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MAURIZIO PETRELLI, crooner e cantautore salentino

Il 27 Gennaio uscirà il suo nuovo disco “SCRIVO CANZONI PER MOSCHE E ZANZARE”.

L’album contiene 8 brani inediti scritti dallo stesso artista e 2 cover.

SCRIVO CANZONI PER MOSCHE E ZANZARE” esce a distanza di cinque anni da “Scatole di vetro”, il precedente lavoro discografico di Maurizio Petrelli, pubblicato nel 2018.

In questo suo ultimo lavoro discografico, l’artista si allontana un po’ dagli stili della Big Band e della Jazz Orchestra che avevano contraddistinto i suoi due album precedenti, a favore di uno stile più intimista.

Complice di ciò sono stati sicuramente i due anni di lockdown, un periodo, per l’artista, di intensa introspezione e di profonda riflessione. Da un lato riaffiorano momenti di una giovinezza ormai lontana, dall’altro nascono nuovi temi: il desiderio di libertà, la necessità di dare un senso concreto alla propria vita, ed un forte senso di solidarietà.

In questo suo ultimo lavoro discografico, Petrelli si allontana gradualmente dagli stili della Big Band e della Jazz Orchestra che avevano contraddistinto i suoi due album precedenti, sapientemente arrangiati da autorevoli esponenti del Jazz italiano come Franco Piana e Vincenzo Presta. Lo fa in favore di uno stile sempre elegante e raffinato, ma più intimista, confermandosi ottimo compositore ed autore di canzoni, nonché valido interprete.

Il principale arrangiatore di questo nuovo album rimane Vincenzo Presta, ma si aggiungono anche Marcello Sirignano in “NILO” ed “EFFIMERO AMORE”, Fernando Toma che realizza uno splendido arrangiamento per piano ed orchestra in “OVUNQUE TU SIA” e Antonio Miguel Garcia Pino nel brano salseiro HEY MARIA, registrato a Cuba.

Nella tracklist dell’album i brani a firma Petrelli sono 8.

Fanno eccezione la rilettura di “SPICCHIO DI LUNA” di Sergio Caputo e “QUESTA E’ LA MIA VITA” di Domenico Modugno, artista che Petrelli aveva già omaggiato in PUGLIAMERICA.

“SCRIVO CANZONI PER MOSCHE E ZANZARE” esce a distanza di cinque anni da “Scatole di vetro”, il precedente lavoro discografico di Maurizio Petrelli, pubblicato nel 2018. Un periodo abbastanza lungo nel quale avvengono almeno due eventi, per lui significativi. Petrelli, dopo 40 anni di onorata professione appende al chiodo il suo camice da farmacista e decide di dedicarsi a tempo pieno alla musica, che ha sempre coltivato in parallelo ma, come tutti noi, è inconsapevole di quello che sarebbe successo di lì a poco e che avrebbe di fatto bloccato l’Italia ed il mondo per due lunghi anni. Come per molti scrittori, compositori ed artisti in genere, i due anni del lockdown si trasformano inevitabilmente in un periodo di intensa introspezione e di profonda riflessione su molti aspetti della vita. È quello che succede anche a Petrelli, che impiega un anno e mezzo per la composizione e la scrittura delle nuove canzoni. Cambiano i temi trattati, si vedono le cose da altri punti di vista. Si osservano i comportamenti delle persone in condizioni estreme. Si ridà un valore a cose semplici, si rivaluta l’importanza dei rapporti umani, si osserva il senso terribile di solitudine, di dolore a cui tanti sono costretti. Si sperimenta la frustrazione di non essere più liberi del proprio tempo e della propria vita. Sono forti il desiderio di libertà, la necessità di dare un senso concreto alla propria vita, si rafforza il senso di solidarietà.  Si fa una sorta di bilancio del proprio percorso. Ritornano così prepotenti i ricordi di una giovinezza ormai lontana, che Petrelli ripercorre dando vita a canzoni in cui i rapporti interpersonali e l’amore, nella sua accezione più ampia, rappresentano la centralità del suo scrivere. Storie personali, ma non solo, che Petrelli mette in musica di getto, con verità, trasporto ed entusiasmo.

