mercoledì, Maggio 1, 2024
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“L’islamismo come il nazismo”. Per Riccardo Prisciano l’Islam è anticostituzionale

“L’islamismo come il nazismo”. Per Riccardo Prisciano l’Islam è anticostituzionale.

Dopo l’esordio letterario con la raccolta di poesie intitolata “Insonnia” e il poema biblico “L’arcangelo crociato”, Riccardo Prisciano sta per dare alla luce la terza creatura umanistica in uscita ad ottobre. Il nuovo libro dell’autore salentino che abbraccia ideologie sovraniste e patriottiche, paragona il nazismo all’islamismo in un saggio di diritto che, secondo Prisciano, spiegherà l’incostituzionalità dell’Islam.

Che cosa intende per anticostituzionalità dell’Islam?

“L’Islam è anticostituzionale sotto due aspetti. Quello normativo per la mancanza di un’intesa con lo stato italiano ai sensi del terzo comma dell’articolo otto della costituzione. Il secondo aspetto è legato ad una anticostituzionalità sostanziale. L’Islam predica concetti ed ideologie contrarie ai diritti fondamentali della costituzione. Mi riferisco ai diritti a difesa del valore della vita, alla figura dell’uomo, della donna e alla figura della libertà personale in senso concreto”.

Lei sostiene che l’Islam è una dottrina politica che si serve della religione come strumento di potere.

“Esatto. In occidente abbiamo un concetto di religione totalmente diverso da quello islamico. Noi viviamo la religione come un fattore interiore che non pregiudica le relazioni tra le persone e le istituzioni. I musulmani hanno delle regole ben precise da seguire rigorosamente in termini di diritti civili, sociali e familiari totalmente in contrasto con la costituzione italiana. Un esempio lampante è dato dal regime dei coniugi. La nostra costituzione dice che i coniugi hanno gli stessi diritti e doveri davanti alla collettività. Per l’Islam la donna è inferiore all’uomo e anche la titolarità dell’educazione dei figli è del padre.

Nel suo libro accosta il nazismo all’islamismo. Perché?

“Ciò che è accaduto in Nigeria spiega come gli islamici riescano ad espandere il loro potere temporale attraverso il discorso di fede. E’ stata concessa loro talmente tanta libertà con l’istituzione di tribunali islamici al punto tale che, la costituzione che non era islamica, è stata esautorata. Se guardiamo la storia sono palesi le analogie tra islamismo e nazismo. Al-Husayni e Hitler strinsero un’alleanza talmente forte in virtù della quale centomila musulmani andarono a combattere per il ‘Furher’. Perseguire un’ideologia politica attraverso condotte estremamente violente è l’anello di congiunzione tra nazismo e islamismo. Lo stesso Hitler provò a fondare una religione in forza della quale si celebravano dei matrimoni nazisti. Il nazionalismo arabo si richiama fortemente a quello nazista”.

A cosa si riferisce esattamente per apologia dell’Islam?

“In considerazione di ciò che sostenne l’Ayatollah Khomeini, ossia che l’Islam è politica altrimenti non è Islam, dobbiamo trovare gli strumenti idonei per trattare questa dottrina violenta in quanto l’Islam non può essere considerata una religione, nel senso “occidentale” del termine. Un Islam che punta al potere deve essere arginato secondo quello che Karl Popper definiva come un dovere della democrazia. Quindi ecco il reato di apologia, in Italia, con la legge Scelba, previsto per il Fascismo. Con tale legge si tutela la manifestazione privata ma non pubblica di alcune correnti di pensiero. Nel mio prossimo libro citerò questo paragone facendo dei parallelismi tra l’ideologia nazista e la dottrina islamica; parlando di apologia non voglio mettere al bando l’Islam: ognuno in privato potrà essere fedele alla sua fede vietando però le sue manifestazioni pubbliche. Nel mio libro mi sono soffermato su queste tematiche per proporre un disegno di legge che annoveri il reato di apologia dell’Islam. Voglio cercare di svegliare l’Italia e tutto l’occidente. Siamo nel mezzo di un’invasione silenziosa e dobbiamo cercare di combatterla attraverso i nostri ideali di base”.

 

Che idea si è fatta del progetto relativo all’università islamica nel Salento?

“La stessa idea che mi sono fatto sulle moschee che  stanno costruendo in Sicilia e in Lombardia. Questa è la prova di come noi occidentali ci siamo piegati al volere del dio denaro a scapito dei nostri ideali. Gli arabi sono ricchi e si stanno comprando la nostra dignità. Bisognerebbe tornare ad essere sovrani come singoli cittadini. Ognuno di noi dovrebbe essere una cellula della capillarità dello stato. L’apertura dell’università islamica a Lecce sarebbe veramente un duro colpo alle nostre tradizioni”.

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