giovedì, Aprile 25, 2024
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Una poltrona per MICHELE EMILIANO

LUIGI MAZZEI CONSIGLIERE REGIONALE

Il nuovo corso del Partito Democratico di Matteo Renzi è tutto condensato nella scelta di Michele Emiliano di andare a fare l’assessore alla Polizia Municipale perfino nel Comune di San Severo, pur di non ritornare a fare il suo mestiere di magistrato in una sede diversa da quella di Bari, visto il termine della sua aspettativa, ormai decennale, in quanto sindaco del capoluogo di Puglia.

Immaginiamo che il segretario regionale di quel partito che continua ad assumere atteggiamenti moralistici in ogni occasione, abbia avuto il via libera per rimanere seduto su una nuova poltrona messa a disposizione dalla politica.

È chiaro: per la più alta espressione regionale del Pd, la politica deve essere una professione a tutti gli effetti, senza alcuna idea di servizio come invece il Premier va in giro a predicare ai quattro venti.

L’idea di base è che le istituzioni siano un tram su cui salire a proprio piacimento.

Ad Emiliano serviva una poltrona per evitare di ritornare al proprio lavoro; qualsiasi Assessorato, con qualsiasi delega, dal randagismo agli spettacoli andava bene, in qualsiasi comune, ovviamente meglio se non troppo lontano da Bari, così da poter continuare a preparare la sua campagna elettorale per la madre di tutte le battaglie, le prossime Regionali dalle quali correva il rischio di essere messo in secondo piano come accaduto già per le Europee e per la squadra di Governo nazionale.

Il Pd che su tutto si era impuntato contro di lui, questa volta lo lascia fare.

Tanto che importa? L’aspettativa da magistrato rimane, la politica assegna una nuova poltrona e gli uffici giudiziari annaspano nel caos.

Luigi Mazzei

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