Sindrome del Tunnel Carpale Speciale Dicembre tra Salute e Natale

Approfondimento medico–scientifico del primo mercoledì di dicembre 2025 con il contributo del dott. Stefano Tommasi, per comprendere cause, sintomi e cure di una neuropatia sempre più diffusa.

di Davide Tommasi, con il contributo del dott. Stefano Tommasi – Fisioterapista

Con l’arrivo del periodo natalizio, tra luci, preparativi, pacchetti da confezionare e ore trascorse al computer per ultimare lavori di fine anno, il nostro corpo può essere sottoposto a stress inconsueti. Le mani, in particolare, diventano protagoniste di movimenti ripetitivi che spesso diamo per scontati. È proprio in questo momento dell’anno che molte persone iniziano a percepire fastidi al polso, formicolii o una sensazione di mano “addormentata”.

Oggi, nella nostra rubrica del primo mercoledì di dicembre, parliamo quindi di sindrome del tunnel carpale, una condizione tanto diffusa quanto spesso trascurata.

Che cos’è la sindrome del tunnel carpale?

La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia periferica causata dalla compressione del nervo mediano, che attraversa il polso in un canale osteo-legamentoso chiamato, appunto, tunnel carpale. Essendo uno spazio anatomico rigido, qualsiasi aumento di pressione interna – infiammazione, ritenzione idrica, microtraumi ripetuti – può irritare il nervo e generare sintomi.

È una condizione molto più diffusa di quanto si pensi: colpisce dal 3% al 6% della popolazione, con una maggiore incidenza nelle donne tra i 40 e i 60 anni. Le categorie professionali maggiormente esposte includono lavoratori manuali, impiegati che digitano per lunghi periodi, artigiani e persone che utilizzano strumenti vibranti o mantengono posture statiche prolungate.

Tra i fattori di rischio più comuni troviamo:

movimenti ripetitivi del polso e delle dita

uso prolungato di strumenti manuali

sovraccarico funzionale

esposizione a vibrazioni

condizioni sistemiche (diabete, ipotiroidismo, artrite reumatoide)

gravidanza e ritenzione idrica

conformazioni anatomiche più strette del tunnel carpale

---

Sintomi: quando preoccuparsi

Il disturbo inizia spesso in modo subdolo, con sintomi intermittenti che tendono a peggiorare nelle ore notturne:

formicolio e intorpidimento nelle prime tre dita

sensazione di mano gonfia

dolore al polso irradiato verso l’avambraccio

difficoltà nella presa di oggetti

riduzione della forza e della precisione nei movimenti fini

caduta involontaria degli oggetti

Quando il nervo resta compresso per troppo tempo, la perdita di sensibilità e di forza può diventare permanente: per questo è fondamentale intervenire precocemente.

Terapie mediche: cosa aspettarsi

Il trattamento medico iniziale può includere:

antinfiammatori, utili per ridurre dolore e infiammazione

infiltrazioni di corticosteroidi, riservate a casi selezionati e con beneficio temporaneo

Queste terapie però non risolvono la causa meccanica principale: la ridotta disponibilità di spazio nel tunnel carpale.

Nei casi in cui i sintomi persistano, peggiorino o compaia perdita di forza, lo specialista può consigliare l’intervento di decompressione chirurgica, che prevede la sezione del legamento trasverso del carpo per liberare il nervo mediano.

L’operazione ha alta efficacia, ma richiede tempi di recupero variabili e può comportare una residua rigidità del polso.

La fisioterapia rappresenta il trattamento conservativo più completo ed efficace nelle forme lievi e moderate della sindrome del tunnel carpale. L’obiettivo è ridurre la pressione sul nervo mediano, ristabilire il corretto movimento del polso e prevenire la progressione verso stadi più gravi.

Il percorso riabilitativo può includere:

1. Educazione ergonomica

Correzione delle posture scorrette durante lavoro, uso del computer, hobby manuali e attività domestiche.

Nel periodo natalizio, ad esempio, si consiglia di alternare le attività, fare pause mentre si impacchettano regali e usare superfici ergonomiche per scrivere o digitare.

2. Mobilizzazioni articolari

Tecniche specifiche per migliorare la mobilità del polso e delle dita, favorendo lo scorrimento del nervo all’interno del canale.

3. Neurodinamica del nervo mediano

Esercizi delicati, eseguiti sotto guida professionale, per ridurre l'aderenza del nervo e migliorarne la mobilità funzionale.

4. Terapia manuale

Trattamento di polso, avambraccio, spalla e collo per ridurre tensioni muscolari che contribuiscono alla compressione.

5. Rinforzo muscolare mirato

Esercizi per stabilizzare il polso, migliorare la forza della mano e prevenire affaticamenti ricorrenti.

6. TENS e tecniche analgesiche

Utili per la gestione del dolore e la riduzione dell’irritazione nervosa.

Uno degli aspetti più importanti è la prevenzione delle recidive: imparare a distribuire correttamente i carichi, organizzare diversamente le attività e riconoscere i primi segnali di sovraccarico permette di evitare peggioramenti e, in molti casi, di scongiurare l’intervento chirurgico.

Ascoltare le mani, anche a Natale

Il periodo natalizio, con tutto il suo carico di attività manuali e ritmi intensi, può rendere più evidenti sintomi già presenti da tempo. La sindrome del tunnel carpale non va sottovalutata: una diagnosi precoce e un intervento fisioterapico mirato possono garantire un recupero significativo, ridurre i tempi di guarigione e proteggere la salute delle nostre mani nel lungo periodo.

Prendersi cura di sé è il miglior regalo che possiamo farci.

Buon dicembre e buon Natale dalla nostra rubrica dedicata alla salute!

Davide Tommasi

Con il contributo del

dott. Stefano Tommasi – Fisioterapista

Indietro
Indietro

A Grottaglie la prima “Pietra Franca”

Avanti
Avanti

A Lequile il carrubo che salva il Salento e semina futuro