Grande successo per “Sport Senza Limiti”
di Davide Tommasi
Integrazione e inclusione attraverso lo sport a Lecce
Lecce, 6 settembre 2025 – Una sala gremita, interventi di alto profilo istituzionale, professionale e accademico, e un messaggio chiaro: lo sport è uno strumento potente di inclusione e coesione sociale, anche – e soprattutto – per le persone con disabilità. Si è svolta presso Ecoresort Le Sirene’ a Gallipoli con grande partecipazione e intensità l’iniziativa “Sport Senza Limiti”, promossa dall’OSSERVATORIO ITALIANO NO PROFIT (OINP) e dall’ASD Delfino Lecce, con il patrocinio di numerose istituzioni locali e nazionali.
L’evento, tenutosi presso [luogo], ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni, mondo accademico, operatori sportivi e famiglie, per discutere il ruolo dello sport nella promozione dell’inclusione sociale delle persone con disabilità.
I saluti istituzionali: il sostegno delle autorità
Dopo l’accredito dei partecipanti, alle ore 17:30 si è aperta ufficialmente la giornata con i saluti istituzionali di figure di grande rilievo del territorio e non solo:
Natalino Domenico Manno, Prefetto di Lecce
Fabio TaRANTINO , Presidente della Provincia di Lecce e Sindaco di Gallipoli
Giuseppe Capoccia, Procuratore della Repubblica di Lecce
Antonio Tommaso De Mauro, Presidente Ordine Avvocati di Lecce
Luigi Melica, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento
Luigi Renis, Delegato provinciale CONI Lecce
Gianni Romito, Presidente CIP Puglia
Mariateresa Amato, Referente tecnico nazionale Ginnastica FISDIR
Patrizia Tamburrano, Presidente ASD Delfino Lecce
Tutti hanno sottolineato l’importanza di una rete sinergica tra sport, istituzioni e società civile, per abbattere barriere fisiche, culturali e mentali, e costruire una società realmente accessibile a tutti.
Tavola Rotonda “Sport Senza Limiti” – Dettaglio Interventi
Lo sport come leva di inclusione, integrazione e cittadinanza attiva per le persone con disabilità
Moderata dalla giornalista Katia Arrighi, la tavola rotonda ha riunito professionisti di eccellenza provenienti da ambiti diversi, ma uniti dalla visione dello sport come diritto umano fondamentale e potente strumento di trasformazione sociale.
Francesco Maria Graziano
Consigliere Nazionale UNCM (Unione Nazionale Camere Minorili)
Intervento: “Sport: piacere e disagio giovanile”
Graziano ha introdotto la tematica sottolineando il ruolo cruciale dello sport come strumento preventivo nel contrasto al disagio minorile e giovanile, specie in contesti di marginalità sociale e culturale.
Ha evidenziato come il gioco e la pratica sportiva, se inseriti in un contesto educativo adeguato, aiutino i ragazzi a sviluppare competenze sociali, senso di appartenenza e autostima.
Ha però posto una riflessione critica sul rischio di uno sport competitivo esasperato, che può generare pressioni, esclusioni e forme di disagio psicologico.
Per Graziano, lo sport deve recuperare la sua natura originaria di piacere del corpo, relazione umana e crescita personale, evitando l’eccessiva mercificazione e performance a tutti i costi.
Stefano Gobbi
Responsabile Area Progetti Sociali e Terzo Settore – Sport e Salute S.p.A.
Intervento: “Lo sport come leva di inclusione sociale: progetti e buone pratiche”
Gobbi ha presentato l’attività di Sport e Salute nella promozione dello sport inclusivo, illustrando alcune iniziative di successo:
I bandi dedicati a progetti per persone con disabilità, anziani, migranti e minori fragili, con l’obiettivo di creare ambienti sportivi accessibili e aperti.
Le “palestre della salute”, spazi dedicati alla pratica motoria adattata e alla prevenzione, con l’intervento di operatori formati specificamente.
Il progetto “Quartieri”, che porta lo sport direttamente nei contesti sociali più vulnerabili, abbattendo barriere fisiche e culturali.
La collaborazione stretta con le federazioni paralimpiche (CIP, FISDIR) e il Terzo Settore, per costruire una governance inclusiva, capace di rispondere alle esigenze reali del territorio.
Gobbi ha sottolineato l’importanza della formazione degli operatori sportivi, chiamati a diventare mediatori di inclusione e facilitatori di partecipazione.
Annalisa Levante
Psicologa, PhD – Università del Salento
Intervento: “Sport e disabilità: il punto di vista psicologico”
Levante ha approfondito il ruolo dello sport nella costruzione dell’identità e del benessere psicologico delle persone con disabilità:
Ha illustrato come la pratica sportiva contribuisca allo sviluppo di un senso di autoefficacia, autostima e appartenenza sociale.
Ha messo in evidenza che le barriere più difficili da superare sono spesso quelle culturali e simboliche: stigma, pregiudizi e scarsa consapevolezza della società.
Ha richiamato l’importanza di un lavoro sinergico con le famiglie e gli educatori, per costruire ambienti sportivi accoglienti e capaci di valorizzare le potenzialità individuali.
Levante ha anche parlato della necessità di un approccio psicologico che consideri lo sport come “spazio identitario”, dove l’individuo si riconosce e si esprime, superando limiti e paure.
Alberto Orlando
Ricercatore in Diritto Sportivo – Università del Salento
Intervento: “Inclusione come valore genetico nell’ordinamento sportivo”
Orlando ha portato un contributo fondamentale sul piano giuridico e normativo:
Ha sostenuto che l’inclusione non deve essere vista come un’eccezione o una concessione, ma come un principio fondante e strutturale dell’ordinamento sportivo italiano e internazionale.
