PREVENZIONE DELLE FORME DI DEVIANZA MINORILE

PREVENZIONE DELLE FORME DI DEVIANZA MINORILE

RIUNITO IN PREFETTURA IL COMITATO PROVINCIALE PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA

 

Il Prefetto di Lecce Luca Rotondi ha presieduto nella mattinata odierna una riunione di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni Simona Filoni, dei vertici delle Forze dell’Ordine e del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, oltre che dei rappresentanti della Provincia di Lecce e del Comune Capoluogo.

 

 

 

 

 

 

 

L’incontro ha rappresentato l’occasione per un confronto sulle misure di sicurezza e di vigilanza da adottare, con la massima collaborazione tra Polizie Locali e Forze dell’Ordine, per favorire l’avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico.

Una particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla condivisione di iniziative e progettualità utili alla tutela dei minori in situazione di disagio familiare ed al contrasto delle forme di devianza giovanile, anche sulla base della approfondita relazione del Procuratore della Repubblica, che ha evidenziato l’incisiva azione di quell’Ufficio giudiziario su tutto il territorio salentino.

Al riguardo, i presenti hanno concordato sull’opportunità di rafforzare la già solida rete interistituzionale di sostegno dei giovani, intercettando per tempo i ragazzi a rischio di abbandono scolastico, fenomeno che talvolta sottende criticità del tessuto familiare e sociale di riferimento, tali da determinare il rischio di degenerazione in forme di marginalità e devianza.

Al termine dell’incontro, il Prefetto Luca Rotondi ha rivolto ai presenti un ringraziamento per l’impegno e la disponibilità manifestati, nella consapevolezza che “occorre sempre di più fare rete, con il concorso di sentinelle importanti quali gli istituti scolastici e le comunità locali, per garantire ai nostri ragazzi un futuro sereno ed improntato alla valorizzazione della cultura della legalità in ogni ambito del vivere civile”.