Le sale operatorie del Fazzi a disposizione della Traumatologia.
Un progetto della direzione generale della Asl: la Traumatologia rimane «aperta per ferie». Per tutta l’estate l’ortopedico Giuseppe Rollo sarà in sala operatoria.
Politraumatizzati da incidenti stradali, cadute rovinose sugli scogli, incidenti sul lavoro e nei luoghi di vita. A qualsiasi ora, il primario ortopedico del “Vito Fazzi” è pronto a intervenire per ricostruire scapole e bacini, anche e femori rotti.
Il dottore Rollo non vuole sentir parlare di polemiche sindacali sull’accorpamento delle sale operatorie. «L’organizzazione di coordinamento della traumatologia è in itinere – fa sapere – E la direzione generale sta supportando il progetto che, nei fatti, è già operativo».
Il primario di Ortopedia del Fazzi evita le diatribe. «Non c’è spazio per le polemiche – dice – io guardo all’ammalato. La progettualità della Asl si sta rivelando decisamente utile. Grazie anche all’aiuto del primario di Anestesia, dottor Giuseppe Pulito, stiamo fronteggiando un’estate difficile. I giochi di giardinetto e di recinto non servono. Prima di tutti i colori e i partiti viene l’ammalato».
E conferma, per quello che lo riguarda, il progetto della direzione generale dell’azienda, «Quest’estate io non andrò in ferie, rimarrò qui in trincea, proprio per presidiare e garantire gli interventi di traumatologia».
Il dottore Rollo è convinto di essere poco gradito a più di qualcuno, perché, sostiene egli stesso, «non ho una tessera di partito, dico quello che penso e non guardo in faccia nessuno».
E per questo ha pagato un «esilio» di 2 anni ad Acquaviva delle Fonti, (dall’aprile 2012 ad aprile 2014), durante i quali ha fatto incassare all’ente ecclesiastico “F. Miulli” circa 15 milioni di euro.