Antonio De Donno.

Saranno conferiti anche gli attestati all’istituto comprensivo “Teresa Sarti” di Campi Salentina; istituto comprensivo “Giuseppe Zimbalo” di Carmiano; scuola secondaria di primo Grado “F. Cezzi” di Novoli; istituto comprensivo statale di Squinzano, istituto comprensivo “Prof. Giuseppe Costantino Soz” Polo 1; istituto comprensivo Polo 2 “Tito Schipa” di Trepuzzi; istituto comprensivo Polo 1 di Veglie (Istituti aderenti al Progetto “Presidi di Legalità”); 2° Circolo Didattico “Edmondo De Amicis” di Lecce.

Consegnerà gli attestati il Dottor Francesco Mandoi, Sostituto Procuratore presso la Procura Nazionale Antimafia.

“Una giornata di sensibilizzazione pubblica – continua la presidente Toto –  volta a rilanciare concetti attraversati sia negli incontri con i ragazzi delle scuole, sia nelle attività di formazione rivolte ai professionisti del settore, che nei convegni rivolti alla cittadinanza. Concetti quali la tolleranza, la solidarietà, il rispetto delle differenze contro ogni forma di abuso e discriminazione, contenuti espressi come una spinta a riflettere sulla necessità di un’etica del diritto nei comportamenti quotidiani, della maturazione del rispetto come valore costruttivo del vivere civile, voci di lotta alla mafia, alle devianze e alle prevaricazioni come vero nemico da battere dentro e fuori sé stessi”.

L’Associazione Donne Insieme, nel 1998, dà vita al Centro Antiviolenza; intitolandolo a Renata Fonte abbiamo inteso riscattare il suo diritto alla memoria storica attraverso l’impegno quotidiano in difesa delle donne.

“Dal fortunato incontro con il procuratore Vigna, straordinario precursore dei tempi, nascono le prime indicazioni su come strutturare il Centro Antiviolenza, in termini di prevenzione e contrasto di ogni forma di abuso e violenza. Indicazioni che nel corso di questi vent’anni hanno costituito il punto di riferimento del nostro operare e che, come una sorta di patto spirituale, abbiamo cercato di non disattendere mai. Si può fare una buona azione di prevenzione quanto più giovani sono gli ambiti d’intervento, e quindi le nuove generazioni; qui assume un ruolo di grande rilevanza e importanza l’ingresso nelle Scuole di ogni ordine e grado. In termini di azione di contrasto al fenomeno della violenza di genere, per esempio con la testimonianza in giudizio: essere al fianco delle donne, essere la loro voce, tenerle per mano nel lungo e doloroso percorso giudiziario, partendo dall’idea che non possa esserci legalità senza solidarietà dacché insieme danno vita ad un progetto grande ed ambizioso, il rispetto della Dignità Umana. In questa azione, tra l’altro, è palmare l’intento di combattere l’odiosa piaga dell’omertà, ampiamente rintracciata nel fenomeno mafioso ma non sufficientemente riconosciuta nella questione femminile” conclude Maria Luisa Toto.

Il Centro è afferente alla Rete Nazionale Antiviolenza del Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è inserito nella mappatura del Numero Verde Nazionale Antiviolenza 1522 e nell’Osservatorio Nazionale per l’Educazione alle Differenze del MIUR.

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