Maurizio Petrelli oggi, è innanzitutto uno che scrive canzoni. Un musicista, compositore e cantante che, attraverso il suo lavoro, rinnova la tradizione di quella musica di gran classe che ha abitato in Italia, con molto successo, negli anni ‘60 e ‘70 e si è poi persa nel tempo, sommersa dall’alternarsi delle mode che si sono susseguite. Non è solo un ottimo interprete, ma anche un compositore ed autore di gran belle canzoni. La sua scrittura è intrisa di sagaci riflessioni sul senso della vita; traspare in essa la nostalgia per un mondo che non c’è più, ma c’è anche sapiente autoironia e rassegnato disincanto.

È quasi sconosciuto al grande pubblico, come capita spesso ad artisti di talento che sono tenuti in disparte dalle strane regole del music business, ma forse sta proprio in questo la preziosità del suo scrivere e comporre. Poco noto, ma di quelli che, appena li senti cantare, destano apprezzamento. Artisticamente, lo si potrebbe assimilare ai crooner d’oltreoceano, ma lo si può meglio inquadrare nella scia degli Arigliano, dei Bruno Martino, Fred Buongusto, Sergio Caputo.

La carriera musicale di Maurizio Petrelli inizia negli anni ’60. Impara a suonare la batteria come autodidatta, poi passa allo studio del pianoforte.

Fonda i SOUL BROTHERS, una band con una forte connotazione “Blues e R&B”, con la quale pubblica un CD live: SUPERCOVERS, un omaggio ad un repertorio di eccezionale qualità e bellezza che Petrelli interpreta con autorevolezza e disinvoltura. Con questa formazione fa un ‘intensissima attività live in jazz clubs e teatri in tutta Europa.

Vanta una collaborazione di lunghissima durata con il trombettista Guido Pistocchi. Con lui fa innumerevoli concerti in Italia ed in Europa e si esibisce anche nel tradizionale concerto di fine anno a Montecarlo, presso la prestigiosa “Salle del étoiles”.

Nel 2008 fonda la GRANDE SALENTO ORCHESTRA, con lo scopo di riunire le migliori energie musicali di una vasta area della Puglia, ricca di talenti, come il Salento e di farne apprezzare le capacità fuori dei confini regionali.

Il primo lavoro discografico a suo nome è PUGLIAMERICA, un album nel quale Petrelli si distingue in particolare come cantante e con il quale vuole omaggiare due personaggi carismatici del Novecento: Domenico Modugno e Frank Sinatra. Due artisti approdati ad una popolarità internazionale, molto diversi tra loro. Modugno, “pugliese” come Petrelli e l’Italo-americano Sinatra. L’uno passionale e sanguigno, l’altro emblema di eleganza e canto di gran classe. Petrelli entra nell’universo musicale di questi due mostri sacri della canzone in punta di piedi e con il dovuto rispetto, ma dimostra di essere assolutamente a suo agio in entrambi i repertori che affronta con grande sensibilità interpretativa, senza cedere ad inutili enfatizzazioni. Passa con estrema disinvoltura da “The lady is a tramp” a “Meraviglioso”, da “Night and Day” a “La lontananza”

Nel 2015 fa il grande passo e pubblica “AMORI ED ALTRE STORIE (Divagazioni di un alchimista))”. È  il primo album di brani originali a firma Petrelli in cui assume anche la veste di compositore ed autore. L’album è magnificamente arrangiato da Franco Piana e Vincenzo Presta, due autorevoli esponenti del Jazz italiano.

Nel 2018 pubblica “SCATOLE DI VETRO”, il terzo album a suo nome (il secondo di inediti). Un album, con arrangiamenti orchestrali molto curati, nel quale si distinguono la title track, il brano “Tutto passa” ed un tributo al crooner salentino Nicola Arigliano, con la rilettura del brano “Colpevole”.

JAF – JAZZ AROUND FESTIVAL

Nel 2014 la carriera artistica di Maurizio Petrelli si arricchisce di una ulteriore esperienza. È l’ideatore e direttore artistico del JAF – Jazz Around Festival (nato nel 2014 a Monteroni come Monteroni Jazz Festival e proseguito a Lecce dal 2015 come JAF – Jazz Around Festival). Il suo festival ha lo scopo di avvicinare al Jazz un pubblico molto vasto, sfatando i luoghi comuni che lo definiscono un genere d’elite o ancor peggio una musica difficile e quindi di nicchia. Inizia questo percorse utilizzando le musiche confinanti con il jazz (come il tango, la bossanova, le musiche del mondo, una certa canzone d’autore) usando questi generi più noti al grande pubblico per introdurrre il jazz vero e proprio ad una audience sempre più allargata.

