Cosa sarebbe successo se Battisti e Mogol fossero nati nel 1977? Avrebbero scritto le stesse canzoni? Supponendo per assurdo che avessero potuto creare le stesse melodie e gli stessi testi, le canzoni avrebbero avuto lo stesso successo se fossero uscite negli anni zero? E il sound sarebbe stato quello che tutti conosciamo o avrebbe subito l’influenza di rap, metal ed elettronica? E poi, Battisti dove si sarebbe esibito? Quali locali avrebbero dato spazio alla sua musica? Avrebbe incontrato le stesse problematiche che affronta quotidianamente un cantautore indipendente o sarebbe stato un artista mainstream di grande successo? Sono domande che non avranno mai risposta. Proviamo invece a capovolgere il quesito: cosa succederebbe se quattro artisti indipendenti nati tra il 1974 e il 1980 decidessero di rivisitare il repertorio immenso di Battisti-Mogol alla luce delle proprie esperienze musicali e autoriali? Se una band di oggi, per divertimento, volesse riportare sui palchi italiani canzoni incredibili che appartengono all’immaginario comune, reinterpretandole a suo modo? Lucio Battisti nel 1970, all’apice del successo, decise di smettere la propria attività live e non fece mai più un concerto per tutta la vita. Il “Lato B” è un progetto che nasce dalla voglia di riprendere il percorso laddove si era interrotto. Il cantautore Leo Pari, Gianluca De Rubertis (Studio Davoli, Il Genio), Dario Ciffo (Afterhours, Lombroso) e Lino Gitto (Dellera, Green Like July) si uniscono per eseguire canzoni indimenticabili.
Il canzoniere di Lucio Battisti con Lato B e Roberto Angelini alle Officine Cantelmo di Lecce
Cosa sarebbe successo se Battisti e Mogol fossero nati nel 1977? Avrebbero scritto le stesse canzoni? Supponendo per assurdo che avessero potuto creare le stesse melodie e gli stessi testi, le canzoni avrebbero avuto lo stesso successo se fossero uscite negli anni zero? E il sound sarebbe stato quello che tutti conosciamo o avrebbe subito l’influenza di rap, metal ed elettronica? E poi, Battisti dove si sarebbe esibito? Quali locali avrebbero dato spazio alla sua musica? Avrebbe incontrato le stesse problematiche che affronta quotidianamente un cantautore indipendente o sarebbe stato un artista mainstream di grande successo? Sono domande che non avranno mai risposta. Proviamo invece a capovolgere il quesito: cosa succederebbe se quattro artisti indipendenti nati tra il 1974 e il 1980 decidessero di rivisitare il repertorio immenso di Battisti-Mogol alla luce delle proprie esperienze musicali e autoriali? Se una band di oggi, per divertimento, volesse riportare sui palchi italiani canzoni incredibili che appartengono all’immaginario comune, reinterpretandole a suo modo? Lucio Battisti nel 1970, all’apice del successo, decise di smettere la propria attività live e non fece mai più un concerto per tutta la vita. Il “Lato B” è un progetto che nasce dalla voglia di riprendere il percorso laddove si era interrotto. Il cantautore Leo Pari, Gianluca De Rubertis (Studio Davoli, Il Genio), Dario Ciffo (Afterhours, Lombroso) e Lino Gitto (Dellera, Green Like July) si uniscono per eseguire canzoni indimenticabili.