Ha ricordato l’importanza della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, della Carta Olimpica e della Carta Paralimpica, come basi imprescindibili per una cultura dello sport inclusivo.
Ha proposto un modello di sport partecipativo, in cui le regole e i regolamenti siano disegnati per garantire accessibilità, parità di condizioni e tutela dei diritti di tutti gli atleti, senza discriminazioni.
Orlando ha infine richiamato le istituzioni sportive e legislative a un impegno costante nel recepire, promuovere e applicare queste norme in modo coerente e trasparente.
Alfonso Parente Stefanizzi
Coordinatore Commissione Sport ed Eventi – CDA Lecce
Intervento: “La responsabilità dell’avvocato dello sport per tutti”
Stefanizzi ha presentato il ruolo chiave degli avvocati sportivi nella promozione dell’inclusione:
Ha evidenziato come la professione forense nello sport possa garantire la tutela dei diritti delle persone con disabilità, prevenendo e contrastando discriminazioni ed esclusioni.
Ha sottolineato l’importanza dell’attività consulenziale e normativa degli avvocati, che devono lavorare con federazioni, enti e società per sviluppare regolamenti chiari, equi e rispettosi delle diversità.
Ha chiamato a un maggiore coinvolgimento degli enti locali e delle federazioni sportive nella formazione di una cultura giuridica sensibile alle tematiche dell’accessibilità e dell’equità.
Stefanizzi ha invitato gli operatori del settore a considerare la responsabilità sociale e culturale del diritto sportivo come strumento di inclusione e progresso civile.
Emanuela M. De Leo
Segretario Generale OINP
Intervento: “Lo sport del futuro: nuove sfide tra ‘io’ e il mondo sportivo”
De Leo ha offerto una visione innovativa e prospettica dello sport:
Ha definito lo “sport relazionale” come paradigma in cui inclusione e partecipazione siano integrate fin dalla progettazione di politiche e programmi.
Ha parlato di tecnologia e innovazione come leve per superare barriere fisiche, cognitive e comunicative, rendendo l’esperienza sportiva accessibile a tutti.
Ha sottolineato l’importanza della formazione etica degli operatori sportivi, per sviluppare competenze non solo tecniche, ma anche empatiche e sociali.
Ha concluso indicando che la sfida principale sarà costruire comunità sportive che riconoscano e valorizzino le diversità come risorsa e punto di forza.
Fabio Gaggioli
Direttore Sportivo “Ginnastica per Tutti” – Federazione Ginnastica d’Italia
Intervento: “Obiettivo: sportivizzare la Ginnastica per Tutti”
Gaggioli ha raccontato il percorso della FGI per rendere la ginnastica un modello di sport inclusivo:
Ha descritto la sezione “Ginnastica per Tutti”, dedicata a persone con disabilità fisiche, intellettive e sensoriali, e alle loro famiglie.
Ha sottolineato il valore educativo della ginnastica, che favorisce l’armonia tra mente e corpo, il rispetto, la cooperazione e la fiducia in sé stessi e nel gruppo.
Ha illustrato casi concreti di adattamento delle tecniche ginniche e delle competizioni per favorire la partecipazione di tutti, con attenzione alla qualità tecnica e al benessere.
Gaggioli ha enfatizzato l’importanza di promuovere sport senza barriere come forma di crescita sociale e personale.
Marcello Mancini
Presidente ANC d’Italia
Intervento: “App SPIRITO PARALIMPICO: un supporto concreto a genitori e società sportive”
Manzini ha presentato in anteprima una innovazione digitale pensata per facilitare l’accesso allo sport paralimpico:
L’app “Spirito Paralimpico” offre mappe delle strutture inclusive, schede di orientamento per discipline sportive, e accesso a supporti psicologici e legali.
La piattaforma digitale crea uno spazio di community, dove famiglie e operatori possono confrontarsi, scambiarsi informazioni e sostenersi a vicenda.
Manzini ha spiegato che l’app è nata dalla necessità di colmare un gap tra domanda e offerta di sport inclusivo, fornendo strumenti pratici e facilmente fruibili.
Il progetto digitale vuole essere un modello replicabile e scalabile in tutta Italia
Conclusioni spirituali: tra corpo e anima
Il momento conclusivo ha visto un dialogo tra Katia Arrighi e Don Giuseppe Spedicato, teologo, sul tema “Anima Sana in Corpore Sano”.
È stato un momento intenso, in cui si è parlato della cura del corpo come forma di rispetto dell’anima, e dello sport come esperienza spirituale, oltre che fisica.
Il pubblico protagonista: riconoscimento a chi vive lo sport ogni giorno
Un momento particolarmente emozionante si è avuto quando il pubblico in sala ha voluto dedicare uno spazio simbolico a tutti coloro che, ogni giorno, praticano sport con determinazione, passione e coraggio, affrontando ostacoli e difficoltà.
Un applauso collettivo ha celebrato atleti, famiglie, tecnici, volontari, educatori, veri protagonisti del cambiamento.
Non solo parole, quindi, ma testimonianze vive di sport vissuto come strumento di dignità, libertà e partecipazione attiva.
Un modello da replicare
“Sport Senza Limiti” si è rivelato un esempio virtuoso di progettazione sociale attraverso lo sport, capace di coniugare teoria e pratica, visione e concretezza.
L’augurio, condiviso da tutti i presenti, è che questo evento possa diventare un appuntamento stabile, ispirando nuove progettualità inclusive in tutta Italia e rafforzando l’idea che lo sport è davvero per tutti