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sabato, Luglio 27, 2024
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Emiliano: Fitto lo abbiamo sempre battuto

L’alleanza con i big della destra, da Delli Noci a Palese e tanti sindaci

La strategia di Lecce, con M5S

Dopo la “rivoluzione gentile” vendoliana, a sinistra la strategia è diventata più democristiana, forse ispirata alle “convergenze parallele” morotee. Il governatore Michele Emiliano ha portato dalla sua tanti uomini che orbitavano da decenni nel centrodestra, tanti sindaci e amministratori. Tutto è ormai più fluidi nei passaggi dall’uno all’altro campo. Il presidente della Regione Puglia non ha mai nascosto le sue intenzioni di portare l’avversario politico dalla sua parte e alla fine ce l’ha fatta anche con il Movimento 5 Stelle (lui è stato il pioniere di questo tipo di alleanza). Dopo anni di resistenze i pentastellati governano con il centrosinistra pugliese. “Ho adottato una tattica diversa con Fitto, questi anni sono stati caratterizzati dal fatto che la presenza di Fitto ci ha portato fortuna, dal punto di vista elettorale, perché siamo riusciti sempre a batterlo” – ha ironizzato a Bari il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della presentazione del libro ‘Nonostante il Pd’, del governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

Emiliano ha risposto così alla richiesta di commentare la querela contro il ministro Fitto annunciata da De Luca. “Come ci siamo riusciti? – ha aggiunto Emiliano – Spiegando le cose alle persone”. “Fitto – ha detto Emiliano – pensa di assoggettare le persone, e la Meloni è d’accordo perché non è possibile che Fitto faccia queste cose da solo”. La tattica del governatore è stata incentrata sul dialogo costante anche con gli avversari: è riuscito a strappare al centrodestra l’ “enfant prodige”, Alessandro Delli Noci, che fino a 7 anni fa era uno dei fedelissimi di Paolo Perrone, cresciuto tra gli uomini di Giorgia Meloni, nella destra più pura. Una mossa che ha permesso alla città di Lecce di svoltare a sinistra, con un sindaco che dopo 20 anni di opposizione pensava al ritiro. Il “colpaccio” è arrivato molto dopo, con Rocco Palese, storico braccio destro di Fitto e addirittura ex avversario della sinistra nella corsa al governo della Puglia (uno dei protagonisti dei “tagli ospedalieri” che fecero crollare il centrodestra pugliese, che fino a quel momento era saldamente al governo della Regione). I nomi degli ex fittiani passati a sinistra sono tanti, non avremmo lo spazio per nominarli tutti.

Oggi sembra che Cassano e Mazzei vogliano ritornare a destra, ma con Emiliano al potere non bisogna mai dare nulla per scontato. È un elenco enorme anche quello dei sindaci di centrodestra, che (a volte sottobanco, a volte palesemente) hanno portato voti a Emiliano (addirittura un pilastro della destra come Pippi Mellone). In effetti, la vittoria alle regionali si conquista, provincia per provincia, paese per paese, e il governatore pugliese è pronto a mettere in campo le sue strategie anche nei 28 comuni salentini che andranno al voto a giugno. Si parte da Lecce, dove l’accordo con i vertici pentastellati per l’alleanza con Salvemini si può dire che sia già fatto, ma la resistenza della base leccese, ostile al sindaco uscente, non è facilmente superabile. Ecco perché tutto sarà rimesso ai vertici nazionali, che sono intenzionati a non tradire il “modello Foggia” (alleanza M5S-Pd vincente). Nel centrodestra pure si attende che il livello nazionale sbrogli la matassa, ma per ora Lega, FdI e F.I. litigano per altre postazioni, mentre Emiliano sorride. 

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