“Il Sud ha vinto”: un’altra narrazione è possibile –

Riflessioni sul Mezzogiorno che riscrive la sua storia

di Davide Tommasi

In un’Italia ancora prigioniera di narrazioni monolitiche sul Mezzogiorno, il libro “Il Sud ha vinto” di Lino Patruno, editorialista, saggista e instancabile voce fuori dal coro, si presenta come un’opera necessaria. Non solo per ciò che racconta, ma per il modo in cui lo fa: con rigore giornalistico, spessore storico e una visione culturale capace di scardinare pregiudizi antichi quanto la questione meridionale.

Venerdì 17 ottobre 2025, presso la Masseria Il Secolario di Palmariggi (LE), si è tenuta la presentazione del volume, promossa dai Lions e Leo Club Lecce Santa Croce. Un evento che ha superato i confini della mera promozione letteraria, trasformandosi in una vera e propria agorà culturale, animata dalla partecipazione di figure istituzionali, imprenditoriali e civili fortemente radicate nel territorio.

Tra i presenti, il Sindaco di Palmariggi, dott. Franco Zezza, ha portato il saluto della comunità locale sottolineando il valore di momenti di riflessione collettiva come questo, capaci di valorizzare la profondità culturale e sociale del Mezzogiorno.

Particolarmente significativa anche la presenza dei proprietari della Masseria “Il Secolario – del Vivere Bene”, Giorgia Marrocco e Raffaele Cazzetta, che hanno aperto le porte della loro struttura trasformandola in un luogo di dialogo tra passato e futuro.

Il Sud come atto di identità e visione

Durante il suo appassionato intervento, Raffaele Cazzetta ha lanciato un messaggio forte e chiaro, rivolto soprattutto ai giovani del Sud:

«Essere del Sud significa portare dentro una ricchezza che il mondo ci invidia: cultura, umanità, lentezza, natura, bellezza autentica. Ma questa consapevolezza va trasformata in azione. Ai giovani dico: restate qui, credete in questo territorio, perché abbiamo l’oro e spesso non ce ne rendiamo conto».

Le sue parole, cariche di passione e concretezza, hanno trovato eco nel pubblico e nell’intera filosofia dell’evento, contribuendo a definire una narrazione del Mezzogiorno non più subalterna, ma progettuale e generativa. Una visione in cui il Sud non è più il luogo da cui partire, ma quello in cui tornare, restare, investire.

Il messaggio del libro: tra rigore e speranza

“Il Sud ha vinto” è, in primo luogo, una provocazione. Ma dietro il titolo si cela una tesi sorretta da dati, esempi, storie e prospettive: il Mezzogiorno, nonostante le sue storiche fragilità economiche e infrastrutturali, ha saputo sviluppare modelli di successo alternativi e resistenti, fondati sull’innovazione sostenibile, sulla rigenerazione territoriale e su una cultura comunitaria che il Nord, sempre più frantumato, guarda ormai con crescente interesse.

Lino Patruno, già direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, nel suo lavoro porta avanti una battaglia di civiltà: smontare la narrazione pietistica o criminalizzante del Sud, restituendogli dignità attraverso una lettura complessa, sfaccettata, fondata su fatti. È una scrittura militante, certo, ma non ideologica: ciò che emerge è la consapevolezza di quanto il Sud sia stato ed è tuttora laboratorio di resistenza creativa, e non semplice zavorra dello sviluppo nazionale.

Una serata che ha lasciato il segno

La cornice della Masseria Il Secolario, con la sua architettura rurale e accogliente, si è rivelata perfetta per ospitare una riflessione tanto profonda. In un’atmosfera densa di emozione e consapevolezza, si è creata una comunità temporanea ma intensa, unita dal desiderio di immaginare un futuro differente, costruito sul rispetto per le proprie radici e sulla responsabilità di rigenerarle.

La serata del 17 ottobre non è stata dunque solo la presentazione di un libro. È stata un rituale civile: un momento per condividere domande, ascoltare prospettive, immaginare possibilità. Con la presenza di Lino Patruno, del sindaco Franco Zezza, dei padroni di casa Marrocco e Cazzetta e di un pubblico partecipe, il Salento ha dato voce a un Sud che non chiede compassione, ma spazio, ascolto, visione.

Il futuro è già cominciato

“Il Sud ha vinto” non è un’affermazione assoluta, ma una traiettoria, una possibilità, un cambio di sguardo. Il libro, come la serata a Palmariggi, invita a riscoprire un’Italia plurale, dove il Sud non è un’anomalia da colmare, ma una risorsa da comprendere e valorizzare.

Per questo, iniziative come quella dei Lions e Leo Club Lecce Santa Croce assumono un significato che va ben oltre la promozione culturale: sono atti di cittadinanza attiva, strumenti di riappropriazione narrativa, esercizi di pensiero collettivo.

Il Sud ha vinto? Forse non del tutto. Ma ha smesso di giocare in difesa. E oggi è pronto a dettare un’altra agenda: quella della bellezza consapevole, della memoria fertile, della comunità che costruisce futuro.

Per un Sud che non si arrende. Per un’Italia intera che vuole pensarsi diversa.

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