Secondo la presidente della Camera lo sforzo per far fronte all’emergenza sbarchi “non può essere demandato solo all’Italia”. Poi sull’operazione Mare Nostrum: “E’ assolutamente necessaria ma non è in grado di dare una risposta”
“L’Europa fa la sua parte nell’accoglienza di rifugiati: nel 2013 in Germania sono state presentate 110 mila domande, in Francia 60 mila, in Italia 26 mila, ma non fa la sua parte nel salvare vite umane in mare“.
Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini arrivando sulla Nave San Giorgio, al largo di Siracusa, per la Giornata mondiale del rifugiato.
Secondo la presidente Boldrini “lo sforzo di salvare le vite umane in mare”, come fa l’Italia con l’operazione Mare Nostrum, “non può essere compito solo del nostro Paese”, “la zona, e l’Italia tutta, è frontiera dell’Europa“.
L’appello della presidente della Camera arriva appunto nella Giornata mondiale del Rifugiato, riconosciuta a livello universale dal 2001 per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sofferenze degli esuli e per sostenere gli sforzi delle organizzazioni.
All’emergenza sbarchi – ha affermato Laura Boldrini – bisogna intervenire a monte e mettere all’angolo i dittatori senza farci affari.
Bisogna intervenire dai porti di partenza e creare là una rete di protezione per i richiedenti asilo”. Ai soccorritori che fanno parte di Mare Nostrum ha detto :”Siate orgogliosi di quello che fate, il vostro operato rende onore al nostro Paese, perchè,la cosa più importante che si può fare è salvare vite umane”.