lunedì, Aprile 29, 2024
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“Coronavirus dura prova, istituzioni al lavoro”: Salvemini fa appello a “forza, responsabilità, consapevolezza”

 Forza, responsabilità, consapevolezza: queste le qualità che ognuno, nel suo piccolo, è chiamato a mettere in campo in un momento complicato per il Paese secondo il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. Che però osserva pure come, al momento, invocare misure drastiche sia inutile. E iniziative autonome rischiano di essere controproducenti.

Il primo cittadino, ricorda, tra l’altro, di essere padre di un figlio in età scolare e di fidarsi, dunque, delle autorità sanitarie secondo cui non sussisterebbero ragioni per procedere ad un generalizzato e diffuso blocco delle attività scolastiche: questo, infatti, quanto emerso dalla riunione odierna in Prefettura.

Salvemini fa inoltre presente, proprio allo scopo di evitare polemiche, che – alla luce dei decreti vigenti, da ultimo il D.L. n°9 del 2 marzo art. 35 – le ordinanze contingibili e urgenti da parte dei sindaci, finalizzate alla gestione epidemiologica del Covid-19, “non possono essere adottate e laddove vengono adottate sono inefficaci”. Dunque, i sindaci – detto in altri termini – non hanno l’autorità per procedere secondo quanto suggerisce loro la piazza.

“Ciò per evitare che i Comuni procedano in ordine sparso – quando invece è necessario muoversi uniti secondo una strategia di contenimento del contagio che veda la filiera istituzionale, Governo, Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Regioni, Comuni, compatta e coordinata – e che iniziative assunte in buona fede per tranquillizzare la popolazione non finiscano per lanciare, al contrario, segnali ulteriori di preoccupazione e di paralisi delle nostre comunità”, sottolinea il sindaco di Lecce.

L’emergenza da Coronavirus, evidenzia, non è un fatto banale, né è destinata a chiudersi a breve. E il primo caso in Salento certamente acuisce il senso di panico, soprattutto in  relazione all’esistenza, nelle famiglie di ognuno, di soggetti fragili e immunodepressi, che maggiormente soffrirebbero se toccati dal virus.

“E’ una dura prova a cui è sottoposto il nostro sistema sanitario, il nostro sistema istituzionale, il nostro spirito di comunità, la nostra economia, il sistema dell’informazione. Le istituzioni tutte sono al lavoro per limitare i danni del contagio dal punto di vista sanitario, per gestire le paura, per arginare il panico, per garantire al sistema economico e produttivo di reggere l’urto di un repentino cambiamento degli stili di vita di tutti noi. Non è utile invocare anzitempo misure drastiche di chiusura e di annullamento della vita sociale ed economica dei territori. Serve invece muovere ogni passo, con saggezza e condivisione, tra istituzioni e tra istituzioni e cittadini”, sottolinea ancora.

“La Puglia è al momento una Regione “verde” (quindi non gialla) e tale dobbiamo e vogliamo che resti. A tale scopo informo tutte le famiglie leccesi che il nostro comune sta eseguendo – negli istituti di propria competenza sin dalla data di emissione – le indicazioni contenute nella circolare del Ministero della Salute del 22 febbraio (COVID19 – nuove indicazioni e chiarimenti) con riguardo alla pulizia di ambienti non sanitari lì dove si prescrive “l’uso di acqua e detergenti comuni, di ipoclorito di sodio 0.1%,oppure etanolo al 70%””, spiega poi.

“Ciascuno, in questi giorni così particolari, porta con sé un pezzo della responsabilità che, a livello nazionale, sarà necessaria per superare l’emergenza. Dalla quale ne sono certo sapremo uscire con forza, responsabilità, consapevolezza. Andiamo avanti, uniti: istituzioni e cittadinanza”, conclude Salvemini nel suo messaggio.

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