Abbassamento della soglia del Tax Free shopping

Abbassamento della soglia del Tax Free shopping

“Santanchè: dall’abbassamento della soglia del Tax Free shopping, introdotta dal Ministero, la spinta alle vendite”

“La buona politica porta risultati concreti: l’abbassamento della soglia del tax Free shopping per turisti extra Ue – introdotta dal ministero nella scorsa legge di bilancio- in soli 4 mesi, ha già dato una spinta alle vendite (+42% nella fascia tra 75 e 155 euro) portando benefici e ricadute economiche non solo nelle grandi città ma anche nelle località turistiche cosiddette minori. Segno che le politiche messe in campo dal ministero e dal governo stanno dando i loro frutti.

Infatti, nonostante i dati si riferiscano ad un periodo temporale ristretto, allo stesso modo ci inducono a presagire una stagione estiva particolarmente positiva per la nostra Nazione in cui la leva del tax free stimolerà uno shopping meno concentrato nelle 4 grandi città e più orientato all’artigianato locale.

La misura infatti aiuterà anche gestire l’impatto dei flussi di alcune grandi città consentendo di spostare i flussi dello shopping su città che prima non venivano prese in considerazione perché non attraenti per il tax free.

Con il governo Meloni si cambia musica!”. Così il Ministro del Turismo Daniela Santanchè sui canali social (9) La buona politica porta risultati concreti:… – Daniela Santanchè | Facebook

Di seguito i principali elaborati dal Global Blue (che ad oggi rappresenta circa il 75% del mercato tax free in Italia)

  • I primi dati confermano che i benefici previsti dalla norma sono stati effettivamente raggiunti: 
    • +42% nel numero di transazioni
    • +4% della spesa tax free
    • Uno scontrino medio di poco superiore alle aspettative (110 euro)
    • La democratizzazione del sistema è aumentata con le località minori che beneficiano del Tax Free in misura maggiore. Queste rappresentano il 30% dei volumi, a cui si aggiungono gli outlet (20%). La contribuzione delle “big four” (Milano, Roma, Firenze e Venezia) è infatti scesa al 50% rispetto al 75% calcolato escludendo il nuovo MPA.
    • L’impatto significativo sulle città al di fuori delle “big four” è certificato dall’aumento del numero di transazioni nelle principali altre città: Amalfi (+53%), Assisi (+57%), Bellagio (+52%), Bologna (+45%), Catania (+59%), Como (+53%), Napoli (+57%), San Gimignano (+59%), Verona (+57%).
    • Impatto positivo anche sulle quattro città principali con aumenti in termini di transazioni (tra il +28% e il +41%) e volumi (+2%/+4%).
  • Effetti visibili anche relativamente ai generi acquistati e i canali di distribuzione. La quota del fashion e di orologi e gioielleria, da sempre le categorie merceologiche maggiori, si sono attestate rispettivamente 55% e al 4% della spesa Tax Free, lasciando spazio ad altri comparti come GDO (16%), sport (12%), profumi e cosmetica (6%).
  • L’abbassamento della soglia ha avuto effetti anche sul mix di nazionalità, introducendo una serie di nuovi acquirenti provenienti da diversi Paesi, tra cui svizzeri (21% delle vendite Tax Free nella fascia di spesa), sudamericani (14%) e – al quarto posto dopo gli americani – turchi (7%).