La salute non può aspettare
di Davide Tommasi
Scorrano e il Salento Sud-Est chiedono risposte adesso
C’è una parola che, quando si parla di sanità, suona sempre più come una condanna: domani. Da tredici anni il territorio del Sud Salento vive sospeso tra promesse, annunci e progetti mai diventati realtà. Il nuovo ospedale del Sud Salento è stato raccontato come la soluzione a tutto, ma oggi quella narrazione mostra tutte le sue crepe: il finanziamento è svanito e, nel frattempo, il presente rischia di essere sacrificato sull’altare di un futuro incerto.
È da questa consapevolezza che nasce la presa di posizione del Comitato Territoriale Spontaneo “Per la tutela della Salute ed il giusto impiego delle risorse pubbliche nel versante a Sud-Est del Salento”. Una voce che non parla di numeri astratti, ma di persone reali: cittadini che si ammalano oggi, famiglie che cercano risposte oggi, operatori sanitari che lavorano oggi.
L’Ospedale “I. Veris Delli Ponti” di Scorrano non è un edificio qualsiasi. È un presidio di cura, un punto di riferimento per un intero bacino d’utenza, un luogo dove negli anni si sono costruite competenze, professionalità e relazioni umane. Pensare che la sua sopravvivenza possa essere messa in discussione in nome di un cantiere che forse vedrà la luce tra dieci o quindici anni significa ignorare la realtà quotidiana dei cittadini.
La costruzione di un nuovo ospedale, se mai avverrà, non può e non deve diventare un alibi per smettere di investire su ciò che esiste. Trascurare il “Delli Ponti” oggi equivale a smantellare la sanità del territorio prima ancora che venga posata la prima pietra di qualsiasi nuova struttura.
C’è poi un aspetto spesso dimenticato nel dibattito politico: la sanità non è fatta solo di muri, ma soprattutto di persone. Medici, infermieri, operatori sociosanitari rappresentano il vero patrimonio di un ospedale. Senza un’organizzazione efficiente, senza reparti potenziati e strumenti adeguati, anche le migliori professionalità rischiano di andare via. E un domani potremmo ritrovarci con un ospedale nuovo, moderno, ma vuoto: una scatola senza anima.
Difendere l’Ospedale “Delli Ponti” non è una battaglia di campanile, ma una richiesta di buon senso e di giustizia. Significa pretendere che le risorse pubbliche vengano impiegate in modo responsabile, senza lasciare intere comunità in balia dell’incertezza.
Il Comitato lo afferma con chiarezza: il nuovo ospedale, se verrà realizzato, deve essere un valore aggiunto, non il prezzo da pagare per la distruzione di ciò che già esiste e funziona. Le promesse elettorali non curano, i progetti futuri non salvano vite nel presente.
La salute non può essere rimandata. Non può vivere di “forse” e di “domani”. Il Salento Sud-Est chiede rispetto, investimenti concreti e scelte coraggiose. Ora.