Cane travolto da un’auto pirata nei parcheggi del “Vecchio Fazzi”: indagini in corso

Era un lunedì mattina come tanti nei parcheggi del vecchio ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. L’aria era ancora fresca e tranquilla, le prime luci del giorno illuminavano i viali sterrati e le auto dei dipendenti sostavano silenziose negli spazi destinati ai visitatori. Un uomo camminava lentamente con il proprio cane al guinzaglio, mentre la routine quotidiana sembrava scorrere senza intoppi.

Ma in pochi attimi, quella tranquillità è stata spezzata. Una Porsche, proveniente dal viale principale del parcheggio, ha attraversato l’area a velocità eccessiva, senza accennare a rallentare. L’auto ha centrato in pieno l’animale, lasciandolo immobile sull’asfalto. L’uomo, sotto shock, è rimasto paralizzato dal dolore, incapace di reagire di fronte alla tragedia che si era consumata in un istante.

Il silenzio è stato rotto dal rumore di frenate improvvise e dal caos dei passanti che accorrevano nell’area. L’urgenza e il panico hanno preso il sopravvento mentre l’uomo cercava disperatamente di sollevare il proprio cane, consapevole che nulla avrebbe potuto invertire l’esito fatale dell’impatto.

In pochi minuti sono arrivati gli operatori di Sanitaservice, che hanno assistito il proprietario e preso possesso della scena. Contemporaneamente, è giunta sul posto una pattuglia della Polizia Locale, incaricata di svolgere i rilievi necessari e di avviare l’indagine per rintracciare il responsabile dell’incidente. L’area è stata transennata per permettere agli agenti di ricostruire la dinamica dell’impatto e raccogliere tutti gli elementi utili, compresi eventuali segni lasciati dall’auto sul manto stradale.

Un elemento che potrebbe rivelarsi decisivo nell’indagine è la presenza di telecamere di sorveglianza nell’area. I sistemi di videosorveglianza, ormai diffusi negli spazi pubblici e privati, potrebbero aver registrato l’auto pirata, fornendo immagini chiare per identificarne il modello, il numero di targa e la direzione di fuga del conducente. Gli investigatori stanno analizzando le registrazioni per collegare la scena dell’investimento con la traiettoria del veicolo e raccogliere prove concrete per risalire al colpevole.

L’episodio mette in luce un problema più ampio: la sicurezza nelle aree frequentate quotidianamente da pedoni, utenti ospedalieri e animali domestici. La velocità e la guida imprudente in spazi ristretti e pubblici rappresentano un rischio reale e concreto, e ogni incidente può trasformarsi in tragedia. La fuga del conducente non solo configura un illecito grave, ma aumenta il senso di impunità che spesso accompagna episodi di guida irresponsabile.

Mentre le indagini proseguono, resta il dolore per la perdita dell’animale e lo sconforto del proprietario, testimone impotente di un evento che ha cambiato la sua giornata e il suo stato d’animo in pochi istanti. La comunità locale, pur non essendo direttamente coinvolta, percepisce l’accaduto come un monito: la prudenza e il rispetto delle regole stradali non sono mai opzionali, soprattutto in luoghi in cui la vita e la sicurezza di altri esseri viventi sono quotidianamente a rischio.


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