sabato, Aprile 27, 2024
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Guerra in Medio Oriente

Hamas: ‘A Gaza 21mila morti’. Israele: ‘Noi attaccati da 7 fronti’

Interrotte tutte le telecomunicazioni a Gaza. Almeno 106 morti nel campo profughi al Maghazi, fuoco su Khan Yunis

Mentre è salito ad almeno 106 morti il bilancio delle vittime del bombardamento aereo israeliano che ha colpito lunedì il campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza, continuano oggi non solo le operazioni militari israeliane nella regione, ma anche gli scontri in Cisgiordania e gli scambi di missili ed artiglieria fra Israele e le milizie filoiraniane nel sud del Libano, al punto che il ministro israeliano della Difesa ha detto che lo Stato ebraico sta subendo attacchi su sette fronti, anche se finora ha risposto solo a sei nemici.

   Il nuovo bilancio di morti nel campo di Maghazi è stato diffuso dall’agenzia di stampa americana Associated Press, citando i registri del vicino ospedale di Al-Aqsa.

Un precedente bilancio fornito dal ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas parlava di almeno 70 morti. Si tratta di uno dei raid israeliani più sanguinosi dall’inizio dell’operazione militare seguita all’attacco del movimento islamista palestinese contro lo Stato ebraico il 7 ottobre scorso.

  Le Forze di difesa israeliane (Idf), da parte loro,  hanno avviato una “verifica” sull’attacco aereo condotto sul campo profughi di Maghazi, ha riferito ieri la radio militare di Israele. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dato notizia di testimonianze “strazianti” raccolte dalle sue équipe nell’ospedale della Striscia dove si trovano le vittime del bombardamento.

Interrotte tutte le telecomunicazioni a Gaza

La società palestinese di telecomunicazioni Paltel ha annunciato un nuovo taglio delle telecomunicazioni nella Striscia di Gaza, il quarto dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre. “Siamo spiacenti di annunciare un’interruzione totale delle telecomunicazioni fisse e dei servizi internet (…) nella Striscia di Gaza a causa del protrarsi dell’aggressione”, ha dichiarato la società in un comunicato, aggiungendo che le sue squadre di tecnici “stanno lavorando per ripristinare i servizi nonostante la pericolosità delle condizioni sul terreno”.

Israele, esplosione vicino ad ambasciata a New Delhi

Il ministero degli Esteri israeliano ha fatto sapere di una “esplosione ” vicino alla propria ambasciata a New Delhi, in India. “Non ci sono vittime – ha proseguito il portavoce del ministero – né tra il personale diplomatico dell’ambasciata né tra i lavoratori locali. Le circostanze dell’incidente sono sotto indagine da parte delle autorità indiane in stretta cooperazione con le forze di sicurezza israeliane”.

Iran, ‘gli Usa e Israele non possono vincere’

Israele e gli Stati Uniti si trovano “in una situazione in cui non possono vincere”. Lo ha affermato il Segretario del Consiglio supremo per la Sicurezza nazionale dell’Iran, Ali Akbar Ahmadian, durante un colloqui con l’ex premier dell’Iraq, Adel Abdul-Mahdi, a Teheran, come riporta Mehr. Facendo riferimento all’uccisione da parte di Israele del dirigente delle Guardie della Rivoluzione iraniana Seyyed Razi Mousavi in Siria, Ahmadian ha detto che “esiste l’opinione secondo cui l’assassinio è stato fatto in cooperazione dal regime sionista e dagli Stati Uniti ma alcuni ritengono che con questa azione il regime sionista abbia voluto fare un passo verso l’espansione della guerra”.

A Gaza 21mila morti

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha detto che almeno 20.915 persone sono state uccise nell’enclave palestinese da quando è scoppiata la guerra con Israele il 7 ottobre. Il ministero ha detto che altre 54.918 persone sono state ferite in più di 11 settimane di combattimenti.

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