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ASL LECCE

“La Telemedicina alla Casa Circondariale di Lecce” Protocollo di intesa tra ASL Le e Casa Circondariale

10 agosto 2016 “Oggi firmiamo il Protocollo d’Intesa con la Direzione della Casa Circondariale di Lecce finalizzato ad implementare l’infrastruttura di rete telematica per le applicazioni di telemedicina per l’erogazione di Servizi Sanitari presso l’Istituto Penitenziario- apre così il Direttore Generale della ASL, Silvana Melli. E’ un importante punto di arrivo e segna una tappa per successivi traguardi

A Lecce la complessità della struttura carceraria, oltre che  per capienza, numero annuo di ingressi, presenza media di detenuti, in un territorio ad alto tasso di criminalità, viene attestata anche da un servizio di continuità assistenziale medica ed infermieristica presente h 24 e dalla attivazione della sezione Sezione di Psichiatria Intramuraria, dotata di 20 posti letto destinati ad accogliere detenuti affetti da malattia mentale.

“Alla Sezione di Psichiatria, unica nella Regione Puglia, sono già stati assegnati -precisa Melli- 12 infermieri professionali, 5 operatori socio sanitari, 1 tecnico per la riabilitazione psichiatrica e sono in corso le procedure per l’assegnazione di 4 psichiatri ed 1 psicologo. La ASL ha impegnato -continua Melli- una prima tranche di 192.000,00 Euro per il settore sanitario della Casa Circondariale”.

Un impegno a 360°, partito nel 2015 con l’acquisto,  per il tramite  del Distretto di Lecce cui afferisce la struttura sanitaria carceraria, delle attrezzature da destinare alla Casa Circondariale: ecotomografo multidsciplinare portatile, ecografo multidisciplinare, elettrocardiografo, defibrillatore, stazione di lettura Holter ECG pressorio, ecotomografo cardiologico per esami di base. Un’ulteriore delibera del 2015 ha ha impegnato ulteriori 171.000,00 euro per implementare le attrezzature prevedendo l’acquisto di un riunito odontoiatrico, spirometro polmonare con saturimetro, attrezzature ambulatoriali di otorino ed oculistica, videodermatoscopio, elettromiografo, colposcopio. Queste attrezzature sono già state consegnate.

Nel 2016 sono state incrementate le ore di specialistica ambulatoriale all’interno della Casa Circondariale. Si è stabilito che le visite specialistiche che non rivestono carattere di urgenza debbano essere svolte presso l’Istituto Penitenziario dal personale medico del Distretto Socio Sanitario di Lecce o del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi per le specialità non ricomprese nell’organico distrettuale.

E’ stato completato  anche l’organico di infermieri e medici, attivata la sezione speciale presso il Vito Fazzi con ulteriori 6 infermieri che restano in forza al Pronto Soccorso ,  quando non ci sono detenuti ricoverati.

L’Istituto Penitenziario  è già dotato presso il blocco esterno di una rete LAN (local area network), realizzata dal U.O. reti telematiche dell’area gestione tecnica di questa ASL,  che consente attraverso il collegamento geografico con la rete intranet aziendale di utilizzare software applicativi aziendali (CUP e Farmacia).

“Il nuovo intervento, concordato con la direzione della casa Circondariale, consentirà l’ampliamento della rete telematica per collegare i plessi del blocco interno della Casa Circondariale – prosegue Melli – al fine di erogare in regime di telemedicina i servizi sanitari ASL e fra questi la diagnostica per immagini (sistema RIS-PACS). E’ previsto l’acquisto di ulteriore attrezzatura per gestione e monitoraggio a distanza dello Scompenso Cardiaco e Broncoscopia Cronica Ostruttiva. E’ prevista anche la  realizzazione di ulteriori progetti innovativi tra le due istituzioni che interagiscono quotidianamente ed a questo punto – conclude il Direttore Generale – mi preme ringraziare per la preziosa e fattiva collaborazione  la Direttrice della Casa Circondariale dott.ssa Rita Russo”.

Sul tema della fattiva collaborazione interviene anche la dott.ssa Russo.  “Risultati così importanti si raggiungono solo con un lavoro di sinergia tra le varie istituzioni, perseguendo  un unico obiettivo comune:  tutelare la salute della popolazione detenuta. Da soli non si va da nessuna parte -continua la direttrice Russo- solo lavorando insieme si raggiungono traguardi. Per questo devo ringraziare oggi per la loro continua disponibilità gli operatori della ASL  e Silvana Melli, che ha mostrato fin  da subito di conoscere le problematiche del mondo penitenziario. Un grazie a Sua Eccellenza il Prefetto e alle forze sindacali di Polizia Penitenziaria che hanno da sempre sollecitato e sostenuto le iniziative di miglioramento della sanità penitenziaria”.

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