domenica, Aprile 28, 2024
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Amministrative ad Otranto, spunta nuova proposta civica per il governo della città

Amministrative ad Otranto, spunta nuova proposta civica per il governo della città

Una nuova proposta per il governo della città nel segno della partecipazione dal basso e di un “risveglio democratico”: è così che vuole caratterizzarsi il movimento civico che sta prendendo forma ad Otranto in questi giorni e che vuol prendere parte alle prossime amministrative.

Si tratta di un gruppo, composto da professionisti, imprenditori del comparto turistico e commerciale, persone che provengono dall’associazionismo, che vuole valorizzare un percorso di “democrazia reale” che parta dalla gente e che avrebbe già individuato un proprio candidato sindaco, proveniente dalla società civile: si tratterebbe di Luca Bruni, noto e stimato avvocato otrantino, che potrebbe a breve confermare la propria disponibilità e che sarebbe in grado di sintetizzare in modo trasversale, come sottolineano dai membri del movimento civico, questo “risveglio di democrazia” emerso nel paese dinanzi allo scenario finora prefigurato.

È noto, infatti, che finora l’ipotesi più accreditata era quella del tentativo di comporre una lista unica, comprensiva dei gruppi di maggioranza e opposizione presenti a Palazzo Melorio, a sostegno dell’ingegnere Pierpaolo Cariddi, fratello del sindaco uscente, Luciano. Un’idea che, per la verità, all’interno della stessa maggioranza, starebbe creando diversi malumori come affiorato nelle due riunioni (la prima a dicembre e la seconda di qualche giorno fa) con possibili rotture interne.

Ma anche fuori dal palazzo, evidentemente la prospettiva della lista unica non sembra convincere appieno: tra l’altro, proprio l’ipotesi di un avvicendamento tutto familiare alla guida della città parrebbe ad alcuni un modo non troppo velato per aggirare il divieto normativo che impone il ritiro di un primo cittadino dopo il secondo mandato.

Fatto sta che la nascita di questo movimento conferma la volontà di cercare un’alternativa, nella convinzione che, come sottolineato dai membri del gruppo spontaneo in una sorta di ideale manifesto di questo percorso, “la guida di una città abbia bisogno di partire da ciò che è stato fatto di buono nel passato ma attraverso una nuova azione amministrativa – dalla forte connotazione civica – che riesca a fornire innovazione, una diversa idea di governo e distacco da posizioni consolidate”.

Una visione, insomma, a loro dire, che permetta di guardare ad ulteriori obiettivi da introdurre, come l’attenzione agli anziani, ai bisognosi, ai giovani, con uno sguardo lungimirante per dialogare con le nuove attività che trasformeranno la città, con un nuovo modo di confrontarsi e collaborare col tessuto produttivo ed economico, che si sta modificando (e con cui Otranto deve misurarsi), e con un modo diverso di parlare alla gente e condividere le scelte, per definire insieme cosa fare.

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