Lecce, la bici come futuro
di Antonio Bruno
Ci sono luoghi che sanno sorprendere, che non si accontentano del turismo mordi e fuggi, quello che lascia poche tracce se non i rifiuti sulle spiagge. Lecce, con la sua storia barocca e il respiro mediterraneo, ha deciso di guardare oltre. E lo fa a pedali.
Nell’ambito della Settimana europea della mobilità, l’associazione LeccePedala ha messo in piedi due iniziative che parlano non solo di biciclette, ma di futuro, di comunità e di un turismo che non consuma, ma semina.
Sabato 20 settembre, alle 17.30, nel suggestivo Convento degli Agostiniani, si terrà il convegno “Lecce e il cicloturismo possibile”. Non è uno slogan, ma una visione: Lecce come crocevia dei principali tour operator internazionali, base di partenza di chi vuole scoprire il Salento non dalla finestra di un’auto, ma lungo le strade bianche, tra ulivi e muretti a secco, respirando la polvere e il profumo della macchia mediterranea.
Non a caso, da Lecce prende vita Ciclonica, la ciclovia premiata agli Oscar del Cicloturismo 2025, e sempre da qui nasce l’esperienza di Unconventional Salento, che prova a raccontare il territorio con altri occhi. A discuterne saranno voci diverse: ambientalisti, operatori, amministratori. Tra loro Sebastiano Venneri di Legambiente, Carlo Cascione di Salento Bici Tour, Daniela Scianaro di Unconventional Salento, l’assessora Giulia Puglia di Nardò e l’assessore leccese Giancarlo Capoccia. A coordinare, Roberto Guido, anima di LeccePedala e penna delle guide cicloturistiche che ormai tanti pedalatori hanno imparato a conoscere.
Ma la festa non finisce lì. Domenica 21 settembre sarà la volta della pedalata collettiva “Insieme per Lecce30”. Un nome che contiene un programma: città più sicure, più lente, più umane. Si partirà alle 17.30 da piazzale Cuneo, toccando i luoghi simbolo della città – dal Palazzetto dello Sport a piazza Sant’Oronzo – fino ad arrivare in piazza Dante, nel cuore del rione San Pio, dove l’Eppoi Festival ospiterà un talk sulla mobilità dolce e sulle prospettive europee.
E siccome la bici non è mai solo mezzo di trasporto ma anche gioco e comunità, all’arrivo ci sarà una riffa e giochi in bici curati dalla Ciclofficina Onza Onza. Perché pedalare significa anche ritrovare la gioia semplice dell’infanzia.
Cari amici, Lecce ci ricorda che la mobilità sostenibile non è un vezzo da ciclisti della domenica, ma un diritto. È qualità della vita, è bellezza che dura tutto l’anno, ben oltre i confini del turismo balneare. E soprattutto è speranza, quella che solo un gruppo di persone che pedala insieme sa trasmettere.