La manifestazione si svolge attualmente nella splendida cornice del Chiostro dei Teatini a Lecce ed è giunta alla sua settima edizione.

venerdì 20 gennaio, è uscito in radio e in digitale “NILO https://bfan.link/nilo, il nuovo brano del crooner e cantautore salentino MAURIZIO PETRELLI.

NILO, scritto dallo stesso Maurizio Petrelli, è un brano che nasce dopo un viaggio fatto in crociera sull’omonimo fiume dall’ artista. Nelle parole della canzone emerge il desiderio di riscatto, di riprendere al più presto la vita nelle proprie mani, la voglia di riconquistare la libertà dopo una storia importante finita male.

«La navigazione sul Nilo, in un momento molto particolare della mia vita sentimentale, è stata per me importantissima – racconta Maurizio Petrelli – Mi ha dato un’infinità di sensazioni uniche: il contrasto dei colori, i profumi che venivano dall’acqua, le grida della gente che ci salutava dalla riva durante il passaggio, i ragazzini del posto che, durante le soste per il passaggio da una chiusa all’altra, lanciavano a bordo magliette che tu eri “costretto” a raccogliere ed acquistare. L’osservazione della vita che si svolgeva apparentemente tranquilla, le case bianche lungo gli argini del fiume che lo facevano sembrare ancora più grande. La consapevolezza della storia e della importanza di quel fiume. Tutte sensazioni che mi facevano respirare quell’aria a pieni polmoni nella consapevolezza che, anche quando tutto sembra crollarti addosso, si possono trovare le ragioni per una rinascita personale, perché c’è sempre tanto altro da incontrare, scoprire, conoscere e vivere».

Il brano anticipa il nuovo album “Scrivo canzoni per mosche e zanzare”, in uscita il 27 gennaio per Glider Records e distribuito da Believe, contenente 8 brani inediti scritti dallo stesso cantautore e 2 cover.

 A cinque anni di distanza dal precedente album “Scatole Di Vetro”, Maurizio Petrelli si allontana un po’ dagli stili della Big Band e della Jazz Orchestra (che avevano fortemente caratterizzato i suoi precedenti album, sapientemente arrangiati da due rispettati esponenti del jazz italiano come Franco Piana e Vincenzo Presta) a favore di uno stile, sempre elegante e raffinato, ma più intimista.

Complice di ciò sono stati sicuramente i due anni di lockdown, un lungo periodo di intensa introspezione e di profonda riflessione. Nelle tracce dell’album riaffiorano momenti di una giovinezza ormai lontana ma anche il desiderio di libertà, la necessità di dare un senso concreto alla propria vita e un forte senso di solidarietà.

L’artista presenterà dal vivo il suo album questa sera, venerdì 20 gennaio, alle ore 21.00 presso la libreria Liberrima di Bari in Via Calefati 12 (ingresso libero) e domenica 29 gennaio alle ore 20.00 presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina (Lecce) in Via Grassi (ingresso a pagamento, biglietti disponibili su CiaoTickets e al botteghino del teatro). Special guest: Valentina Parisse.

 Maurizio Petrelli vive a Monteroni di Lecce e la sua carriera artistica ha inizio negli anni ’60. Impara a suonare la batteria come autodidatta, poi passa allo studio del pianoforte. Fonda i SOUL BROTHERS, una band di stampo soul e rhythm and blues, con la quale pubblica il CD live “Supercovers. Ha collaborato a lungo con il trombettista Guido Pistocchi, recentemente scomparso. Con lui ha fatto innumerevoli concerti in Italia ed in Europa e si è esibito anche nel tradizionale concerto di fine anno a Montecarlo, presso la prestigiosa “Salle des étoiles”.

La sua carriera musicale è da sempre andata di pari passo con il suo vecchio lavoro da farmacista. Tecnicamente lo si potrebbe definire un crooner. La sua scrittura, è intrisa di riflessioni sul senso della vita, in cui traspare la nostalgia per un mondo che non c’è più, ma anche una sapiente autoironia e rassegnato disincanto.

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